Brindisi, abusi su ragazza di 13 anni: ha avuto grande eco in tutti gli ambienti sportivi di Oria la notizia dell’arresto del presidente dell’associazione sportiva per atti sessuali su una ragazza minorenne. Come sottolinea Brindisi Report, il giudice per le indagini preliinari ha condiviso e ha ordinato l’arresto in carcere, delegando l’esecuzione del provvedimento ai poliziotti, che hanno rintracciato ieri l’uomo mentre era impegnato in una delle attività oggetto dell’associazione. Domani, sottolinea il portale, l’indagato affronterà l’interrogatorio di garanzia di fronte al gip nel carcere di Brindisi alla presenza dell’avvocato di fiducia Pasquale Annicchiarico. L’indagato avrà l’opportunità di rispondere alle domande ma potrebbe anche decidere di non affrontare l’interrogatorio, avvalendosi per il momento della facoltà di non rispondere. (Agg. Massimo Balsamo)



BRINDISI, ABUSI SU RAGAZZA DI 13 ANNI

Ennesimo caso di abusi sessuali su minori. Questa volta il racconto dell’orrore arriva da Oria, in provincia di Brindisi, dove un uomo di 48 anni è stato arrestato con l’accusa di aver abusato di una ragazza di soli 13 anni. Poco più che una bambina, insomma, finita a quanto pare tra le grinfie dell’orco di turno. E come spesso accade ad aggravare un contesto di per sé drammatico c’è il ruolo rivestito dal molestatore. L’uomo finito in manette, infatti, è il presidente di un’associazione sportiva del brindisino frequentata proprio dalla 13enne vittima di abusi. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, il 48enne è stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a firma del gip Tea Verderosa, su richiesta del pm Paola Palumbo, eseguita oggi nei suoi confronti dai poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi.



IL RISCHIO REITERAZIONE

Le manette ai polsi del presidente dell’associazione sportiva di Oria accusato di abusi su una 13enne sono scattate anche per il rischio che l’uomo, 48 anni, reiterasse il reato. L’indagato è chiamato a rispondere di pedofilia e già domani mattina verrà interrogato dal giudice per le indagini preliminari che ha motivato l’ordinanza di custodia cautelare proprio citando il pericolo che l’uomo tornasse ad abusare di qualche minore. All’arresto del presunto orco si è giunti grazie alla denuncia da parte dei genitori della ragazza 13enne abusata. In un primo momento l’adolescente aveva deciso – forse per vergogna o per lo shock – di tacere quanto le era accaduto alla mamma e al papà. Alla fine, però, si è confidata con la mamma che ha fatto immediatamente scattare la denuncia che ha portato all’arresto del presidente della società. 

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