Si chiama eCall e dal 31 marzo diventerà obbligatorio su tutte le nuove auto prodotte. Si tratta di un sistema di chiamata d’emergenza e l’obiettivo è riuscire a ridurre, grazie a questo dispositivo, il tempo dei soccorsi, permettendo così di limitare il rischio di collisioni mortali. Il sistema eCall, che si attiva automaticamente in caso di incidente, è stato adottato dall’Unione europea. Ma come funzionerà? Nel momento in cui i sensori di bordo registrano un incidente, immediatamente scatterà la chiamata al numero unico delle emergenze 112, attivando così velocemente le operazioni di soccorso. I dati vengono inviati tramite una Sim integrata nel dispositivo, quindi senza alcuna connessione con lo smartphone di chi in quel momento sta guidando l’auto. Per i singoli produttori di autovetture c’è l’obbligo di predisporre e montare la tecnologia eCall su ogni nuovo mezzo.



PRIVACY A BORDO GARANTITA

Se l’obiettivo di eCall è quello di rendere più efficae e tempestivo il servizio di soccorso, un capitolo delicato riguarda ovviamente la privacy. Innanzitutto, per le case produttrici di auto vige l’obbligo di assicurare che il sistema eCall montato a bordo e collegato al 112 non sia tracciabile né oggetto di controllo costante. Inoltre va garantito il fatto che i dati raccolti siano automaticamente soppressi dalla memoria interna del sistema eCall di bordo, mentre è possibile conservare in memoria le ultime tre posizioni dell’autovettura, quelle cioè utili per poter indicare posizione e direzione di marcia del veicolo al momento dell’incidente. I dati, ovviamente, non sono fruibili a enti terzi prima dell’attivazione e neppure al di fuori del sistema eCall di bordo basato sul 112. Le tecnologie che garantiscono una maggiore tutela della privacy sono già integrate nel sistema eCall.

Leggi anche

Omicidio Maurizio Cerrato, processo e condanne/ Giorgio e Domenico Scaramella, Francesco e Antonio CirilloSIMBOLOTTO, LOTTO: SIMBOLI E NUMERI VINCENTI/ Estrazione di oggi, Sabato 2 Novembre 2024