L’ipotesi del suicidio di Alessandro Fiori, sostenuta dalla polizia turca non è stata ancora del tutto archiviata pur essendo stata invece respinta dai familiari dell’italiano morto in Turchia e, indirettamente, dalla procura di Roma che indaga invece per omicidio. Attorno però al caso, ci sarebbero alcuni aspetti che al momento restano avvolti dal mistero. Intanto, il ricovero in ospedale: come riporta Repubblica, alla tv turca sarebbero giunte alcune testimonianze secondo le quali il 33enne lo scorso 15 marzo sarebbe stato colto da malore svenendo in strada. Da qui il ricovero in ospedale da Istanbul, presso l’Haseki Research and Training Hospital. Nella caduta l’italiano si sarebbe rotto gli occhiali. Dopo essere uscito dal nosocomio, però, avrebbe fatto perdere le tracce. Da chiarire ancora anche la presunta quanto misteriosa donna americana con la quale Alessandro avrebbe dovuto incontrarsi, stando a quanto rivelato dal suo vicino di posto in aereo e che avrebbe raccolto alcune sue confidenze. Un incontro che al momento non sarebbe stato affatto confermato. Dal consolato italiano di Istanbul non sarebbero giunti altri aggiornanti se non la conferma dell’identità della vittima. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



A ISTANBUL ERA RICOVERATO IN OSPEDALE: RIPRESO DALLE TELECAMERE

Si aggiunge un nuovo giallo al già misterioso caso di Alessandro Fiori, giovane manager 33enne trovato senza vita a Istanbul, in Turchia. In attesa che la sua salma possa rientrare in Italia, al termine di tutti gli accertamenti di rito da parte delle autorità giudiziarie turche (autopsia e esame del Dna) emergono nuovi dettagli inquietanti. L’agenzia di stampa Ansa riferisce infatti che lo scorso 15 marzo, ovvero il giorno seguente il ritrovamento dei documenti e del cellulare di Fiori in un cestino dei rifiuti, il giovane era stato ricoverato in un ospedale della Capitale: come mai? Al momento non è possibile sapere le ragioni per cui il ragazzo si trovava nel nosocomio ma la sua presenza è stata confermata anche dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza dello stesso. Intanto sono già stati fissati i funerali di Alessandro che si terranno il prossimo lunedì 2 aprile alle 15,30 a Soncino, in provincia di Cremona, da dove è partito il 12 marzo verso l’aeroporto di Linate (o Malpensa) e da cui ha poi preso il volo maledetto diretto a Istanbul, dove è stato ritrovato cadavere due settimane dopo, con il cranio fracassato e ferite sul volto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



OMICIDIO O SUICIDIO? LE FERITE SOSPETTE

Non è ancora del tutto escluso che si possa trattare anche di un suicidio, ma gli elementi finora riscontrati tendono a portare la soluzione del giallo di Alessandro Fiori verso un efferato omicidio: dietro la testa infatti sono stati trovati segni e ferite strane compatibili con una fortissima botta ricevuta prima di cadere dagli scogli sul Bosforo, dove poi è stato ritrovato ieri mattina. I misteri poi rimangono sia sul tassista, l’ultimo ad averlo visto vivo e sia sulla presunta ragazza americana che Alessandro avrebbe dovuto incontrare a Istanbul nel mini-viaggio nella metropoli turca, divenuto per lui fatale. Dopo il padre, il secondo appello nelle ultime ore arriva dalla madre del manager cremonese che disperata su Facebook parla direttamente con il presunto assassino (solo l’autopsia ricordiamo stabilirà se si tratti di morte per suicidio o per efferata uccisione): «Lo so che provi dolore, non puoi fingere. hai la mia stessa sofferenza fisica, il tuo dolore non lo puoi sotterrare come hai sotterrato Ale, il tuo dolore alla fine ti mangerà. Solo se confessi, potrai liberarti», spiega Laura Lamaletto nel video messaggio su Facebook. Nella parte finale la preghiera esplicita verso quel possibile assassino del figlio: «Non è vita quella che stai vivendo solo se confessi potrai liberarti e fare una vita. Libera Ale e confessa, per favore». (agg. di Niccolò Magnani)



