Gliel’avevano giurata e hanno “mantenuto la promessa”: all’insegnante di Taranto che a novembre venne arrestata per aver maltrattato i propri alunni di 3-4 anni con schiaffi, strattoni e spinte violente, è stata fatta vendetta.I responsabili sono due genitori di quegli stessi bimbi maltrattati che dal giorno dell’arresto e dal conseguente passaggio ai domiciliari alla libertà vigilata l’avevano in qualche modo “giurata” alla maestra d’asilo pizzata dalle telecamere della polizia mesi fa nel comportamento aggressivo e violento contro degli innocenti piccolissimi bambini. Il 23 novembre scorso la donna venne arrestata a Taranto in flagranza di reato dopo l’ennesimo gesto di violenza ripreso dalle telecamere di videosorveglianza nascoste dalla Polizia pugliese: picchiati duramente per mesi, maltrattati e non considerati, insomma tutto il peggio possibile che può fare un insegnante nei confronti dei propri alunni. Questo però non toglie che è altrettanto grave l’aggressione inflitta alla maestra nel pomeriggio di oggi, sempre a Taranto. La donna stava infatti facendo degli acquisti personali in un negozio del centro quando è stata avvicinata da due genitori dei suoi ex bambini che l’hanno malmenata per alcuni minuti senza che nessuno riuscisse a fermagli: recatasi poi in pronto soccorso per farsi medicare, ha denunciato quanto accaduto a polizia e carabinieri.
L’AVVOCATO DIFENSORE: “ANCHE AI DOMICILIARI VENNE MINACCIATA”
La denuncia è stata inoltrata sia alla polizia che ai carabinieri e ora quei genitori rischiano grosso: «Quando si trovava agli arresti domiciliari aveva già subito minacce dalle stesse persone, che avevamo provveduto a denunciare», spiega l’avvocato Egidio Albanese, difensore della maestra. Durante le indagini che avevano portato all’arresto della donna mesi fa, furono tantissimi i genitori che si ribellarono alle conseguenze troppo “leggere” prodotte contro l’insegnante denunciata da tutti e che, giustamente, non è potuta tornare sul suo ex luogo di lavoro (e neanche in altre scuole dell’infanzia). In attesa di capire cosa ne sarà degli aggressori, gli investigatori nel report finale delle indagini a carico della maestra avevano stabilito come la suddetta non dovesse più occuparsi di educazione e lavori che potessero vedere la presenza di bambini: «una completa incapacità nel gestire i piccoli alunni durante l’orario scolastico, nonché assenza totale di metodo educativo, mancanze cui la stessa ha tentato di sopperire con aggressività e violenza, sia fisica sia psicologica», si leggeva nel report finale dei Carabinieri di Taranto.