Ha preso ufficialmente il via in Italia la sperimentazione del taser, la “pistola” elettrica in dotazione alle forze dell’ordine che attraverso una scossa consentirà di neutralizzare i malviventi. Una strumentazione che secondo i piani, come si può leggere nella circolare diramata il 20 marzo scorso dal prefetto Vittorio Rizzi, avrà il risultato di “evitare colluttazioni con i fermati” e quindi di garantire la sicurezza degli agenti. Come scrive Il Corriere della Sera, i funzionari al vertice della direzione anticrimine guidati dal capo della polizia Franco Gabrielli hanno ritenuto il taser uno strumento efficace “per ridurre gli interventi corpo a corpo”, nonché “per fronteggiare le aggressioni in cui ogni giorno vengono coinvolti poliziotti, carabinieri e militari”. Ricordiamo che la sperimentazione avverrà a Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia. (agg. di Dario D’Angelo)
PARTE LA SPERIMENTAZIONE
Inizia quest’oggi in sei città italiane, fra cui Milano, la sperimentazione delle pistole elettriche. Polizia, carabinieri e militari, potranno disporre di un taser, un’arma che spara una scossa e che stordisce colui a cui è indirizzato il colpo. Il taser non è a rischio zero, nel senso che a volte può portare la morte. Uno studio effettuato da Amnesty International nel 2012, ha infatti evidenziato come 500 persone abbiano perso la vita negli Stati Uniti nei dieci anni precedenti di utilizzo della pistola con la scossa. Il rischio più alto, è che si possa creare una sorta di “cortocircuito” con il cuore, portando quindi ad un infarto, ma la mortalità è comunque bassa, senza dubbio non paragonabile agli effetti che provoca una classica arma da fuoco come una pistola a proiettili in piombo. Di solito provoca contrazioni muscolari e dolori che stordiscono, interferendo con i segnali elettrici del nostro corpo. L’obiettivo del taser è infatti quello di stordire il malvivente, di immobilizzarlo, di modo poi da arrestarlo. Molti gli studi sugli effetti di quest’arma: di recente, nell’Università di New York, sono stati analizzati 34 soggetti, che sottoposti a scariche elettriche di ben 15 secondi, non hanno subito alcuna conseguenza. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UN DIBATTITO INIZIATO NEL 2014
Per combattere la malavita le forze dell’ordine avranno un nuovo strumento: la pistola Taser, che con una scossa riesce a fermare un individuo o a colpirlo evitando l’uso del manganello. Il progetto al momento è solo in fase di sperimentazione, ma l’uso potrebbe essere allargato. Il dibattito sull’introduzione del taser è cominciato nel 2014, ma i sindacati delle forze dell’ordine si sono mobilizzati ulteriormente negli ultimi mesi, come ricorda il Corriere della Sera, per inserire l’uso di questa pistola nella dotazione degli agenti, che così sarebbero alla pari delle polizie europee. Inoltre, con l’uso del taser potrebbero essere evitate colluttazioni con i fermati. Negli ultimi mesi si è perfezionata appunto l’intesa tra i sindacati e i diversi corpi di polizia. La loro richiesta è stata dunque accolta. Prima che questa pistola vada a regime, su tutto il territorio nazionale servirà la formazione di tutti gli uomini coinvolti. (agg. di Silvana Palazzo)
NEGLI USA 500 PERSONE UCCISE IN 10 ANNI
Una scarica elettrica pari a un getto d’acqua ad altissima pressione con una quantità minima di acqua, brevi impulsi 50 o 60 al secondo per circa 5 secondi. E’ una scarica prodotta dal tasEr, la pistola che spara scariche elettriche tali da immobilizzare una persona. In uso dalla polizia americana da tempo, non è un’arma così banale come sembra la si voglia far passare: in realtà può anche provocaste la morte del bersaglio specie se questi soffre di problemi cardiaci. E’ già avvenuto in America, si spera non accadrà mai in Italia dove da ieri è in uso in alcune città selezionate alle nostre forze dell’ordine. Quando la vittima ne è colpita subisce picchi di tensione pari a 900 volt e picchi di intensità di 3,3 ampere nel corpo, provocando la contrazione di muscoli e nervi. Negli Stati Unirti secondo uno studio di Amnesty International del 2012 sarebbero state 500 le vittime, morte per l’uso di Taser nei dieci anni precedenti. Sbaglia chi scrive oggi sui giornali italiani che il Taser non uccide (Agg. Paolo Vites)
SPERIMENTAZIONE TASER
Parte la sperimentazione del taser in Italia. La nostra polizia sarà infatti dotata da oggi della nota pistola che spara scosse elettriche, e che abbiamo imparato a conoscere in particolare nelle pellicole americane. E’ infatti la prima volta che viene introdotto questo tipo di arma nel Bel Paese, e la fase di “test” si svolgerà in sei città italiane, leggasi Milano, Padova, Reggo Emilia, Caserta, Brindisi e infine Catania. La pistola spara una scossa elettrica che immobilizza l’eventuale aggressore, malvivente o ladro, permettendo così di evitare una colluttazione corpo a corpo, o comunque uno sparo con un proiettile al piombo. Il taser non sarà in dotazione solamente alla polizia, ma anche al corpo dei carabinieri, nonché ai soldati. Ad ufficializzare l’introduzione di questa nuova arma, è stato il prefetto Vittorio Rizzi, capo della direzione anticrimine, che lo scorso 20 marzo ha autorizzato il tutto.
I DETTAGLI TECNICI
Per quanto riguarda le specifiche tecniche, il modello di cui verranno dotati polizia, carabinieri e militari, si chiamerà X2, sarà di colore nero o giallo, e avrà dure ricariche per le scosse, nonché una torcia incorporata e un mirino laser. Tale arma rilascerà una scarica elettrica controllata e regolare di circa cinque secondi, e sarà possibile colpire un bersaglio fino a sette metri di distanza. Prima che il taser venga utilizzato con regolarità dalle varie forze armate, sarà necessario una formazioni di tutti gli uomini coinvolti, anche se, va detto, l’arma ha un utilizzo molto più semplice rispetto ad una normale pistola. Per seguire l’operato delle forze dell’ordine, nonché capire i loro progressi, verrà applicata sulla divisa una telecamera dotata di visori notturni e di alta risoluzione, e che si attiverà solo quando verrà tolta la sicura al taser.