La Giornata Mondiale del Pesto ha regalato di certo grandi emozioni con protagonista soprattutto il basilico. Chi ha voluto esprimere tutto il suo orgoglio è il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Le sue parole nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale sono riportate dal portale di Primo Canale: “Nel pesto sono racchiusi gli ingredienti del successo della nostra terra: il sapore, il colore, la semplicità, la cura, la serietà e l’artigianalità con la quale viene fatto questo pesto rispecchiano le caratteristiche dei liguri. È stata una grande festa per tutti i genovesi e speriamo di poterla replicare facendola diventare un appuntamento fisso“. Di certo il pubblico ha dimostrato di gradire molto e l’eco di questa straordinaria festa ha risuonato in lungo e in largo, permettendo al pubblico sicuramente di emozionarsi di fronte a un prodotto che è sempre stato e sempre sarà sulle tavole degli italiani e non solo. (agg. di Matteo Fantozzi)



EMILIANO PESCAROLO CAMPIONE MONDIALE

La Giornata Mondiale del Pesto ha scatenato un’intera città, basti pensare che la fontana di piazza De Ferrari si è tinta grazie a delle luci completamente di verde, dando quasi l’idea che invece di acqua uscisse proprio del pesto. È stato poi lanciato un vero e proprio Social Mob con immagini che sono state raccolte online grazie a diversi hashtag lanciati sia su Instagram che su Twitter. Inoltre si è svolto anche il Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio che ha portato a vincere il 40enne Emiliano Pescarolo, sommozzatore di origine meneghina ma in Liguria ormai da anni. Prende il posto di Alessandra Fasce trentasettenne che aveva vinto un anno fa e che è aiuto cuoco in un ristorante che si trova a Fontanegli. Ieri alle ore 12.00 per tutti c’è stata la possibilità di preparare pesto con la Regione Liguria che ha messo a disposizione ingredienti e anche regalato dei grembiuli verdi con assaggio di trofie al pesto gratis per tutti.



OLTRE 12MILA FIRME RACCOLTE PER CANDIDARLO COME PATRIMONIO UNESCO

La Giornata Mondiale del Pesto scalda Genova, città dove il famoso piatto di pasta col basilico pressato ha avuto origine. Sicuramente una peculiarità del nostro paese che occupa un posto d’onore nella nostra tradizione. In Liguria proprio per questo evento è partita una raccolta firme per farlo diventare patrimonio dell’Unesco, firme che hanno superato le 12mila con una risposta in massa non solo dei genovesi. Le origini di questo splendido piatto sono varie e non portano tutte a Genova. Il primo esempio arriva dall’epoca romana e a descriverlo è addirittura Virgilio. La prima ricetta però è associata al diciannovesimo secolo nonostante le origini sono ovviamente più antiche. La base nacque dall’agliata, versione ligure di un piatto a base di aglio e noci che prese piede durante la Repubblica Marinara Genovese non solo in Liguria. La prima ricetta scritta si trova nel libro di Emanuele Rossi del 1852 Vera Cuciniera Genovese con il nome di Pesto d’aglio e basilico.

Leggi anche

ELETTI ORGOGLIO LIGURIA, RISULTATI ELEZIONI REGIONALI 2024/ 3 seggi: nomi consiglieri con Bucci