Corruzione passiva, finanziamento illegale della campagna elettorale per le presidenziali del 2007 e occultamento di fondi pubblici libici. Sono queste le accuse con cui è stato incriminato l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, accuse invero alquanto labili perché di fatto, come ha detto lui stesso, non ci sono prove fisiche di quanto gli viene attribuito. La cifra di 5 milioni su cui si indaga dal 2013 che Gheddafi gli avrebbe concesso infatti sarebbe stata portata in Francia da un suo stretto collaboratore e le accuse fino adesso raccolte provengono tutte da personaggi legati all’ex regime del dittatore libico, personaggi discutibili che sembra si siano mossi per vendetta in seguito alla guerra che lo stesso Sarkozy lanciò contro la Libia facendo crollare il regime di Gheddafi. Sarkozy adesso ha sei mesi di tempo per ricorrere alle accuse. “Come si può affermare che ho favorito gli interessi dello stato libico?”, afferma Sarkozy, che sottolinea: “Sono stato io a ottenere il mandato dell’Onu per colpire lo stato libico di Gheddafi. Senza il mio impegno politico, questo regime probabilmente sarebbe ancora presente” (Agg. Paolo Vites)
SARKOZY UFFICIALMENTE INDAGATO
E’ ufficialmente indagato l’ex presidente della Francia, Nicolas Sarkozy. L’ex Premier d’oltralpe, dopo due giorni in stato di fermo, è finito quindi nel registro degli indagati, per «corruzione passiva, finanziamento illegale della campagna elettorale e occultamento di fondi pubblici libici». A darne notizia è il quotidiano francese Le Monde, ed ora il noto politico transalpino potrebbe rischiare un processo se le accuse a suo carico trovassero conferma. Preso in custodia nella giornata di martedì, quindi interrogato dalla polizia giudiziaria, lo stato di fermo di Sarkozy è terminato soltanto poche ore fa, con l’annuncio dell’indagine. Nel mirino degli inquirenti vi sono 5 milioni di euro in contanti, che un corriere, tale Ziad Takieddine, avrebbe trasportato da Tripoli e Parigi, in occasione della campagna elettorale dello stesso ex presidente francese, risalente al 2007.
L’INDAGINE NATA NEL 2013
L’indagine è nata nella primavera del 2013, grazie ad un’inchiesta svelata dal sito Mediapart, che aveva pubblicato un documento libico che sottolineava appunto l’esistenza di finanziamenti illeciti nei confronti di Sarkozy. Ovviamente l’ex capo del governo francese si dichiara innocente, ma le prove contro di lui iniziano ad essere molteplici. Il sospetto principale degli inquirenti è che lo stesso importante uomo politico di Francia non agisse da solo. Già nelle scorse ore è stato interrogato Brice Hortefeux, ex ministro dell’interno dal 2007 al 2012, e non è da escludere che a breve possano essere sentiti altri esponenti del governo Sarkozy, come ad esempio Claude Guéant, ex capo della campagna elettorale, già incriminato nel 2015 per “falso e riciclaggio di denaro”. Insomma, in Francia rischia di scoppiare a breve uno scandalo di dimensioni colossali, che potrebbe toccare una parte importante delle forze politiche del paese con noi confinante. Clicca qui per leggere un approfondimento sulla vicenda Sarkozy