CASSILE, STELE IN ONORE DEI PARACADUTISTI NAZISTI

Una stele in favore dei paracadutisti nazisti verrà inaugurata domani, domenica 18 marzo 2018, a Cassino. L’iniziativa, che ha già scatenato aspre polemiche, è stata spiegata così dall’Associazione Paracadutisti Tedeschi che ne ha promosso l’autorizzazione:”La realizzazione della stele è un monito e un ricordo delle vite stroncate dall’assurdità e dalla violenza della guerra e per tutti i militari e tutti i civili morti nella battaglia”. Nessun significato politico all’iniziativa dunque, che pure è stata condannata dal presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, secondo cui la prevista “inaugurazione per domani di una stele commemorativa nella grotta che ha ospitato il comando tedesco a Cassino è un gesto grave, una ferita alla memoria della guerra di liberazione: non posso, dunque, che condannare iniziative come questa”. (agg. di Dario D’Angelo)



DI MAIO, “ALLE CAMERE NESSUN CONDANNATO”

Arriva un’importante apertura al dialogo da parte di Luigi Di Maio, il candidato premier del M5s. Sul blog delle Stelle, Di Maio annuncia:”Entro domenica sentirò per telefono i principali esponenti di tutti i gruppi parlamentari: Salvini, Brunetta, Meloni, Martina e Grasso”. Il capo politico dei penstellati spiega di voler “parlare loro con franchezza, chiarezza e onestà. A ognuno dirò che noi vogliamo coinvolgere tutti in questa fase di individuazione delle figure che presiederanno le Camere, naturalmente riconoscendo il peso specifico di ognuno”. In ogni caso il grillino mette dei paletti spiegando che “da parte delle altre forze politiche considereremo inaccettabili le proposte di candidati, per qualsiasi carica istituzionale in ognuna delle due Camere, che siano condannati o sotto processo. Ne va della credibilità e dell’onorabilità delle istituzioni, un valore a cui non rinunceremo mai”. In ogni caso l’apertura resta:”Non ho intenzione di puntare a un accordo tra due sole forze politiche. Sarà molto importante dialogare con tutti per individuare personalità di garanzia”. (agg. di Dario D’Angelo)



RENZI, GUAI IN FAMIGLIA: PADRE E MADRE INDAGATI PER FALSE FATTURE?

I genitori di Matteo Renzi sono finiti al centro di un’indagine della Guardia di Finanza? L’indiscrezione è stata lanciata da Repubblica, secondo cui Tiziano Renzi e Laura Bovoli potrebbero finire nei guai per due fatture emesse da due società che facevano capo proprio a loro. A quanto pare le fatture potrebbero essere state gonfiate, quindi non corrisponderebbero a prestazioni effettive. I coniugi Renzi dunque dovranno spiegare i rapporti tra le loro società e Luigi Dagostino. Tra i coinvolti ci sarebbe anche Andrea Bacci, ritenuto vicino alla famiglia Renzi. Sull’imprenditore Dagostino verte una grande inchiesta della procura di Firenze per false fatture. Le fatture che sarebbero contestate sono una di 10mila euro e una da 130mila euro. Una delle fatture è stata emessa dalla Party srl di Tiziano Renzi e dalla Nikila Invest, amministrata dalla compagna di Dagostino, mentre la seconda è stata emessa dalla Eventi 6, fondata sempre dal padre dell’ex premier. (agg. di Silvana Palazzo)



SVIZZERA, VALANGA VICINO A CONFINE CON ITALIA: UN MORTO

È di almeno un morto e tre dispersi il bilancio provvisorio di una valanga avvenuta ieri in Svizzera. Un cadavere è stato estratto dalla neve dai soccorritori, che ora stanno cercando i tre dispersi segnalati. Secondo i media locali la persona deceduta è di nazionalità francese, mentre i tre dispersi sono due francesi e uno svizzero. Le autorità elvetiche fanno sapere che invece altri due sciatori sono riusciti a liberarsi da soli. La valanga, come riportato dall’Ansa, si è verificata nelle Alpi svizzere, nel Vallon d’armi, nel cantone Vallese, vicino al confine con Francia e Italia. Le ricerche sono proseguite tutta la notte, stamattina sono state temporaneamente interrotte a causa delle difficili condizioni meteo. La colata nevosa scesa a circa 220 metri di quota è di grandi dimensionI: lunga circa 400 metri e larga 150. Secondo swissinfo, da una prima indagine è emerso che gli sciatori non erano muniti di alcun dispositivo di ricerca per vittime in caso di valanga (DVA). (agg. di Silvana Palazzo)

