Il procuratore capo di Ravenna Alessandro Mancini, ha usato parole molto dure per descrivere i maltrattamenti ai quali sono stati sottoposti alcuni anziani ospiti di una casa famiglia a Sant’Alberto, nei pressi di Ravenna parlando di “percosse molto crude” al punto che “le immagini registrate dalle nostre telecamere si commentano da sole”. Sarebbero almeno sei le anziane sottoposte ad ogni sorta di umiliazione e vessazione fisica e psicologica nella struttura degli orrori oggi sottoposta a sequestro non prima dell’arresto dei due gestori colti in flagranza di reato. Dopo l’ennesimo caso di violenza sugli anziani, come spiega RavennaeDintorni.it, tornano alla luce le parole che lo scorso settembre aveva avanzato la Cgil quando aveva lanciato l’allarme su questo settore delicato. Oggi, Marinella Melandri, della segreteria provinciale, ha spiegato: “Si tratta di strutture pensate per anziani sufficienti che vanno a unirsi a un nucleo familiare”. Eppure, “nei fatti sono invece diventate attività imprenditoriali vere e proprie con casi in cui una stessa società ne gestisce più di una che volte sono addirittura nello stesso stabile”, ha aggiunto. Una sorta di mercato nato in seguito alla carenza di posti nelle strutture protette. A sua detta, i controlli in questi ambiti sono pochi ed anche difficili da eseguire, per questo è richiesta una maggiore attenzione al riguardo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CASA FAMIGLIA SOTTO SEQUESTRO
Nessun «compromesso sulla qualità e professionalità» e «si offre agli anziani controllo e protezione durante ogni passaggio della vita quotidiana». Queste sono alcune delle frasi usate dalla casa famiglia Oscar e Patrizia sul suo sito per presentarsi e descrivere i servizi offerti. La realtà invece sembra essere diversa, stando a quanto emerso dalle indagini. Dovevano essere accuditi, invece sono stati sequestrati, maltrattati e vessati. Gli anziani che erano ospitati nella casa famiglia, che è stata posta sotto sequestro, sono stati trasferiti in un’altra struttura. I due arrestati in flagranza di reato sono stati invece portati in carcere, come disposto dalla Procura. I due devono rispondere in concorso di sequestro di persona, maltrattamenti ed esercizio abusivo della professione. Un altro caso di maltrattamenti a pazienti dopo quello della clinica degli orrori di Venosa. (agg. di Silvana Palazzo)
SANT’ALBERTO, MALTRATTAMENTI E VIOLENZE SU ANZIANI
Un nuovo caso di maltrattamenti di anziani: questa volta teatro dell’inferno è una Casa famiglia per anziani di Sant’Alberto, “Oscar e Patrizia”, presso Ravenna. Dalle foto pubblicate su internet sembrava un bel posto, dentro invece il clima era ben diverso. Per le donne anziane era infatti un inferno. Per questo due persone sono state arrestate lunedì dai carabinieri con l’accusa di aver maltrattato almeno sei anziane, tra gli 85 e 90 anni. In manette un ravennate di 64 anni e una romena di 49. Come riportato dal Corriere della Sera, devono rispondere anche di sequestro di persona ed esercizio abusivo della professione. Alcune delle anziane sarebbero state bersagliate da umiliazioni e violenze. Secondo quanto contestato dal nucleo operativo della Compagnia di Ravenna, le vittime portano ancora addosso i segni di quanto subito. Un’anziana sarebbe stata anche bloccata a letto con una catena. Stando a quanto riferisce il Resto del Carlino, la struttura è stata sequestrata perché forse priva dei requisiti necessari.
LE INDAGINI
Dovevano essere accuditi con premura, invece sono stati sequestrati nella casa famiglia, maltrattati e vessati. Lo scenario investigativo è molto pesante, ora le verifiche riguarderanno i vertici legali della struttura. Ora però, come riportato dal Resto del Carlino, c’è un problema da affrontare: per gli anziani ospiti, almeno una mezza dozzina, bisognerà trovare un’adeguata sistemazione. L’indagine, coordinata dalla procura, era partita da alcune segnalazioni. I carabinieri a quel punto avevano cominciato a tenere d’occhio l’attività documentando quelli che l’accusa ha inquadrato come numerosi maltrattamenti. Di fronte a condotte che per gli inquirenti avrebbero potuto costare caro agli ospiti della casa famiglia, anche in ragione della loro età, i militari sono intervenuti. I due arrestati sono stati portati uno in carcere a Ravenna e l’altra in quello di Forlì, in attesa di comparire davanti alla magistratura.