Un omicidio cruento, quello consumatosi a Reggio Calabria nel quale ha perso la vita Fortunata Fortugno, 48enne reggina, colpita alla testa da diversi colpi di pistola mentre si trovava all’interno dell’auto del suo amante, il 53enne Demetrio Logiudice, ritenuto elemento vicino al clan di ‘ndrangheta Tegano e per questo motivo sorvegliato speciale. I due, sposati entrambi, si erano appartati nei pressi del torrente di Gallico, in una zona nota per essere frequentata proprio da coppie – spesso clandestine – alla ricerca di intimità. All’improvviso, però, una serie di colpi ha rotto i finestrini della macchina. Per Fortunata non c’è stato nulla da fare: colpita alla testa, è morta prima di arrivare in ospedale. Meglio è andata a Logiudice, colpito al braccio, ascoltato dagli inquirenti per cercare di risalire al movente dell’agguato. Le piste privilegiate sono prevalentemente due: la prima è che questo assalto sia riconducibile ai trascorsi criminali di Demetrio, conosciuto col soprannome di “Mimmo u boi” (il bue), l’altro è da far risalire ad un regolamento di conti, magari a qualcuno che non vedeva di buon occhio il tradimento perpetrato dai due alle rispettive famiglie.
IL LEGAME CON LA ‘NDRANGHETA
Certo è che appare difficile non collegare l’assalto in cui ha perso la vita Fortunata Fortugno con la vicinanza alla ‘ndrangheta di Demetrio Logiudice. L’uccisione andata in scena nella periferia di Reggio Calabria potrebbe essere l’ultima di una lunga serie di uccisioni e gravi intimidazioni che in questi ultimi tempi si stanno verificando nella zona nord della città, andando a comporre un’escalation di violenza a dir poco preoccupante. Come riportato da La Repubblica, il procuratore vicario Gaetano Paci a proposito delle indagini ha detto: “Stiamo lavorando e al momento non possiamo escludere alcuna pista. Di certo, possiamo dire che Demetrio Logiudice è un personaggio noto e già in passato è assurto agli onori delle cronache per essere stato coinvolto nel processo Eremo, in cui è stato pure condannato”. Paci ha fornito però un’indicazione molto chiara sulla pista privilegiata dalla squadra mobile che indaga sul caso:”La sua caratura criminale è tale da attirare attenzione all’interno di dinamiche associative, ma per adesso non escludiamo nulla“.