Il tribunale dell’Unione Europa ha bocciato la proposta decisamente provocatoria di una catena di ristoranti spagnoli, che avrebbe voluto chiamarsi «La Mafia se sienta a la mesa», ovvero, La Mafia si siede a tavola. Secondo l’UE la bocciatura è arrivata perché vede Cosa Nostra, come sinonimo di qualità, e ciò va ovviamente contro il buon gusto, ma soprattutto i principi fondamentali su cui si basa l’Unione. I giudici di Lussemburgo hanno rispedito al mittente la proposta, dicendo che è «contraria all’ordine pubblico». Il logo prevedeva uno sfondo nero, con una rosa rossa sulla destra, e appunto la scritta in bianco “La Mafia se sienta a la mesa”. Una proposta presentata anni fa, precisamente nel 2006, dalla società La Honorable Hermandad (poi divenuta La Mafia Enterprises) all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo).
LA BATTAGLIA DELL’ITALIA
L’Italia ha chiesto che tale nome non venisse riconosciuto, proprio per la buona pubblicità che verrebbe fatta alla malavita siciliana. Nel 2015 l’Euipo ha dato ragione al Bel Paese, con gli spagnoli che a loro volta hanno fatto ricorso al Tribunale, che oggi ha dato però loro torto. «Simili attività criminali violano i valori stessi sui quali si fonda l’Unione – ha ricordato l’UE – quali, in particolare, i valori del rispetto della dignità umana e della libertà, che sono indivisibili e costituiscono il patrimonio spirituale e morale dell’Unione. Inoltre – la conclusione – le attività criminali della mafia «rappresentano una minaccia seria per la sicurezza di tutta l’Unione». Gli spagnoli, qualora volessero, hanno due mesi di tempo per fare appello alla Corte: cosa decideranno dopo 12 anni di lotte perse?