SOSPETTI SUL TASSISTA

Resta avvolto nel mistero il caso relativo alla morte di Alessandro Fiori, il giovane manager scomparso in Turchia e trovato morto a Istanbul. A “Chi l’ha visto?” è stato fatto il punto della situazione sulle indagini. Particolari sono stati forniti sul riconoscimento del corpo, drammatico per il padre: «Sono state mostrate delle fotografie, ma la conferma è arrivata dal Dna». L’inviato ha parlato col padre: «Ci ha detto che è stato eseguita l’autopsia, per gli esiti ci vorranno dei mesi». Si spera che l’esame autoptico chiarisca alcuni dubbi, come quelli su una ferita alla testa. Alcune ferite riscontrate potrebbero essere state causate dal contatto del corpo con gli scogli, ma ce n’è una nella parte posteriore della testa che risulta sospetta. Potrebbe essere una ferita mortale per la polizia. Intanto si procederà con il trasferimento della salma in Italia, dove lunedì si terranno i funerali. Non si esclude dunque la pista dell’omicidio, a maggior ragione per la ferita trovata. “Chi l’ha visto?” parla anche di sospetti su un tassista che il giorno in cui scomparse lo accompagnò nel secondo albergo dove alloggiò. Per la polizia potrebbe essere coinvolto nell’omicidio. Tra le stranezze c’è anche il fatto che Istanbul è una città videosorvegliata, ma sono poche le immagini su Alessandro Fiori. (agg. di Silvana Palazzo)

IL PADRE DELL’ITALIANO SCOMPARSO A ISTANBUL: “SONO DISTRUTTO”

Non ha molte parole, anzi non ne ha nessuna Eligio Fiori, il padre del manager a cui hanno fracassato il cranio uccidendolo in Turchia: il caso dell’italiano scomparso da giorni a Istanbul finisce nel peggiore dei modi e ora si attende una lunghissima trafila per la povera famiglia del 33enne cremonese, che dovrà assistere alle indagini e alla si prefigura lunga ricerca della verità. «Non è il momento di parlare. È troppo grave quel che abbiamo subito», spiega in pochissime parole rivelate al Giorno il padre di Alessandro Fiori, letteralmente distrutto dal lutto gravissimo che ha colpito la sua famiglia. Anche lo zio Sergio nega ogni commento in attesa che vi siano i primi dettagli delle indagini sul corpo massacrato nel porto sul Bosforo a Sarayburu: i misteri restano molti sul caso ormai conclamato di omicidio, dopo che il padre ha riconosciuto il cadavere all’obitorio di Istanbul ieri mattina. Per prima cosa il testimone di cui qui sotto abbiamo riportato alcuni stralci, che sostiene di aver visto Alessandro andare a trovare una ragazza lì in Turchia. «Lei è americana e lo aveva contattato facendogli sapere che sarebbe passata dalla Turchia. Lui l’avrebbe raggiunta», avrebbe raccontato agli inquirenti. Poi c’è quell’ultimo viaggio di cui si ha traccia, ovvero con il taxi per andare a prelevare ad un bancomat: e da ultimo il tentativo di qualcuno, quasi impossibile Alessandro, che avrebbe richiesto un prelievo di 7mila euro. Il manager sapeva benissimo che non si possono prelevare così tanti soldi in una sola volta e questo aumenta il mistero su chi possa avere avuto l’intenzione e la necessità di doversi presentare allo sportello bancario per prelevar denaro dal conto di Alessandro Neri. 

INDAGA ANCHE LA PROCURA DI ROMA

Alessandro Fiori era giunto in Turchia lo scorso 12 marzo per una breve vacanza, ma proprio nella capitale, a Istanbul, è stato trovato cadavere dopo giorni di silenzio. La notizia, finora data per certa ma senza certezze, trova ora conferma da fonti del consolato italiano a Istanbul interpellate dal quotidiano Repubblica che hanno confermato l’identità della giovane vittima. Conferma che giunge anche dalla Farnesina la quale a sua volta ha fatto sapere come la famiglia Fiori abbia manifestato l’intenzione di voler procedere nel massimo riserbo sulla vicenda. Il giallo è intanto approdato negli uffici della procura di Roma che ha provveduto ad aprire un’inchiesta per omicidio, in attesa di una prima informativa sull’accaduto. Eppure secondo fonti giornalistiche turche, la polizia locale non avrebbe escluso invece anche l’ipotesi del suicidio sebbene questo andrebbe a cozzare con il ritrovamento del cranio fracassato dell’italiano. A quest’ultima pista, inoltre, non avrebbero affatto dato credito amici e parenti anche perché Fiori non avrebbe mai manifestato l’intenzione di volersi togliere la vita, né ne avrebbe avuto motivo essendo, secondo quanto riferito da chi lo conosce bene, una persona estremamente solare e ricca di interessi. Cosa è successo, allora, in Turchia? (Aggiornamento di Emanuela Longo)

