Santa Luisa, la storia
Il 15 marzo la Chiesa ricorda in modo solenne la memoria di Santa Luisa, nata a Parigi nel 1591, e ricordata come un’illustre e misericordiosa donna di Chiesa che grazie alla sua opera apportò enormi benefici alla sua comunità. Luisa nacque da una famiglia nobile francese ma la sua indole, fin dalla tenera età, rimase umile e benevola nei confronti di tutti, soprattutto verso i più bisognosi. Trascorse la sua infanzia e adolescenza in un monastero assieme a una nutrita schiera di suore che le indicarono la via verso la fede cristiana, oltre a insegnarle la grammatica e la nobile arte della scrittura. Fin da giovanissima Luisa si appassionò alla pittura e alle materie umanistiche, passione che le venne trasmessa da sua zia che contribuì assieme alle suore alla sua istruzione. In quello stesso periodo Luisa si avvicinò molto al pensiero di Santa Caterina, influenza che diventerà lampante in alcune sue scritture che produrrà in età adulta. Intorno ai 20 anni Luisa si trasferì a Parigi dove decise di dedicare la sua intera esistenza a Dio ed all’opera di misericordia verso i bisognosi, entrando a far parte delle Figlie della croce. A distanza di pochi anni, su pressione del suo tutore Michele di Marillac, Luisa si unì in matrimonio con Antoine Le Gras, nobiluomo di una ricca e agiata famiglia francese.
Il matrimonio e le Figlie della carità
Dalla loro unione nacque uno splendido figlio ma dopo pochi mesi Antoine si ammalò di una malattia molto grave, gettando la povera Luisa in uno stato di frustrazione e dolore. La donna era infatti convinta che Dio avesse deciso di punirla per non aver rispettato la promessa di dedicarsi completamente alla vita ecclesiastica che aveva espresso diversi anni prima. Tuttavia, col passare dei mesi, Luisa comprese che il suo dovere era assistere suo marito malato e che avrebbe potuto assolvere alla sua promessa con Dio anche in un secondo momento. Diversi anni dopo iniziò dedicarsi alla cura dei malati e dei più bisognosi, fondando assieme a Vincenzo (suo grande amico e collaboratore) il movimento delle Figlie della carità, una vera e propria compagnia che prestava soccorso e aiuti a persone malate, diseredate e provvedeva a istruire i figli delle famiglie meno abbienti. In quegli anni Luisa fondò anche un ospizio. Ancora oggi Le Figlie della Carità sono un’organizzazione attiva ed operativa in tutto il mondo, che conta oltre 20mila persone che si adoperano ogni giorno che correre in soccorso dei più bisognosi.