Dopo la conferenza stampa di questa mattina, nel corso della quale le forze dell’ordine hanno fatto il punto sulla maxi-operazione denominata “Orione” e che ha sferrato un duro colpo alla Sacra Corona Unita salentina, emergono nuovi particolari a proposito del blitz condotto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Maglie: infatti, le 37 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Lecce, Vincenzo Brancato, su richiesta dei Pm dell’Antimafia Guglielmo Cataldi e Maria Vallefuoco, riguardano reati quali la detenzione abusiva di armi e di materiale esplosivo. Infatti, nella mattinata gli uomini della Compagnia di Maglie hanno sequestrato quello che si configura come un vero e proprio arsenale, dato che non sono state trovate solo armi di piccolo calibro (con relative cariche di munizioni), ma anche un Kalashnikov Ak-47 e due ordigni esplosivi: questi ultimi, anche se assemblati artigianalmente e non acquistati in precedenza da parte degli indagati, erano dotati a loro volta di quattro detonatori e che probabilmente servivano a una delle tre associazioni sgominate e che facevano riferimento, nella struttura verticistica tipica di questa organizzazione, alla stessa SCU. (agg. di R. G. Flore)



TRAFFICO DI DROGA GESTITO DA SACRA CORONA UNITA

Non ci sarebbero solo droga e mafia dietro all’operazione andata a segno dei Carabinieri di Maglie e la Procura di Lecce: anche armi, estorsioni, sequestri di persona e violenza privata. Non solo, durante il blitz questa mattina è stato sequestrato anche un ordigno ad alto potenziale rinvenuto a casa di Antonio De Jaco a Poggiardo: insomma, un arsenale intero che riporta molti arrestati ad essere affiliati o comunque legati alla Sacra Corona Unita salentina. Come riporta gli stessi carabinieri, «la bomba è stata stato messa in sicurezza dagli artificieri: può demolire un muro e non si sa a cosa fosse destinato. All’interno oltre un kg di polvere esplosiva arricchita da materiale ferroso». La lista degli arresti è lunghissima, tra carcere e domiciliari (dove, ad esempio, si trova Davide Petrachi, ndr): a tutti è contestata ovviamente l’associazione a delinquere e nelle prossime settimane si avranno le reazioni e i tentativi di difesa dei 37 indagati e fermati dalle forze dell’ordine pugliesi in queste ore. Tra gli altri secondo le carte dei carabinieri, è stata arrestata un’intera famiglia, i Guadadiello, con residenze fra Squinzano e Torchiarolo coinvolti in traffico di droga e armi legati alla Sacra Corona Unita. (agg. di Niccolò Magnani)



OPERAZIONE ANTIMAFIA E ANTIDROGA IN SALENTO

Imponente operazione dei carabinieri della Compagnia di Maglie nel Salento in Puglia in corso da stamane denominata Orione. Ben 37 persone sono state fermate con ordine di custodia cautelare, sarebbero coinvolte in traffico e spaccio di droga, in tutto tre diversi gruppi criminali diversi. Gli arrestati erano anche in possesso di armi da fuoco come i mitragliatori di produzione russa Kalashnikov. Secondo gli inquirenti alcuni dei fermati avevano rapporti con la Sacra Corona Unita. Le accuse a vario titolo: associazione di tipo mafioso; associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti; detenzione abusiva di armi e di materie esplodenti; estorsione; porto abusivo di armi; sequestro di persona e violenza privata. Nel corso dell’operazione le forze dell’ordine hanno indagato anche in provincia di Lecce, in zona Torchiarolo e in provincia di Brindisi. Sequestrati hashish, cocaina, eroina, quattro detonatori, 2 ordigni esplosivi artigianali, 1 AK-47 Kalashnikov, 5 pistole e relativo munizionamento.



ARRESTATO EX PORTIERE DEL LECCE

Tra gli arresti eccellenti e possibili affiliati alla Sacra Corona Unita si trova anche l’ex portiere del Lecce calcio, Davide Petrachi: secondo quanto riporta l’Ansa, l’ex esterno difensore per 7 anni nella rosa della squadra salentina è stato arrestato nell’ambito dell’operazione anti-droga dei carabinieri del comando provinciale di Lecce. Ha giocato anche in serie A ed è rimasto nella squadra giallorossa fino al 2014-2015, passato poi alla Virtus Lanciano, al Martina Franca e al Nardò in serie D. « Petrachi veniva chiamato in gergo dal sodalizio ‘calcio’ o ‘portiere’», riportano le carte in mano all’Ansa dopo l’operazione anti-mafia e anti-droga nel Salentino. Le accuse a vario titolo contro i 37 arrestati sono molto gravi e riguardano associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e associazione di tipo mafioso. (agg. di Niccolò Magnani)