Da Pietrelcina, dove si è recato per celebrare il centenario della comparsa delle stimmate permanenti di San Pio, caduto in occasione del 50/mo anniversario della sua morte, Papa Francesco lancia un monito alla comunità cristiana, perché si approcci diversamente anche nella cura degli ammalati:”Nell’ammalato si trova Gesù e nella cura amorevole di chi si china sulle ferite del prossimo c’è la via per incontrarlo. Chi si prende cura dei piccoli sta dalla parte di Dio e vince la cultura dello scarto, contro i profeti di morte di ogni tempo. Oggi si scarta la gente, i bambini, gli anziani, perché non servono. A scuola ci insegnavano la storia degli Spartani, che gettavano dalla cima del monte i neonati malformati. E noi dicevamo: “Quanta crudeltà”. Noi oggi facciamo lo stesso con più crudeltà. Ciò che non produce lo scartiamo”. (agg. di Dario D’Angelo)
PAPA FRANCESCO, “PREGHIAMO ABBASTANZA?”
Papa Francesco si trova a Petrelcina, dove sta visitando i luoghi resi famosi e sacri da Santo Padre Pio. Poco fa il pontefice ha recitato l’omelia della messa, sul sagrato della chiesa di San Pio, e al termine, ha voluto mandare una sorta di monito alle persone presenti, e soprattutto, a tutte le ragazze e ai ragazzi: «Molti sono disposti a mettere un ‘mi piace’ sulla pagina dei grandi santi – fa notare il Santo Padre – ma chi fa come loro? Perché la vita cristiana non è un ‘mi piace’ ma un ‘mi dono’. La vita profuma quando è offerta in dono; diventa insipida quando è tenuta per sé». Un’omelia che in apertura Francesco aveva dedicato alla preghiera, uno dei riti che ogni buon cristiano dovrebbe svolgere quotidianamente: «Possiamo chiederci: noi cristiani preghiamo abbastanza? – si domanda e domanda ai fedeli, il Papa – spesso, al momento di pregare, vengono in mente tante scuse, tante cose urgenti da fare. A volte, poi, si mette da parte la preghiera perché presi da un attivismo che diventa inconcludente». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“PADRE PIO AMAVA LA CHIESA”
«Padre Pio amava la Chiesa, con tutti i suoi problemi, i suoi peccati. Tutti noi siamo peccatori, ci vergogniamo, ma lo Spirito di Dio ci ha consegnato questa Chiesa che è santa. E San Pio amava questa Chiesa, questo era San Pio». Queste alcune delle parole rilasciate da Papa Francesco nel suo discorso a Pietrelcina, dove è giunto proprio in queste ore per visitare i luoghi del noto Padre Pio. «Mai rinnegò il suo paese – ha proseguito – mai rinnegò le sue origini, mai rinnegò la sua famiglia». Il Papa è atterrato in Puglia con l’elicottore personale, nel piazzale adiacente l’Aula Liturgica di Piana Romana. Ad accoglierlo vi era l’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca, e il sindaco di Pietrelcina, Domenico Masone. Dopo aver fatto visita ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia pediatrica, il Pontefice si è quindi diretto al Santuario ‘Santa Maria delle Grazie’ per salutare la comunità dei Cappuccini. A breve un nuovo aggiornamento sulla visita del Santo Padre nei luoghi di Padre Pio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL PAPA CAMMINA FRA LA GENTE
Papa Francesco è atterrato a Pietrelcina: l’elicottero proveniente dal Vaticano si è posato nel piazzale adiacente l’Aula Liturgica di Piana Romana. Il Pontefice, in visita pastorale nei luoghi di Padre Pio in occasione del centenario della comparsa delle stimmate permanenti e nel 50/mo anniversario della morte del santo, come spesso gli accade ha rotto il protocollo cedendo al desiderio di essere il Papa della gente, in mezzo alla gente. Così, senza curarsi del protocollo di sicurezza, il Santo Padre ha deciso di camminare tra la folla che stava aspettando il suo arrivo nel piazzale già dall’alba. Come riportato da La Repubblica, Papa Francesco si è fermato a parlare con una coppia di anziani di 97 e 99 anni, oltre che con un migrante, una donna disabile e una madre con un bambino. Particolare il dono ricevuto durante il suo percorso: qualcuno, infatti, è riuscito ad allungarsi e a regalare una pizza al Santo Padre. (agg. di Dario D’Angelo)
IL PROGRAMMA DI PAPA FRANCESCO
Una giornata intensa quella che attende Papa Francesco oggi in visita pastorale nei luoghi del Santo di Pietrelcina e San Giovanni Rotondo: la visita dai tantissimi fedeli di Padre Pio che attendono a braccia aperte il Pontefice in visita giornaliera, mentre circa 30mila pellegrini sono attesi da ogni parte del mondo per questa giornata straordinaria per la Chiesa. Dopo una prima veloce tappa a Pietrelcina, Papa Bergoglio è atteso in Puglia dove per la terza volta un Pontefice farà visita a San Giovanni Rotondo (dopo Giovanni Paolo II nel 1987 e Benedetto XVI nel 2009, ndr). L’occasione è di quelle speciali visto che si festeggiano i 50 anni dalla scomparsa del Santo da Pietrelcina: come spesso accade in queste situazioni, l’agenda è fittissima con tanti momenti significativi che consentiranno ai tanti pellegrini di potersi “distribuirsi” nei vari luoghi che Francesco toccherà per rendere benedizioni, saluti e discorsi ispirati al ricordo di Padre Pio. Il Santo Padre decollerà dall’eliporto del Vaticano alle 7, dopo un’ora sarà già a Pietrelcina (dove sarà accolto da monsignor Felice Accrocca e farà una sosta all’olmo delle stimmate, prima di incontrare i fedeli); a quel punto verso le 9.30 sarà previsto l’arrivo a San Giovanni Rotondo dove il monsignor Michele Castoro – arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo – lo accoglierà insieme ai giovani e all’intera comunità pugliese.
