La donna di 49 anni e la figlia 16enne colpite nell’ambito di una sparatoria verificatasi ieri in via Federico Ozanam, a Roma, nel quartiere Monteverde, sono entrambe fuori pericolo. Come riportato da Il Messaggero, la madre ha riportato una lesione dell’arteria ascellare sinistra riparata «con esito ottimale» dall’equipe di chirurgia vascolare dell’ospedale San Camillo. La figlia invece è stata operata a una mano ed è ricoverata in chirurgia pediatrica. Nel frattempo è stata resa nota l’identità dei due malviventi che hanno quasi investito un carabiniere senza fermarsi ad un posto di blocco. Si tratta di Orlando e Lonardo Bevilacqua. Il primo è recidivo: già in passato si è reso protagonista di fughe e inseguimenti con la polizia. Uno è stato arrestato ieri sera mentre si trovava davanti ad un fast-food, l’altro era nella propria abitazione con i suoi familiari. (agg. di Dario D’Angelo)



LE IMMAGINI DEI SOCCORSI

Si è sfiorata la tragedia ieri a Roma quando due donne, madre di 49 e figlia di 16 anni, sono state colpite accidentalmente da alcuni spari di un carabiniere, rivolti a due malviventi che non si erano fermati all’alt delle stesse forze dell’ordine. I due passanti sono stati colpiti senza gravi conseguenze, con il proiettile che fortunatamente è entrato ed è uscito, molto probabilmente (salvo ulteriori accertamenti in corso), senza aver colpito organi vitali. Una cittadina di Roma, appena ha sentito gli spari, le sirene e il trambusto, si è subito sporta dal proprio palazzo per riprendere quanto accaduto, e nel filmato pubblicato su Facebook, si vede un autobus che si ferma, poco dopo che lo scooter su cui viaggiavano le due donne, fosse appunto stato colpito dai proiettili. Si nota in particolare la ragazza 16enne disperata, che viene colpita (evidenti le macchie di sangue sul giubbetto), e soccorsa dai passanti (o forse, dal conducente del pullman). Entrambe le donne non sono comunque in pericolo di vita e si trovano attualmente ricoverate al San Camillo. Clicca qui per vedere il video (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ARRESTATI I DUE MALVIVENTI

Sono stati arrestati nella notte i due uomini che ieri pomeriggio a Roma hanno tentato di investire due carabinieri in via Federico Ozanam nel quartiere Monteverde. Si tratta di due nomadi di origini napoletane, rispettivamente di 22 e 23 anni, con precedenti per truffa ed estorsioni e che erano già tenuti sotto controllo per altre indagini (e che non sono nuovi ad azioni di questo tipo). I due malviventi devono ora rispondere alle accuse di tentato omicidio in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, mentre l’auto sulla quale viaggiavano è stata sottoposta a sequestro. Per quanto riguarda invece le due donne ferite di striscio da un carabiniere mentre si trovavano alla guida di uno scooter, le loro condizioni non destano particolare preoccupazione: la madre, di 48 anni, è stata sottoposta a intervento chirurgico a una spalla mentre la figlia, di 16 anni è ricoverata in osservazione. Entrambe non sono in pericolo di vita. [Agg. di Dorigo Annalisa]



LA RICERCA DEI FUGGITIVI

A Roma le forze dell’ordine stanno dando ancora la caccia ai fuggitivi che sarebbero dunque gli occupanti dell’auto che, non fermandosi a un posto di blocco in via Ozanam, nel quartiere Monteverde, hanno dato vita ad una sparatoria che ha coinvolto accidentalmente due donne di 49 e 16 anni. Le due, madre e figlia, sono ricoverate all’ospedale San Camillo perché raggiunte dai proiettili, ma non sarebbero in pericolo di vita. Non sono stati però forniti particolari aggiuntivi sui fuggitivi e sul perché non si sarebbero fermati all’alt dei carabinieri. I controlli si stanno estendendo non solo nella zona in cui è avvenuta la sparatoria, ma in diversi quartieri della Capitale (agg. di Fabio Belli)

LA SPARATORIA IN VIA OZANAM

Drammatica sparatoria, nel pomeriggio di oggi, in via Federico Ozanam, a Roma, nel quartiere Monteverde. Stando alle frammentarie notizie raccolte al momento dal Fatto Quotidiano, un’auto non si sarebbe fermata ad un controllo dei carabinieri, dandosi alla fuga e tentando anche di investire alcuni militari fermi al posto di blocco. Negli attimi di assoluta concitazione, uno dei carabinieri presenti avrebbe aperto il fuoco sparando in direzione della vettura in fuga ma sbagliando bersaglio. Ad essere colpite sarebbero state due persone innocenti presenti nel posto sbagliato al momento sbagliato. Si tratta di due donne, secondo quanto finora emerso madre e figlia, a bordo di uno scooter e che sarebbero rimaste ferite proprio mentre stavano transitando nella zona dove precedentemente l’auto non si era fermata all’alt. Sul posto sono prontamente giunti i soccorritori che hanno preso in cura le due vittime, trasportate d’urgenza al San Camillo anche se, fortunatamente, non sarebbero in pericolo di vita. Con loro anche i carabinieri che erano al posto di blocco e che sono riusciti a schivare l’auto impazzita. In merito a guidatore e passeggeri della vettura in fuga, sarebbero in corso le ricerche in tutta la Capitale con posti di blocco appositamente organizzati in vari punti della città.

MADRE E FIGLIA RIMASTE FERITE: “SVEGLIE E LUCIDE”

Gli spari da parte del carabiniere nei concitati momenti che hanno fatto seguito alla fuga dell’auto che non si è fermata all’alt sarebbero avvenuti intorno alle ore 18:00 di oggi. L’intera via Ozanam, teatro della sparatoria e del ferimento accidentale delle due donne, è stata chiusa al traffico al fine di poter garantire tutti i controlli del caso ed i rilievi a terra, all’altezza del civico 98, dove è stato rinvenuto un bozzolo. Come riporta Corriere.it, aggiungendo qualche particolare in più alla tragedia fortunatamente scampata, a soccorrere le due donne a bordo di un ciclomotore e colpite per errore dagli spari del militare sono stati gli stessi carabinieri, che le hanno poi accompagnate in ospedale. Le vittime sarebbero state colpite di striscio da un proiettile; quando sono salite a bordo dell’ambulanza dell’Ares 118 erano coscienti. Stando a fonti sanitarie interpellate da Repubblica.it, madre e figlia “sono sveglie, lucide e orientate” ed avrebbero entrambe riportato “una ferita con foro di entrata e uscita all’altezza della spalla”. Bisogna però capire attraverso ulteriori valutazioni se il proiettile abbia creato o meno danni a organi interni.