Domato a Pianezza, ma a Torino non finisce l’emergenza incendi in questa funesta domenica 25 marzo: precisamente a Rosta, sempre nel Torinese, una colonna di fumo nero si è alzata attorno alle ore 17 per un incendio ancora in corso nell’ex fonderia FGR in Via sant’Antonio di Ranverso. Da tempo quell’edipico è dato come abbandonato ma negli ultimi anni sono scoppiati diversi incendi al proprio interno, quasi sempre per i fuochi accesi da alcuni clochard che vanno lì a ripararsi dal freddo e dalla pioggia. Nuova emergenza e nuovo intervento dei Vigili del Fuoco che in questa domenica hanno già fatto gli straordinari per il maxi rogo di Pianezza alla ditta di smaltimento rifiuti plastici. Al momento l’Arpa ha escluso il rischio per la salute ma sono in corso indagini approfondite della Procura di Torino per capire l’origine del rogo, non escludendo affatto il dato doloso come per l’incendio di Rosta, anch’esso per fortuna senza vittime o intossicati.
DOMATO IL ROGO DI PIANEZZA
L’incendio che stamattina è scoppiato in una ditta di Pianezza, specializzata nel trattamento e nel recupero di imballaggi plastici, è stato domato. Come riportato da Torino Oggi, sono servite più di otto ore di lavoro per riuscire a spegnere del tutto il rogo. Sono stati impiegati quasi 50 vigili del fuoco e una ventina di mezzi, tra cui un’autobotte e un’autoscala. Le fiamme che hanno invaso la Omnia Recuperi Srl hanno distrutto più di cinquemila metri quadrati dell’azienda. Il vento ha aiutato a disperdere la grossa colonna di fumo nero che si è alzata dall’incendio. Per fortuna non dobbiamo parlare di bilanci relativi a vittime e feriti, visto che quando è divampato il rogo nella ditta non c’era nessuno, così negli edifici accanto. Sono ancora incerte le cause dell’incendio: i carabinieri non escludono nessuna pista, neppure quella dolosa. I responsabili della Omnia Recuperi sono stati già ascoltati, ma si attende ora la perizia tecnica dei vigili del fuoco. Rientrato anche l’allarme ambientale riguardante il rischio di avvelenamento dell’aria per le sostanze tossiche sprigionate dal rogo. I tecnici dell’Arpa hanno escluso qualsiasi tipo di rischio per la salute dei cittadini. (agg. di Silvana Palazzo)
INCENDIO A PIANEZZA: NUBE TOSSICA, ALLARME E VERIFICHE
L’allarme nube tossica resta aperto anche se con minore impatto e pericolosità rispetto alle primissime ore dopo l’incendio alla ditta di smaltimento rifiuti plastici. La colonna di fumo resta molto visibile in tutta la cintura di Torino anche se i mezzi dei vigili del fuoco stanno compiendo le ultime fasi di spegnimento del maxi rogo che ha semi distrutto 4mila metri quadri dell’azienda di Pianezza. Non ci sono feriti e nemmeno intossicati, il che resta la miglior notizia di giornata dopo le fiamme altissime nella ditta di materiali plastici; non convince per nulla però la sempre più frequente “causalità” di incendi del genere in tutto il nord Italia. Lo denunciano i Verdi con una nota uscita poco fa a firma Angelo Bonelli e Claudia Mannino: «L’ennesimo rogo, che ha colpito stanotte una ditta di recupero di imballaggi plastici vicino Torino, certifica l’esistenza di una strategia criminale senza precedenti sull’impiantistica di recupero dei rifiuti in tutta Italia. I numeri parlano chiaro: una media di oltre cento l’anno negli ultimi 4-5 anno, nel 2017 sono andati in fiamme ben 110 impianti, tra cui 7 discariche, e in questo scorcio del 2018 altri 23 impianti sono bruciati».
INCENDIO ALLA DITTA “OMNIA RECUPERI”
Un enorme incendio nella ditta di recupero materiale plastico ha svegliato la città di Torino questa mattina: precisamente a Pianezza, nella cintura della città sotto la Mole, l’azienda “Omnia Recuperi” ha patito un rogo tutt’ora in corso generando fiamme e colonna di fumo nero altissima e visibile in tutta Torino. L’incendio è scoppiato, secondo i Vigili del Fuoco che sono accorsi sul luogo con almeno 50 pompieri, attorno alle 5 del mattino e ancora non si sa come sia potuto accadere: se forma dolosa o autocombustione, i prossimi rilievi ad incendio domato potranno dirne di più. Le fiamme hanno già raggiunto e coinvolto circa 2mila metri quadri sui 7mila totali dell’azienda che lavora sul recupero dei materiali plastici; i 17 mezzi dei Vigili stanno cercando di porre un’argine al rogo divampato in fretta e dalle possibili conseguenze nefaste non solo per la ditta ma anche per l’ambiente. Non ci sono feriti o vittime, e questa è la migliore notizia ma resta l’allerta ambientale dopo l’intervento dell’Arpa Piemonte. Si cerca infatti di monitorare nell’aria i valori di possibili sostanze velenose che si potrebbero sprigionare con l’incendio.
SCATTA L’ALLARME AMBIENTALE
«I primi sondaggi però sono tranquillizzanti: la concentrazione di sostanze inquinanti per ora non preoccupano. Ma nuovi test saranno eseguiti nelle prossime ore seguendo l’evolversi della situazione», riporta la Repubblica Torino mentre l’Arpa Piemonte sta proseguendo nel monitoraggio ambientale attorno alla cintura di Torino. I Vigili del Fuoco, la Polizia Locale e l’amministrazione di Pianezza e comuni limitrofi hanno spiegato in un avviso publico come sia consigliato, per via cautelativa, di tenere chiuse le finestre e limitare l’uscita all’aria aperta. L’elemento strano su cui stanno indagando le forze dell’ordine è che nella notte appena passato l’incendio alla ditta di materiale plastico non è stato l’unico della zona: i pompieri sono dovuti intervenire nel deposito dell’Amiat a Collegno, in via Venaria. A prendere fuoco, alcuni rifiuti in attesa di essere smaltiti anche qui per cause in corso di accertamento, come riporta LaPresse. Intanto dal comando dei Vigili del Fuoco di Torino fanno sapere che nel rogo di Pianezza «attraverso l’utilizzo di lance antincendio, per favorire l’intervento, abbiamo creato una barriera d’acqua nebulizzata.Si tratta comunque di un intervento non facile. Serviranno ore per circoscrivere le fiamme».