Un gravissimo fatto è avvenuto negli scorsi giorni presso l’istituto tecnico commerciale Da Vinci di Alessandria: un gruppo di studenti ha legato ad una sedia una professoressa, tra l’altro disabile, per poi prenderla a calci e filmare il tutto con il telefonino. Il preside della stessa scuola ha ridimensionato l’accaduto, ma nel contempo la classe incriminata è stata sospesa per un mese, ma con obbligo di frequenza, e i ragazzi coinvolti dovranno svolgere lavori socialmente utili, leggasi, svuotare i cestini delle altre aule durante l’intervallo. Una pena che però non ha affatto convinto i colleghi della professoressa in questione, che sostengono che «Servivano pene ben più severe», come riportato quest’oggi dal quotidiano Il Giornale. Indignato anche lo psicoterapeuta dell’età evolutiva Federico Bianchi: «Una punizione ridicola, che mette in ridicolo noi adulti – si legge sempre su Il Giornale di oggi – si tratta dell’ennesimo episodio di violenza operata da un branco con l’accordo degli spettatori gaudenti che riprendono con il loro cellulare le scene che si presentano. È un caso gravissimo che ci fa capire che la situazione è ormai debordata. Purtroppo quello a cui assistiamo è l’impotenza da parte degli adulti di intervenire». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL PRESIDE RIDIMENSIONA L’ACCADUTO

Il caso della professoressa dell’Istituto “Vinci” di Alessandria è stato ridimensionato dal dirigente scolastico, secondo cui non si tratterebbe di un episodio di bullismo. «Tutte falsità. Non è mai accaduto nulla del genere nella nostra scuola», ha dichiarato il preside Salvatore Ossino. «Una supplente è stata mandata in questa classe e due o tre alunni hanno preso in giro questa insegnante. Nessuno è stato preso a calci né è stato legato», ha aggiunto, assicurando di aver fatto di tutto per individuare i colpevoli e aver denunciato alla polizia postale. «Ho convocato il consiglio di classe e i ragazzi sono stati punti e sospesi», ha concluso Ossino. Il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale invece ha spiegato i non essere a conoscenza dell’episodio: nessuna segnalazione era stata inoltrata all’Ufficio Scolastico provinciale e all’Autorità Giudiziaria.  «Nelle sintetiche telefonate avute questa mattina, il Dirigente mi ha detto che quanto avvenuto non è quello che si è letto sui giornali ma attendo ovviamente una relazione», ha dichiarato Franco Calcagno a RadioGold. (agg. di Silvana Palazzo)



IL VIDEO DELL’AGGRESSIONE ERA FINITO IN RETE

Il fatto risale a più di un mese fa, ma è stato rivelato oggi. E sta facendo discutere parecchio. Ci riferiamo al caso della professoressa disabile legata alla sedia e presa a calci dai suoi studenti. Gli alunni della scuola superiore di Alessandria hanno registrato tutta la scena e pubblicato il video dell’aggressione sui social. Le immagini hanno fatto il giro del web prima di essere cancellate dai profili dei giovani. Troppo tardi dunque: tutti in città lo avevano visto. L’insegnante, come riportato da La Stampa, non avrebbe denunciato l’accaduto. Seppur fragile e con difficoltà motorie, la docente non ha riportato contusioni. L’accaduto ha scatenato polemiche in città: c’è chi sostiene infatti che la sospensione della classe per un mese sia stata una punizione troppo lieve. Servivano pene più severe: non lo sostengono solo i colleghi dell’insegnante aggredita. (agg. di Silvana Palazzo)



ALESSANDRIA, BULLISMO A SCUOLA: PROF LEGATA E PRESA A CALCI

Una professoressa disabile è stata legata ad una sedia e presa a calci dai suoi alunni, mentre altri riprendevano tutto per poi pubblicare il video su Instagram. L’inquietante episodio è avvenuto un mese fa in una classe prima di un istituto superiore di Alessandria, in Piemonte. Stando a quanto ricostruito da La Stampa, gli studenti avrebbero approfittato delle difficoltà di movimento dell’insegnante per agire indisturbati. L’hanno legata con il nastro adesivo alla sedia, che poi hanno preso a calci. Nel frattempo uno studente riprendeva tutto con lo smartphone e poi ha pubblicato la registrazione sui social. A salvare la docente dalla folle furia dei suoi alunni è stato uno studente di un’altra classe, che stava camminando nei corridoi. Attirato dal forte rumore, ha assistito al triste episodio e subito allertato un bidello. Insieme hanno allontanato gli alunni protagonisti dello sconsiderato gesto, liberando l’insegnante.

CLASSE SOSPESA PER UN MESE

La professoressa se l’è cavata solo con un grosso spavento. Conseguenze più serie invece per i bulli, che avevano pubblicato la “bravata” sui social network. La vicenda è finita davanti al Consiglio di Istituto che ha deciso di punire l’intera classe con un mese di sospensione, ma con obbligo di frequenza. Questo vuol dire che gli studenti responsabili di questo deprecabile gesto dovranno impegnarsi in lavori socialmente utili. Ad esempio, nell’intervallo dovranno andare a svuotare i cestini delle altre classi della scuola. La punizione però sta facendo discutere ad Alessandria, perché per alcuni è considerata troppo lieve. Alcuni insegnanti dell’istituto, come riportato da La Stampa, sostengono che «servivano pene più severe» contro quegli studenti che hanno reso la loro collega vittima di un bruttissimo gesto di bullismo. «Una punizione per nulla esemplare, e un messaggio sbagliato agli studenti che rispettano la scuola e gli insegnanti», hanno dichiarato altri docenti che avrebbero voluto «pene» più severe.