La salma del professore liceale originario di Rimini è sottoposta in queste ore e nelle prossime settimane agli esami del medico legale per stabilire data della morte (forse appunto risalente a 7 anni fa) e motivi della stessa, per comprendere se si tratti di un omicidio o una morte naturale. A prescindere da ciò, resta il mistero su tutti questi lunghi anni in cui nessuno pare abbia cercato il corpo di Lelio Baschetti e nemmeno richiesto parere su quell’appartamento apparentemente chiuso da tempo immemore. Secondo quanto spiegato da Repubblica, le forze dell’ordine di Venezia stanno cercando la sorella, anche lei anziana (il prof di Rimini avrebbe oggi 74 anni, ndr) che potrebbe essere l’unica parente presente in vita del povero Baschetti. La salma – sulla quale apparentemente non ci sarebbero segni di violenza – è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale Civile di Venezia in attesa dell’identificazione: già, per ora si pensa possa trattarsi di Baschetti perché proprietario dell’abitazione dove è stato trovato il cadavere “mummificato” ma per ogni certezza bisognerà attendere l’esame autoptico. (agg. di Niccolò Magnani)



IL CADAVERE SCOPERTO DA UN LADRO E POI DA UN VICINO

A conferma della morte avvenuta da molti anni – in attesa dei rilievi definitivi della Scientifica e del medico autoptico – nella casa dell’orrore di Venezia sono state ritrovate bollette e documenti che attesterebbero gli ultimi segnali di vita del professore di liceo in pensione nel 2011. Lo stato di estrema decomposizione e scheletrizzazione del corpo dovrebbe per l’appunto confermare i sette anni di tempo trascorso dalla morte fino al ritrovamento “bizzarro” di un ladro, probabilmente fuggito alla vita di cotanta impressionante scena. La salma è stata trasportata presso l’obitorio dell’Ospedale Civile di Venezia, avvisa il Corriere della Sera, a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’esatta identificazione e di reperire qualche parente dell’uomo. Pare che dopo il ladro, a dar notizia del corpo ritrovato in quella casa forse chiusa proprio da 7 anni, è stato un vicino che si è insospettito dopo aver trovato la porta aperta dopo tutto questo tempo. Qualcosa ancora non torna e gli inquirenti dovranno provare a spiegare perché nessuno in tutti questi anni ha reclamato il corpo, o anche solo aperto quella casa per rimetterla a nuovo e venderla. Si cercano ora i parenti per provare a fugare questi dubbi per ora insoluti. (agg. di Niccolò Magnani)



IL CADAVERE È DI UN PROFESSORE DI LICEO IN PENSIONE

Apparterrebbe a Lelio Baschetti, professore di liceo in pensione, il cadavere dimenticato da 7 anni e rinvenuto in un appartamento in Sestiere Dorsoduro, nel centro storico di Venezia. Lo stato di scheletrizzazione del corpo mummificato sembrerebbe suggerire che l’uomo sia morto proprio da diversi anni. La salma è stata trasferita all’obitorio di Venezia ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria, che disporrà tutti gli accertamenti del caso per verificare la cause del decesso ma in questo momento viene escluso dagli inquirenti che l’uomo sia morto in conseguenza di eventi traumatici. Singolare il fatto che a scoprire il corpo, come riportato da Il Gazzettino, sia stato un ladro entrato nell’abitazione delle vittima per tentare di arraffare qualcosa. Resosi conto che all’interno vi era un corpo in decomposizione ha desistito, lasciando la porta aperta e facendo sì che il cadavere dell’uomo fosse ritrovato…(agg. di Dario D’Angelo)



VENEZIA, CADAVERE MUMMIFICATO IN CASA: IL RITROVAMENTO

Un cadavere dimenticato in un appartamento: è stato scoperto dai carabinieri di Venezia dopo la segnalazione di un vicino. L’uomo, ancora da identificare, era morto da sette anni, durante i quali si è decomposto lentamente. Nel primo pomeriggio di ieri i militari del nucleo Natanti di Venezia ricevono una chiamata con una segnalazione a dir poco strana: la porta di un appartamento ritenuto abbandonato da tempo era aperta, probabilmente da un ladro. Quando gli uomini dell’Arma sono entrati nell’abitazione non hanno trovato malviventi, ma solo il corpo mummificato su una brandina al centro di una stanza. Attorno alimenti in decomposizione e ogni genere di immondizia. Stando a quanto riportato da Il Giornale, dai primi accertamenti eseguiti dal medico legale, subito intervenuto sul posto, è emerso che il cadavere potrebbe essere del proprietario dell’appartamento, di cui non si avevano notizie dall’estate del 2011.

VENEZIA, CADAVERE MUMMIFICATO IN CASA: MORTO DA 7 ANNI

Dimenticato da sette anni, è stato ritrovato morto. L’uomo, pensionato, era stato cancellato dall’anagrafe comunale nel 2013 perché irreperibile. Se fosse vivo oggi avrebbe 74 anni. Dai primi rilievi comunque è emerso che il profilo del pensionato corrisponderebbe con quello del cadavere ritrovato nell’appartamento chiuso da anni. Ora la salma si trova all’obitorio di Venezia, dove è in attesa di identificazione. L’autorità giudiziaria si è messa già al lavoro per risalire ai parenti del proprietario di quell’appartamento. A prescindere dall’esito di questa vicenda, resta il fatto che questo episodio è uno dei più emblematici della solitudine che troppo spesso colpisce gli anziani. Secondo VeneziaToday, il cadavere sarebbe di Lelio Baschetti, ex professore di origini romagnole che ha insegnato in laguna e a Treviso. Avrebbe una sorella, che ora le forze dell’ordine stanno cercando di contattare per fare luce su questa vicenda.