Il Rasff, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare, lancia l’allarme: attenzione alle cozze vive in arrivo dalla Spagna. Probabile la presenza di un batterio molto pericoloso, l’Escherichia Coli, che si trova in acque inquinate da feci. L’allerta è di tre giorni fa, ma non si conoscono i lotti con le cozze vive contaminate. Inoltre, non riguardano solo la Grande distribuzione, ma anche i punti vendita più piccoli. Come misura cautelare a tutela della salute dei consumatori, è stato già avviato in tutta Italia il ritiro delle cozze vive contaminate, ma il Rasff invita tutti a stare attenti e a non consumare le cozze vive senza che siano state sottoposte a controllo. Il consumo di questo tipo di molluschi è considerato uno dei principali responsabili di trasmissione all’uomo di malattie di origine batterica e virale, oltre che di intossicazioni da enterobatteri, quindi è sempre meglio non mangiare questi prodotti crudi, bensì cotti. (agg. di Silvana Palazzo)



COZZE CONTAMINATE DA ESCHERICHIA COLI IN ITALIA

L’allarme è arrivato nelle ultime ore da parte del Sistema Europeo di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi (RASFF) e riguarda tutto il territorio italiano, da Nord a Sud: diversi lotti (al momento non ancora quantificati) di cozze vive contaminate dal batterio dell’Escherichia coli sono state immesse sul mercato nazionale e potrebbero già trovarsi in vendita in diverse catene di supermercati e in pescheria. Dopo che l’allarme era stato reso pubblico il 16 marzo, con riferimento a dei lotti di cozze pericolosa provenienti dalla Spagna, al momento non è ancora ben chiaro dove possano essere in vendita e, per questo, è stata messa in allerta l’intera grande distribuzione lungo la penisola ma anche la piccola dato che potrebbero essere state già vendute in piccole pescherie e mercati al dettaglio: secondo quanto si apprende, sarebbero già in atto i ritiri dei molluschi nelle principali città italiane, procedendo anche ad avvertire tutti i consumatori di non mangiarle. Al momento si tratta di una misura cautelare e lo stesso RASFF, in una nota, ha incitato a non consumare le suddette cozze vive e senza prima sottoporle a un controllo preventivo da parte degli uffici competenti dei Servizi di Igiene degli Alimenti delle Asl locali.



GLI EFFETTI DEL BATTERIO DELL’ESCHERICHIA COLI

Come detto, il ritiro da parte dei presunti lotti contaminati di cozze provenienti dalla Spagna si è reso necessario dal momento che l’Escherichia coli è un batterio molto pericoloso e consumare i suddetti molluschi potrebbe non solo causare malattie di origine virale ma anche portare a una loro trasmissione. Infatti, come ha ricordato nelle ultime ore Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello per i Diritti, “il consumo dei molluschi bivalvi è uno dei principali responsabili della trasmissione di queste malattie e di intossicazioni da enterobatteri”, ricordando anche la regola aurea secondo cui vanno sempre mangiati ben cotti e mai crudi. Infatti, il batterio dell’Escherichia Coli (di solito presente in ambienti dove ci sono acque contaminate da feci) provoca forti crampi addominali, vomito, diarrea, le comuni tossinfezioni alimentari e altri effetti sgradevoli a carico dell’apparato digerente; inoltre, la contaminazione degli alimenti può avvenire non solamente dal contatto con le feci (come ne caso delle cozze) ma, in alcuni casi, anche da cotture non adeguate.

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