CANTU’, PENSIONATO UCCISO A COLTELLATE: ARRESTATO IL NIPOTE

Tragedia familiare a Cantù, dove Giovanni Volpe, un pensionato di 78 anni, è stato ucciso a coltellate ieri pomeriggio nella sua abitazione di Cantù, in una palazzina di via Monte Palanzone. Come riportato da La Repubblica, nella notte i carabinieri hanno arrestato con l’accusa di omicidio il nipote 28enne, Nicola Volpe, che abitava insieme a lui. Il giovane ha diversi precedenti penali. L’ipotesi privilegiata dagli inquirenti che indagano sul caso è che l’anziano sia stato ucciso dal nipote al culmine di un litigio. A scoprire il corpo del pensionato era stato uno dei figli, recatosi nella sua abitazione dopo che aveva tentato di mettersi in contatto con lui senza riuscirvi. L’arresto, come riporta la fonte locale quicomo.it, è avvenuto in quel di Novedrate. In queste ore il giovane verrà ascoltato per risalire al movente dell’uccisione. (agg. di Dario D’Angelo)

REGGIO CALABRIA, DONNA UCCISA IN AUTO COL SUO AMANTE

Omicidio nella tarda serata di ieri, venerdì 16 marzo, in quel di Reggio Calabria. Una donna è stata uccisa mentre il suo amante è stato ferito ad un braccio. Fortunata Fortugno di 48 anni, si trovava in auto appartata con il suo compagno, il 53enne Demetrio Lo Giudice. I due erano in un parcheggio del quartiere Gallico del capoluogo calabrese, quando sono stati avvicinati da due killer che hanno estratto la pistola sparando prima all’uomo, ferito al braccio, e quindi alla donna, colpita alla testa. Fortunata è stata soccorsa e trasportata d’urgenza agli Ospedali Riuniti dallo stesso uomo, ma durante il viaggio è deceduta. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un omicidio di stampo mafioso, visto che Demetrio Lo Giudice è conosciuto dalle forze dell’ordine come elemento di spicco dell’omonima cosca di ‘ndrangheta. Non sono da escludere comunque altre ipotesi, come ad esempio quella del delitto passionale, visto che i due erano amanti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

USA, RUSSIAGATE: SESSIONS LICENZIA MCCABE (NUMERO 2 FBI)

Nuovo scossone negli Stati Uniti: dopo il licenziamento di Rex Tillerson dal Dipartimento di Stato, ecco che ad essere silurato è Andrew McCabe, numero 2 dell’FBI. A firmare il provvedimento, evidentemente su direttiva del presidente Donald Trump, è stato il ministro della giustizia Usa, Jeff Sessions. McCabe era da tempo nel mirino dell’inquilino della Casa Bianca per il ruolo che sta svolgendo nell’indagine condotta dal procuratore speciale Robert Mueller a proposito del Russiagate. Accusato di disonestà da Trump, McCabe è da sempre vicinissimo a James Comey, l’ex direttore del Bureau che aveva accusato il presidente di avergli chiesto di chiudere l’indagine sul Russiagate, l’inchiesta che potrebbe dimostrare eventuali interferenze del Cremlino nella campagna per le Elezioni Usa che hanno visto la sconfitta di Hillary Clinton. McCabe è stato licenziato a 48 ore dal pensionamento: adesso i benefit maturati dopo 21 anni di servizio all’FBI sono a rischio. (agg. di Dario D’Angelo)

BORIS JOHNSON CONTRO PUTIN

Una durissima messa in stato d’accusa per Putin, quella che oggi è partita dal più alto livello del governo inglese. Ad attaccare il presidente russo è stato infatti il ministro degli esteri di sua Maestà, Boris Johnson, che parlando con i giornalisti ha dichiarato di essere sicuro che l’ordine di usare il gas nervino contro una ex spia sovietica, Sergei Skripal, sia partito direttamente dal Cremlino. Per Johnson la situazione è di una gravita assoluta, stante il fatto che per le strade della capitale inglese agiscono spie russe, che non si fanno scrupolo di usare il potente agente chimico. Nella storia di spie si innesta inoltre la morte di un altro cittadino russo, Nikolai Glushkov, strangolato in situazioni misteriose all’interno del suo appartamento al centro della capitale inglese.

