Non sono emersi particolari decisivi per capire cosa sia realmente successo ieri pomeriggio a Parma, quando l’ex rettore Loris Borghi è stato trovato morto in un’auto sotto un cavalcavia: secondo i primissimi riscontri sarebbe comunque confermato che si tratti di suicidio, ma ancora non sono chiari i dettagli, le modalità e i motivi soprattutto per cui si sarebbe tolto la vita. Il direttore della Gazzetta di Parma, Michele Brambilla, in un breve intervento sul suo quotidiano ha avvisato i lettori (fornendo i primi dettagli della triste vicenda) «”Abbiamo il dovere della cronaca ma anche della pietà: cioè trattare questa persona con il massimo della misericordia. Come per le persone che sono cadute in un momento di disperazione. Nessun giudizio sul suo operato, ma un sentimento di pietà e un abbraccio ad un uomo che non ce l’ha fatta».
Intanto, mentre l’indagine per la sua morte continua, il rettore dell’università di Parma, Paolo Andrei, ha avvisato tutti gli studenti e il personale dell’ateneo: «Sono profondamente addolorato per questa bruttissima notizia. Il Professor Loris Borghi ha servito con slancio e generosità il nostro Ateneo per tanti anni, soprattutto nel periodo in cui è stato il nostro Magnifico Rettore. Lo ricordo con tantissimo affetto per lo spessore umano e per le capacità professionali che ha sempre dimostrato, oltre a essergli profondamente riconoscente per la stima di cui mi ha onorato»; secondo Andrei, la vita che si è spezzata non per cause naturali vede tra le ragioni principali «il senso di abbandono che lo ha pervaso a seguito dell’indifferenza dei molti che, dopo le sue dimissioni dalla carica di Rettore, lo hanno dimenticato e, talvolta, oltraggiato. Tutto ciò deve farci riflettere, deve fare riflettere ciascuno di noi, perché interpella la nostra coscienza individuale e collettiva», conclude il neo rettore ricordano Borghi.
IL SUICIDIO DELL’EX RETTORE
Loris Borghi era fino a qualche mese fa il rettore dell’Università di Parma; poi lo scandalo dell’inchiesta Pasimafi, le dimissioni e gli ultimi mesi di indagini a suo carico che lo hanno visto sotto accusa per abuso di ufficio. Oggi la morte avvenuta per suicidio, come spiega La Gazzetta di Parma nelle sue ultime notizie: un dramma assurdo che porta una delle personalità più conosciute della Parma bene a togliersi di colpo la vita in circostanze ancora ben da chiarire. Secondo le prime notizie infatti, Loris Borghi è stato trovato morto in un’auto sotto il cavalcavia a Baganzola: a quel punto i soccorsi hanno immediatamente chiamato l’ambulanza, corsa disperata in ospedale e ricovero in rianimazione. Ma per il 69enne ormai non c’era più nulla da fare: è deceduto poche ore fa nel reparto di Rianimazione. Prima docente e poi preside della facoltà di Medicina, era stato eletto rettore dell’università nel 2013: l’incubo inizia lo scorso anno quando dopo le inchieste che hanno sconvolto il mondo accademico e politico parmense viene accusato di abuso di ufficio per aver nominato la sua ex allieva Tiziana Meschi a capo del reparto di Medicina Interna all’ospedale Maggiore di Parma. Si dimette il 15 maggio scorso e oggi la tremenda notizia della sua morte.
IL COMMENTO DEL SINDACO PIZZAROTTI
Con un breve messaggio apparso sul sito del Comune di Parma, il sindaco Federico Pizzarotti manda le sue immediate condoglianze alla famiglia e agli amici di Borghi che pure lui ha conosciuto nella sua lunga permanenza all’Università parmense. «Una tragica notizia che coglie tutti di sorpresa e che ho appreso con grande e profondo sgomento. Ho avuto modo di conoscere e apprezzare Loris Borghi durante il suo mandato come rettore dell’Università di Parma. Insieme, e per la prima volta dopo diversi anni in cui il Comune e l’Università hanno evitato di collaborare, abbiamo stretto un forte legame istituzionale, portando l’Università e il Comune a un dialogo costante e continuo, contribuendo a far crescere entrambi attraverso progetti che tuttora stiamo portando avanti con il nuovo rettore Andrei», si legge nel messaggio di cordoglio a firma Pizzarotti. Lo stesso primo cittadino poi prosegue e conclude: «Sin da subito Borghi mi ha fatto una bellissima impressione: persona pacata, intelligente, pragmatica e dedita con passione al proprio lavoro. Una persona che era difficile non stimare. La notizia è terribile, drammatica, e ha un sapore davvero amaro. A nome di tutto il Comune di Parma le mie condoglianze alla famiglia».