TESTIMONE “DOVEVA INCONTRARE UNA PERSONA”

Si infittisce il giallo attorno alla morte di Alessandro Fiori, giovane 33enne italiano del quale si sono perse le tracce da oltre due settimane. Al momento sarebbero in corso tutte le verifiche del caso ma ci sarebbero già alcune certezze: il padre della vittima avrebbe riconosciuto il figlio che, stando alle prime informazioni, sarebbe stato rinvenuto cadavere con il cranio sfondato. In Italia si sta procedendo con l’ipotesi di omicidio ma sono ancora numerosi gli aspetti sconosciuti che ruotano attorno alla vicenda, tra cui il particolare del volo da Linate, diretto verso la capitale turca, piuttosto che da Malpensa. Questo aspetto lo ha reso noto un testimone che ha contattato la trasmissione Chi l’ha visto di RaiTre alla quale ha sostenuto di aver compiuto il viaggio insieme a lui e di aver saputo dallo stesso manager 33enne che “doveva incontrare una persona”. Dal suo racconto è trapelato che Fiori “era su un volo della Turkish Airlines partito nel primo pomeriggio del 12 marzo. Abbiamo viaggiato insieme. Lui è arrivato all’ultimo minuto. Eravamo seduti vicini”. Le indagini si concentreranno anche su questi elementi? (Aggiornamento di Emanuela Longo)

LA SCOPERTA VICINO ALL’HOTEL DOVE SOGGIORNAVA

Giungono nuovi aggiornamenti in merito al ritrovamento del cadavere di Alessandro Fiori, il 33enne italiano che era scomparso alcuni giorni fa a Istanbul: dopo il riconoscimento della salma da parte del padre (che da giorni era giunto in Turchia e aveva anche partecipato in televisione all’omologo locale di “Chi l’ha visto?”), ora si attende solamente l’autopsia per capire se la sua sia stata una morte violenta (come ipotizza la procura di Roma che ha già aperto un fascicolo per omicidio, anche se al momento solo contro ignoti) oppure si sia trattato di un tragico incidente: stando a quanto rivelato dalla corrispondente di Rai News nella capitale turca, il corpo è stata rinvenuto nella zona storica di Istanbul, nei pressi del complesso ottomano di Topkapi e quindi anche nelle vicinanze dello stesso albergo dove Fiori aveva alloggiato sin dallo scorso 12 marzo, il giorno in cui era arrivato in Turchia senza però aver avvertito i suoi genitori. Inoltre, non lontano (ovvero quando aveva lasciato per l’ultima volta l’albergo, dopo aver esaurito il budget del suo conto) dalla stessa struttura, mentre scendeva la collina di Tophane, era stato visto l’ultima volta prima che si perdessero definitivamente le sue tracce. (agg. di R. G. Flore)

I DUBBI SULLE FERITE TROVATA SUL CADAVERE

Alessandro Fiori è stato trovato morto e con il cranio fracassato a Sarayburnu, nella zona portuale di Istanbul. La scomparsa del manager italiano era stata denunciata anche a “Chi l’ha visto?” dal padre che, stando a quanto riferiscono media turchi, avrebbe già provveduto al riconoscimento del corpo. Fonti della Farnesina hanno fatto sapere che ulteriore conferma sull’identità del cadavere è arrivata dal test del Dna. Il corpo di Fiori è stato trovato dalla polizia turca nei pressi della zona storica del palazzo di Topkapi. Secondo il quotidiano Haberturk, il cadavere è stato spinto sulla riva del quartiere Sarayburnu dalla corrente del mare. Il corpo è stato portato all’Istituto di medicina forense locale per chiarire le cause del decesso: come riportato da Sky Tg 24, presenta ferite alla testa e alla fronte, forse provocate da un oggetto pesante. Va chiarito però se sono colpi inferti da un assassino o conseguenze degli urti contro gli scogli nelle acque del Bosforo dopo un possibile suicidio. Sono tanti i punti oscuri di questa vicenda, a partire dal viaggio in Turchia, dove avrebbe effettuato cospicui prelievi al bancomat con svuotamento del conto corrente. Da chiarire anche il ruolo di una ragazza americana con cui pare avesse una relazione. (agg. di Silvana Palazzo)

