San Giuseppe, la storia
San Giuseppe, nato dalla stirpe di Davide, fu lo sposo di Maria e accettò il miracolo del concepimento divino di Gesù diventandone padre putativo, nonostante la differenza di età con Maria che gli viene tradizionalmente attribuita e ripresa poi nelle numerose rappresentazioni iconografiche che lo ricordano. Di professione falegname è diventato il simbolo della laboriosità tanto da diventare patrono dei lavoratori e degli artigiani. Per la Chiesa divenne “Custos redemptoris” ovvero protettore del redento e la sua vita, così come riportata nel Nuovo Testamento ne è testimonianza diretta. Dedicò la sua esistenza a proteggere Maria e Gesù quando ancora infante, portò la famiglia in Egitto per sfuggire dalle persecuzioni di Erode. Visse tra Betlemme e Nazareth, dove trascorse gran parte della sua vita lo stesso Gesù. I Vangeli canonici non dicono nulla sulla morte di Giuseppe, qualche notizia si trova nei Vangeli apocrifi.
Patrono della Chiesa cattolica
Secondo l’apocrifo “Storia di Giuseppe il falegname”, Giuseppe aveva ben 111 anni quando morì. Alcuni santi e teologi si sono mostrati convinti che Giuseppe sia stato assunto in Cielo quando Gesù è risorto: “Non dobbiamo per nulla dubitare che questo santo glorioso abbia un enorme credito nel Cielo, presso Colui che l’ha favorito a tal punto da elevarlo accanto a Sé in corpo e anima. Cosa che è confermata dal fatto che non abbiamo reliquie del suo corpo sulla terra. Così che mi sembra che nessuno possa dubitare di questa verità. Come avrebbe potuto rifiutare questa grazia a Giuseppe, Colui che gli era stato obbediente tutto il tempo della sua vita?”, ha detto Francesco di Sales in un suo sermone. San Giuseppe viene celebrato il 19 marzo, giorno che è diventato anche la festa del papà. Fu dichiarato patrono della Chiesa cattolica dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870.