Grande spavento in Puglia per il terremoto di magnitudo 3.9 sulla scala Richter che nella notte, per la precisione alle ore 00:31 di oggi, sabato 24 marzo 2018, ha creato apprensione in tutta la regione: dalle Ostuni a Bari, da Lecce fino a Brindisi. Dopo aver analizzato i dati dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ci si è accorti che l’epicentro della scossa è stato rinvenuto nel mar Adriatico e sono stati in tanti a vedere in questa forte scossa una connessione con le trivellazioni, tornate d’attualità dopo il via libera del Consiglio di Stato alle attività nel basso Adriatico. Un collegamento, però, che non ha motivo di esistere: in primis dal momento che la magnitudo di 3.9 è troppo alta perché possa essere stata causata dall’uomo, in secondo luogo perché la tecnica delle utilizzata a largo della Puglia non è quella del fracking, responsabile di lievi movimenti tellurici (massima magnitudo 1-2, ndr), che però in Italia non viene adoperata. (agg. di Dario D’Angelo)
ESPERTI, “EVENTO RARO MA PROBABILE”
Quello che é avvenuto questa notte in Puglia, il terremoto di magnitudo 3.9, è un evento molto raro per quella zona della nostra penisola, ma comunque probabile. Di solito, le scosse principali si hanno più a nord, in corrispondenza della fascia appenninica, complice lo scivolamento fra la placca adriatica e quella euroasiatica, che provoca appunto il sisma. A riguardo, tra l’altro, ne ha parlato anche l’esperto dell’Ingv Amato, che ha ammesso: «E’ un processo geologico che dura da centinaia di migliaia di anni, la causa è l’allontanamento del Tirreno dall’Adriatico. Le due parti si allontanano con una velocità media di circa 5 millimetri ogni anno». Il rischio di terremoti in Puglia è molto basso, ma ciò non significa che sia nullo, proprio per via dei movimenti continui che avvengono durante l’anno. Fortunatamente, come da aggiornamenti che continuano ad arrivare da quelle zona della nostra penisola, non ci sono stati morti ne feriti, e non si sono registrati nemmeno dei danni alle cose. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
COLPA DELLA PLACCA ADRIATICA
Un sisma di magnetudo 3.9 si è avvertito la scorsa notte in Puglia, in particolare nella zona di Ostuni, provocando ovviamente panico fra i cittadini di quella zona della nostra penisola. Sul web, come è noto in queste situazioni, è subito partita la caccia alle streghe, per cercare di capire il motivo scatenante di tale scossa, e c’è chi addirittura ha puntato il dito contro le trivelle per il petrolio dislocate nel mar Adriatico. In realtà, al di la del fatto che l’unica trivella in quella zona è quella di Brindisi, ben lontana dall’epicentro del terremoto, la causa va ricercata semplicemente nella Placca Adriatica, detta anche dagli esperti Placca Apula. Si tratta di una “piccola” porzione della crosta terrestre che si trova tra il mar Ionio, l’Adriatico, nonché alcune zone della Pianura Padana, e che si muove in senso antiorario, spinta dalla Placca Africana, provocando appunto il terremoto in superficie. Fortunatamente non si sono registrate vittime ne danni ingenti a cose o persone. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
L’ORIGINE DEL TERREMOTO
Un forte terremoto di magnitudo 3.9 sulla scala Richter si è verificato nella notte di oggi, sabato 24 marzo 2018, in Puglia facendo tremare tutta la regione: da Bari a Lecce, fino ad arrivare a Brindisi. La magnitudo della scossa, a dire la verità, nel corso delle ore è stata ridefinita dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ed abbassata a M 3.7 sulla scala Richter, ma cambia poco a livello di percezione se è vero che i piugliesi sono stati risvegliati da una violenta scossa dalla quale sono derivate diverse telefonate alle centraline dei vigili del fuoco. Il terremoto, verificatosi 31 minuti dopo la mezzanotte, fortunatamente non ha provocato danni a cose e/o persone ma sono state diverse le testimonianze – soprattutto su Twitter – a descrivere l’allarme diffuso nella regione. Un utente ha scritto:”Terremoto qui in Puglia, la prima volta che lo avverto nella vita. Nonostante sia durato pochissimo ho il cuore a mille”.
L’ORIGINE DEL TERREMOTO
Come riportato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), il terremoto ha avuto luogo nel mar Adriatico e per la precisione nel punto di coordinate geografiche corrispondente a latitudine 40.84 e longitudine 17.7, con ipocentro rilevato ad una profondità nel sottosuolo di 27 km. Ovvio che i comuni situati sulla zona costiera sono stati quelli che più degli altri hanno avvertito la scossa. I più vicini all’epicentro sono i centri abitati di Carovigno, Ostuni e San Vito dei Normanni. In ogni caso la Croce Rossa Italiana, comitato Puglia, su Twitter ha tenuto a rassicurare la popolazione della Regione: “Al momento non si segnalano danni a persone o cose. Le Sale Operative continueranno a monitorare la situazione per garantire la serenità di tutti”. In ogni caso dopo il forte sisma notturno non si sono registrate nuove scosse tali da preoccupare ulteriormente la popolazione.