RISERBO DEI FAMILIARI, IN ITALIA SI INDAGA PER OMICIDIO

Dopo il ritrovamento del cadavere di Alessandro Fiori, il 33enne di origine italiana scomparso a Istanbul e di cui nelle ultime ore la Farnesina ha sostanzialmente confermato la morte (pur non aggiungendo altri particolari), ci si interroga su quali possano essere state le cause della morte. Il cranio sfondato con cui è stata ritrovata la vittima farebbe pensare a un assassinio e, per questo motivo, i pm della Procura di Roma avrebbero già aperto una indagine per omicidio contro ignoti anche se sono in attesa di una prima informativa da parte degli omologhi turchi sull’accaduto. Tuttavia, pare che quella della morte violenta non sia l’unica pista seguita: stando almeno ad alcune fonti di stampa turche che stanno seguendo la vicenda, pare che la polizia locale abbia preso in considerazione un’altra pista (al momento tuttavia poco probabile, almeno in base agli elementi a disposizione) e che parlerebbe di possibile suicidio dello stesso Fiori. Intanto, dopo il riconoscimento della salma effettuato da parte del padre (che si trovava già in Turchia), la famiglia dell’uomo ha chiesto riserbo e non ha rilasciato al momento alcuna dichiarazione. (agg. di R. G. Flore)

RITROVATO IL CADAVERE DI ALESSANDRO FIORI

Il 33enne scomparso dallo scorso 12 marzo in Turchia, Alessandro Fiori, è stato purtroppo ritrovato morto questa mattina vicino ad Istanbul (a Sarayburnu, una zona della metropoli turca): i media locali danno la notizia per certa e avvisano di alcuni macabri dettagli legati al ritrovamento del cadavere. «Il corpo è stato trovato con il cranio fracassato nella zona del porto di Istanbul», conferma l’Ansa dopo le prime verifiche con i media turchi. Fiori era partita per la Turchia lo scorso 12 marzo per l’appunto, tramite l’aeroporto di Malpensa e non lasciando più notizie di sé dal 14 marzo quando sentì la famiglia per l’ultima volta. Secondo quanto afferma Chi L’ha visto (qui il video) sono in corso i rilievi sul corpo ma sarebbe già stato riconosciuto drammaticamente dal padre Eligio, disperato dopo la notizia giunta come un fulmine questa mattina dopo settimane di ansia legata alla scomparsa misteriosa del 33enne. Ora si attende solo l’autopsia e l’esame del Dna per capire se quelle ferite sul cranio siano da imputare ad un omicidio o se sia rimasto vittima di un incidente nella zona del porto (ipotesi al momento secondaria).

L’ULTIMO APPELLO DEL PADRE

Alla tv turca qualche giorno fa, Eligio Fiori aveva rivolto un lungo appello disperato per cercare di trovare in ogni modo possibile l’amato figlio scomparso da giorni: « Alessandro parla perfettamente l’inglese e sa muoversi senza problemi all’estero, essendo stato già in passato in Medio Oriente ed Est Europa per questioni di lavoro in quanto chiamato a seguire gli affari di un’azienda, una multinazionale nella quale aveva iniziato a lavorare e che si occupa di depurazione», spiegava il padre davanti alla tv turca chiedendo informazioni a chiunque ne possedesse. Alla stampa italiana aveva poi precisato sempre il padre di Alessandro Fiori, «Altro non so dire, ma sono sicuro che non si tratta di una fuga…»: pare che l’italiano scomparso e oggi tragicamente trovato morto aveva in mente una breve vacanza a Istanbul tanto che era là con un semplice zaino. Mentre ancora si tenta di capire cosa possa essere successo al povero 33enne, resta il mistero del suo conto in banca risultato del tutto vuoto: un elemento che aumenta il giallo sulla vicenda del ragazzo scomparso da Cremona in terra straniera.