Sta negando ogni addebito il 23enne originario di Caserta accusato di aver violentato una 29enne dopo essersi travestito da monaco medievale ad una festa in maschera organizzata il 13 febbraio scorso in una discoteca di San Pietro in Casale. A differenza dei riscontri medici effettuati dalla giovane la mattina dopo l’incontro nel locale, dai quali è emerso chiaramente come il rapporto sessuale non sia stato consenziente, il giovane davanti agli inquirenti sta tentando di respingere tutte le accuse, negando di fatto che vi sia stata violenza. I carabinieri di San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese, che lo hanno arrestato con le accuse di violenza sessuale e rapina eseguendo un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale, sono convinti però del contrario. Ad aggravare il quadro del presunto stupratore, fino ad oggi incensurato, altre due probabili violenze sessuali (nel luglio 2017 e nel febbraio 2018) ai danni di due ragazze che non avevano sporto denuncia. (agg. di Dario D’Angelo)
IL RISVEGLIO IN ALBERGO DELLA VITTIMA
Avrebbe stordito una ragazza con diversi “shottini” alcolici in discoteca, durante una fesa di carnevale, poi l’avrebbe stuprata in una camera d’albergo. Sono queste le accuse che hanno portato all’arresto di un 23enne casertano, indagato per violenza sessuale e rapina. Tutto nasce dalla denuncia della ragazza, un’italiana di 29 anni, che il 14 febbraio scorso si svegliò in hotel senza ricordare nulla. I carabinieri di San Giovanni in Persiceto hanno eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere. La ragazza durante la serata del 13 febbraio sarebbe stata avvicinata dall’indagato, vestito da monaco medievale con una tunica nera, durante una festa in un locale a San Pietro in Casale. Il giovane, come riportato da Trc Tv, si è spacciato per “pr” e le ha offerto da bere, la vittima non ricorda poi cosa sia successo dopo. Al mattino si è svegliata in un albergo della zona con segni e lividi. Dopo essersi ripulita e vestita, ha lasciato la stanza chiedendo alla reception di chiamare un taxi.
BOLOGNA, VESTITO DA MONACO VIOLENTÒ RAGAZZA: ARRESTATO 23ENNE
Una tunica nera da carnevale viene consegnata alla ragazza prima di lasciare l’hotel. Le dicono che l’avevano trovata nella stanza. Quel vestito però non è suo. Quando deve pagare il tassista, la vittima si accorge di non avere più 80 euro, mancano anche le chiavi della propria auto e il bancomat. Arrivata a casa scopre che l’amica che era con lei alla festa ne aveva denunciato la scomparsa ai carabinieri, quindi – come ricostruito da Trc Tv, si reca in una struttura sanitaria, dove le lesioni riportate vengono collegate ad una violenza sessuale subita. Sono quindi scattate le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura: così è stato possibile identificare il “monaco”, un campano incensurato, e raccogliere elementi che dimostrano che il rapporto non è stato consenziente. I militari ritengono inoltre che il 23enne sia responsabile di altre due violenze sessuali, una di luglio 2017 e l’altra di febbraio 2018, nei confronti di due ragazze che non hanno sporto denuncia. Nell’ordinanza del gip si legge che il modus operandi è “connotato da inquietanti tratti di serialità”.