San Sisto, la storia

Il 28 marzo di celebra San Sisto III. Non si hanno notizie certe sulla data di nascita del santo, ma secondo alcune fonti Sisto una fitta corrispondenza con Sant’Agostino. Venne eletto come 44º Papa a Roma, il 31 luglio del 432. Carica che ricoprì fino alla sua morte, il 19 agosto 440. Il papato di San Sisto III viene ricordato principalmente per la fine dell’Impero Romano d’Occidente. Durante il suo pontificato approvò gli atti del Concilio di Efeso, in cui il dibattito sulla natura umana e divina di Gesù si trasformò in una discussione sul tema se Maria potesse essere chiamata “Madre di Gesù” in quanto uomo, o “Madre di Cristo” in quanto uomo e Dio. Il concilio attribuì  a Maria il titolo greco di Theotokos (“portatrice di Dio”). Inoltre Sisto si preoccupa di riportare la pace tra Cirillo di Alessandria e Nestorio patriarca di Costantinopoli.



L’edilizia religiosa a Roma

San Sisto viene ricordato anche per il forte impegno nella restaurazione e costruzione di molte chiese di Roma. Nello specifico, fece restaurare Santa Maria Maggiore mentre Santa Sabina sul Colle Aventino venne inaugurata durante il suo pontificato. Il santo fece anche diversi interventi di ristrutturazione all’interno della basilica di San Pietro. Si impegnò per dirimere la controversia Pelagiana che impedì per lungo tempo la riammissione in comunione di Giuliano di Eclano. Per quanto concerne la Chiesa illirica, confermò l’arcivescovo di Salonicco a capo della stessa. Infine, fu autore di 8 epistole. San Sisto III morì nel 440. Il suo corpo venne sepolto nella basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma. 

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