RESI NOTI I REDDITI DEI POLITICI

Beppe Grillo stravince su tutti, queste le risultanze dei redditi dei personaggi politici del bel paese. Tra i più noti politici italiani spiccano i guadagni di Beppe Grillo che con i suoi 400.000 euro di imponibile risulta il più ricco. A seguire alcuni dei voti più noti della politica nazionale, con il ministro Fedeli, ormai ex, che si pone nelle prima posizione dichiarando un’imponibile di oltre 180.000 euro. attorno ai centomila euro invece i guadagni di Di Maio e Renzi. Tra i senatori a vita invece spiccano i guadagni di Mario Monti, guadagni che si assestano d una cifra di poco superiore ai 400.000 euro. Ultimo dato riguardo il patrimonio netto, in questo caso il più ricco è l’ex ministro Tremonti che dichiara un patrimonio di oltre due milioni di euro.

STRADA IN SALITA PER L’ELEZIONE DEI PRESIDENTI DI CAMERA E SENATO

La seduta del 23 marzo si avvicina ma nulla sembra muoversi su un eventuale accordo che dovrebbe portare all’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Le aperture di ieri non sono state concretizzate e di fatto tutto è ritornato in alto mare. In queste ore infatti si è assistito a un tutti contro tutti, con le forze politiche che rivendicano gli incarichi più ambiti. Allo stato attuale una soluzione sembrerebbe essere quella di lasciare le due presidenze alle forze politiche vincitrici (M5S e Lega) e le vicepresidenze agli altri partiti, se tale accordo sarebbe confermato potrebbe essere il prologo di un eventuale governo sull’asse M5S e Carroccio. Soprattutto questa eventualità mette in allarme Forza Italia, con gli azzurri preoccupati di un eventuale smarcamento dall’alleanza elettorale di Matteo Salvini.

SORTEGGIO CHAMPIONS AMARO PER LE ITALIANE

Peggio di cosi non si poteva, questo è quello che è successo alle squadre italiane superstiti nelle varie coppe europee. In Champions la Juventus ha “beccato” il Real Madrid, la Roma invece deve “accontentarsi” del Barcellona, di fatto le due squadre più forti di tutta la competizione. Per quanto delusi gli allenatori però caricano le proprie compagini, con Allegri che si dice sicuro di passare il turno e Di Francesco che afferma che giocare contro Messi e compagni porterà una grandissima motivazione. Leggermente meglio alla Lazio, unica squadra italiana in Europa League, per il bianco celesti l’urna ha riservato gli austriaci del Salisburgo.

SCI DI FONDO, PELLEGRINO SECONDO A FALUN

A Falun, dove sono in corso di svolgimento le finali della Cdm di sci di fondo, l’azzurro Federico Pellegrino si è classificato secondo nella prova sprint, confermando così la posizione ottenuta, nella stessa gara, nelle recenti Olimpiadi di Peyongchang. Davanti all’italiano si è piazzato il norvegese Klaebo con 39 centesimi di vantaggio.

NELLA MOTOGP PRIMA GIORNATA DI PROVE LIBERE A LOSAIL

Italia sugli scudi nella prima giornata di libere sul circuito dove domenica si inaugura la stagione 2018. A chiudere in testa entrambe le sessioni è stato Dovizioso che ha confermato il suo grande momento di forma e quello della Ducati. Dopo aver lottato a lungo con Marquez per il titolo nella scorsa stagione, il pilota italiano si è presentato ancora più carico a questa nuova avventura in sella alla moto di Borgo Panigale. Nella prima sessione dietro di lui si è piazzato Valentino Rossi, su Yamaha, e terzo Marquez, mentre il suo compagno di squadra, Lorenzo, ha ottenuto la quinta posizione. Nella seconda sessione secondo posto per Petrucci sulla Ducati del Team Pramac. Al terzo posto la prima delle Suzuki, con Rins, e quarto Lorenzo.