Santa Matilde di Germania, la storia

Il 14 marzo si celebra Santa Matilde di Germania, nota anche come Matilde di Ringelheim. Nata, con molta probabilità, intorno al 895 ad Enger, in tenera età fu istruita dalla nonna, che portava il suo stesso nome, all’interno dell’abbazia di Herford, cittadina tedesca situata nella regione della Vestfalia. Crebbe proprio in quell’abbazia, fino a che poco più che quindicenne la sua famiglia decise di darla in sposa ad Ernesto I di Sassonia, che governò il regno franco per circa dieci anni. Nel corso di questo lungo periodo di reggenza, Matilda fu sovrana di Germania e diede alla luce ben cinque figli, uno dei quali è passato alla storia come Ottone II il Grande. Quando suo maritò morì, nel 936, la donna decise di cambiare radicalmente vita, dedicandosi esclusivamente al mondo ecclesiastico. Fu così che di li a poco fondò una meravigliosa abbazia nel cuore della Sassonia, a Quedlinburg. 



Monaca dopo la morte del marito

Tutt’oggi la sua figura è venerata perché nel corso del regno di suo marito non smise mai di dedicarsi ai più poveri, aiutando tutto coloro che necessitavano di aiuto con straordinari atti caritatevoli. Matilde, infatti, si occupò di far costruire strutture ospedaliere e diverse abbazie, come quelle di Quedlinburg e Grona. Dopo la morte di suo marito Enrico I di Sassonia, nel corso del regno di suo figlio Ottone II il grande, guidò la corona dell’impero per un breve periodo in cui il legittimo sovrano (suo figlio) ero lontano dal regno. Dal 962 decise di abbandonare definitivamente la vita imperiale ritirandosi definitivamente alla vita monacale. Morì a Quedlinburg nel 970 e poco dopo la sua scomparsa iniziò ad essere venerata come santa per la sua straordinaria opera caritatevole condotta in vita. Venne sepolta proprio all’interno dell’abbazia di Quedlinburg che lei stessa fondò, a poca distanza dalla tomba di suo marito morto diversi anni prima di lei. Il giorno della sua commemorazione, il 14 marzo, coincide esattamente con il giorno della sua morte. La sua memoria è particolarmente viva, ancora oggi, nella città di Monaco.

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