Una maxi operazione della polizia ha sgominato nelle scorse ore una banda di professionisti che organizzava truffe via internet, e la clonazione di carte di credito. Si chiama Operazione Bruno, una collaborazione fra le forze dell’ordine italiane e quelle rumene, visto che i malviventi adottavano i propri sistemi illegali nelle due nazioni di cui sopra. Nelle scorse ore è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 indagati in Italia, mentre in Romania sono 11 le misure cautelari emesse, con l’aggiunta di 14 perquisizioni. Nella nostra penisola le indagini hanno riguardato diverse città del nord, leggasi Milano, Rozzano, Monza, Sesto San Giovanni, Jesolo, Trieste, Verona, ma anche Roma, Napoli, Cosenza e Reggio Calabria. L’operazione è nata proprio a Reggio, precisamente nel 2016, dopo alcuni sospetti nei confronti di due soggetti appartenenti ad una organizzazione criminale specializzata in frodi informatiche.



PIU’ DI 174 CITTADINI COINVOLTI

Sarebbero più di 174 i cittadini italiani e rumeni truffati, raggirati tramite la clonazione di carte di credito, o il pishing, le email che ti inducono a inserire i dati sensibili, come ad esempio quelli riguardanti il conto bancario o postale. Una banda che ha movimentato un ingente quantità di denaro: gli inquirenti hanno accerto un illecito per ben 1.2 milioni di euro, ma c’è il sospetto che la cifra relativa alla movimentazione di denaro sia ben più elevata, tenendo conto appunta dell’attività criminale su larga scala degli stessi malviventi. Le indagini sono state portate avanti dai poliziotti italiani e rumeni, sotto il coordinamento dei rispettivi pubblici ministeri e con il supporto di Eurojust, collegio che riunisce gli esponenti delle polizie di tutta l’Unione Europea. Grande supporto è stato dato anche da Poste Italiane Spa, che ha permesso l’individuazione dei trasferimenti di denaro. Clicca qui per il video sull’Operazione Bruno della Polizia di stato



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