Lunghi momenti di panico, oggi, in Francia in seguito ad una nuova aggressione che ha fatto subito sprofondare il Paese nell’incubo terrorismo. Dopo alcune ore di ricerca, però, l’uomo che aveva tentato di travolgere un gruppo di gendarmi è stato bloccato senza spargimento di sangue. Per ore, come spiega SkyTg24, in tutta la regione dell’Isère è scattata la massima allerta al punto da aver portato il sindaco a informare che tutti i bambini delle scuole della zona erano stati confinati nelle classi e gli istituti scolastici, asili compresi, sorvegliati a vista con l’obbligo di non entrare o uscire fino a nuovo ordine. Le motivazioni che avrebbero spinto l’autore del gesto a tentare di investire il gruppo di circa 6-7 militari del 93esimo reggimento di artiglieria di montagna non sarebbe ancora chiaro. Per trovarlo sono state dispiegate diverse pattuglie nella zona ma, come rivela l’agenzia di stampa Ansa, alla fine “è stato fermato” stando a fonti vicine all’inchiesta e citate da radio Europe 1. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CONFINE ITALIA-ISERE, NESSUN SOLDATO FERITO
Si è conclusa nel migliore dei modi la fuga del presunto attentatore che stamane aveva cercato di investire, dopo averli insultati più volte, un gruppo di soldati francesi a Varces-Allieres-et-Risset: l’uomo alla guida della Peugeot 207 nera è stato catturato senza spargimento di sangue vicino al confine con l’Italia, dopo una rincorsa della Gendarmerie per tutta la Val d’Isere. Ora dovrà spiegare entrambi gli episodi a rischio – l’investimento e la fuga – nei primi interrogatori delle prossime ore ma intanto si può definire chiusa l’emergenza e allerta scattata in Francia per tutta la mattina fino a confini italiani. Per il momento non è stata esclusa alcuna ipotesi, dal terrorismo fino ai motivi “personali” e misteriosi che hanno portato il conducente a quasi compiere una strage contro il 93 Reggimento e 7° battaglione di cacciatori franco-alpini. Per trovarlo sono state dispiegate diverse pattuglie nella zona ma per fortuna non vi sono stati spari o conseguenze dannose anche durante la fase di arresto: le scuole dell’Isere potranno essere di nuovo aperte con gli studenti che si trovavano blindati da tutta mattina. Dalle ultime notizie che filtrano da Rai News24, la polizia ha fermato il conducente nella sua abitazione Grenoble appena dopo essere sceso dall’auto con altri due passeggeri sotto inchiesta assieme al guidatore per tentato omicidio volontario. Pare che la moglie del presunto terrorista – di origine araba come il marito – abbia denunciato questa mattina di essere stata aggredita e di aver subito il furto dell’auto nelle prime ore della giornata.
CHIUSE LE SCUOLE DELLA VAL D’ISERE
L’auto in fuga del presunto terrorista è ricercata in tutta la Val d’Isere fino al confine con il Piemonte, come ha spiegato bene l’ultimo collegamento di Chi l’ha visto, edizione quotidiana: intanto, come annunciano le forze dell’ordine francesi, le scuole di tutta la regione dipartimentale sono state blindate per evitare possibili altri attacchi dopo il tentato investimento dei gendarmi. Gli allievi di ogni età e genere sono per ora chiusi all’interno delle scuole fino a nuovo ordine, ovvero fino al termine dell’emergenza auto in fuga: «Nessuno può entrare o uscire fino a nuovo ordine, mentre in tutta la regione dell’Isère è scattata la massima allerta. Le autorità hanno parlato di un gesto deliberato, ma non è ancora stata confermata la pista terroristica», spiega Tg Com24 dopo l’allarme filtrato da Radio France Info. Numerose le pattuglie di polizia e gendarmi dispiegate per trovare il fuggitivo di cui ancora non è dato sapere se sia un presunto terrorista e un caso deliberato ma per altri motivi minori. Di certo, dopo l’attentato di Trebes, l’intera Francia ha alzato i livelli di allerta e anche la vicina Italia con i confini presidiati e con già tutti i riferimenti di targa e modello d’auto in fuga da Varces-Allieres-et-Risset nelle ultime ore.
AUTO CONTRO GENDARMI IN FRANCIA
La Francia tranquilla praticamente non sta mai: nuovo possibile attacco terroristico qualche giorno dopo la strage di Trebes ad opera dell’Isis. Un uomo alla guida dei una Peugeot ha tentato di investire vicino ad una caserma a Varces-Allie’res-et-Risset (dipartimento Isere, regione Alvernia-Rodano-Alpi) un gruppo di soldati gendarmi francesi senza per fortuna provocare alcun ferito serio e compiere alcuna vittima. È in corso da qualche minuto in tutta la regione una caccia all’uomo ad ampio raggio per timore si tratti dell’ennesimo possibile attentato terroristico, questa volta per fortuna andato non a “buon fine” per i killer. Stando ai primi racconti dei media francesi, l’auto a folle velocità ha tentato attorno alle 8.45 di investire il gruppo di soldati dopo averli pesantemente insultati da pochi metri: si tratta di un gruppo di gendarmi del 93 Reggimento di Artiglieria di montagna a Varces e sono tutti riusciti per fortuna a schivare il tentato investimento.
IN FUGA IL CONDUCENTE SU UNA PEUGEOT
Ora la Peugeot 207 nera del presunto terrorista è cercata dalle forze speciali francesi dopo che l’autista ha accelerato e sgasato a tutta potenza una volta che ha mancato i soldati per pochissimi centimetri: secondo quanto riporta il quotidiano Le Dauphiné Libéré si tratterebbe un atto deliberato nato dopo una discussione e uno svariato numero di insulti contro i gendarmi. Parlare di terrorismo al momento è forse troppo presto e la polizia ancora non ha rilasciato novità a riguardo, almeno fino a quando non troveranno il responsabile e lo incrimineranno per tentato omicidio plurimo. Quello che è certo p che la Francia vive di nuovo giorni di fuoco nel mirino del terrorismo islamista internazionale: l’attacco con morti a Trebes ha lasciato il segno e risvegliato il senso di paura in tutta Europa, “sopito” dopo gli attentati in estate a Barcellona. Secondo quanto riporta l’Ansa, il conducente della Peugeot proveniva dalla direzione opposto al gruppo e avrebbe gridato contro i soldati prima del tentato investimento plurimo. Si sono gettati in un fosso per evitarlo e poi hanno cominciato l’inseguimento ancora in corso per le strade dell’Isere.