Papa Francesco punta il dito contro i mafiosi che si ritengono cristiani. Secondo il numero uno della Chiesa Cattolica, il vero cristiano non può commettere atti ignobili come appunto quelli dei mafiosi, non può essere una persona corrotta: «Tutti siamo peccatori. Ma il corrotto fa finta di vivere una vita nuova – le parole rilasciate da Sua Santità in Vaticano, in occasione dell’udienza generale che precede la Pasqua – per non andare lontano pensiamo ai cosiddetti cristiani mafiosi: di cristiano non hanno nulla. Si dicono cristiani ma portano la morte nell’anima e la danno agli altri. Preghiamo per loro». Secondo il Papa ci sono dei cristiani finti, che sono quelli che vivono la propria vita corrotta, dicendo di essere stati giustificati da Gesù: «Questi cristiani – ha aggiunto il Santo Padre, ribadendo il concetto di sopra – sono finti e finiranno male».
DOMANI LA MESSA AL REGINA COELI
Papa Francesco torna quindi a proferire parole di lotta contro la corruzione, come già avvenuto in un passato non troppo lontano: «Un cristiano se veramente si lascia lavare da Cristo – ha proseguito Papa Francesco – non può più essere corrotto; non può più vivere con la morte nell’anima, e neanche essere causa di morte. Il prossimo, soprattutto il più piccolo e il più sofferente, diventa il volto concreto a cui donare l’amore che Gesù ha donato a noi». Domani Papa Francesco celebrerà la messa del Giovedì Santo nel carcere romano di Regina Coeli. All’evento parteciperanno più di 600 persone, tra cui 12 detenuti di varie nazionalità che riceveranno il famoso gesto della lavanda dei piedi del Papa. Si tratterà di persona di differenti religioni, cattolici, protestanti, ortodossi, buddisti e persino musulmani.