Come riporta l’Avvenire nel programma di viaggio, «alle 10 il pontefice andrà in auto all’ospedale Casa sollievo della sofferenza, e saluterà gli ammalati dal piazzale. Raggiungerà i bambini poco dopo, facendo visita ai ricoverati del reparto di Oncologia pediatrica. Alle 10,45 raggiungerà il santuario di Santa Maria delle Grazie (dove sarà accolto da padre Maurizio Placentino, ministro provinciale dei Cappuccini, padre Carlo Laborde e dal rettore Francesco Dileo)». A quel punto nel santuario Papa Francesco incontrerà la comunità dei Cappuccini (l’ordine di Padre Pio) e sosterà in silenzio e preghiera davanti al corpo del Santo di Pietrelcina, con vicino il crocifisso con le stimmate. In conclusione, La celebrazione eucaristica sarà alle 11,15, e alle 13 Francesco sarà già all’eliporto per far rientro al Vaticano: il tutto, come sempre, sarà disponibile in diretta tv sul canale Tv2000, con collegamenti su Rai News24 e con la diretta streaming video sul canale YouTube di Vatican News.
LE STIMMATE E I MISTERI DI SAN PIO
Parlando di Padre Pio è impossibile non tener conto del “fenomeno” di maggior mistero che quel Santo uomo ha lasciato nel cuore, nella mente e negli occhi di chi lo ha conosciuto o anche solo per l’intercessione di chi ci viveva assieme: le stigmate (o stimmate) sono il vero “scandalo” che la modernità ha più volte messo in discussione sulla figura storica del frate dal carattere tormentato. Papa Francesco questa mattina incontrerà la comunità di Pietrelcina dove ai primi di settembre del 1918, cent’anni fa, il Frate ricevette le stimmate. Poco dopo sarà la volta di San Giovanni Rotondo, dove 50 anni fa misteriosamente quelle stesse stimmate scomparvero nel momento della morte di Padre Pio; in un libro scritto per questo importante anniversario, Stefano Campanella – con la prefazione dell’arcivescovo Castoro – prova ad approfondire con valore storico e di ricerca il fenomeno delle stigmate che il Cristo in croce sperimentò e che poi nella storia della Chiesa vennero “concesse” solo a pochissimi altri Santi della Chiesa, di cui Padre Pio è certamente il più celebre. «ltre alle stimmate dal corpo di San Pio sparirono tutte le cicatrici.
Gli scienziati definiscono questo un assurdo fisio-patologico perché ogni ferita, qualunque sia la sua origine, nel momento stesso in cui si forma comincia un processo di riparazione attraverso la formazione di questo tessuto particolare cicatrizzante. La scomparsa delle stimmate è un fenomeno che è stato constatato da testimoni autorevoli e credibili ed è stato anche fotografato», spiega Campanella in una intervista a Famiglia Cristiana. Secondo l’analisi scientifica e storica condotta nel testo, il mistero – che resta comunque insondabile anche per la Chiesa stessa – viene presentato dall’autore come un punto legato a doppio filo al ministero sacerdotale cui Padre Pio era destinato a compiere. «Le stimmate comparvero per la prima volta subito dopo l’ordinazione sacerdotale, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre del 1910, in risposta ad un’offerta sacrificale che Padre Pio fece al Signore per la conversione dei peccatori e la liberazione delle anime del Purgatorio dalla loro condizione. Subito dopo la prima comparsa, Padre Pio restò esterrefatto e chiese a Dio che scomparissero e gli restasse solo il dolore. Fu accontentato ma per poco perché il 20 settembre 1918 i segni ricomparvero a Pietrelcina e restarono aperte fino alla morte. La coincidenza temporale delle stimmate con la durata del sacerdozio di Padre Pio ci fa capire che quei segni misteriosi erano finalizzati al ministero sacerdotale».