Da otto anni non si hanno più notizie di una 15enne bengalese, Cameyi Mosammet. Nel cumulo di ossa ritrovato nelle passate ore a Porto Recanati, nei pressi dell’Hotel House, ora potrebbero esserci anche i resti della giovanissima, della quale non si hanno più notizie dal 29 maggio 2010. La madre, Fatema Begum, continua a sperare che non siano della figlia le ossa trovate e come riporta il portale Centropagina, tra le lacrime e con la foto della ragazza tra le mani commenta: “E’ morta? Prego Allah che non sia lei”. La donna ha affermato che la figlia non sarebbe mai tornata in Bangladesh, che spiega come il suo passaporto sia in mano alla polizia. Intanto sarebbero circa una trentina le parti di ossa rinvenute nel terreno appartenenti ad almeno due corpi gettati all’interno del pozzo nel campo alle spalle dell’Hotel House. Al momento si indaga per omicidio e occultamento di cadavere contro ignoti e da questa mattina, rivela Cronachemaceratesi.it, sono ripresi gli scavi che hanno portato al ritrovamento di due scapole. Solo l’esame del Dna potrà accertare se uno dei corpi ritrovati sia appartenente proprio alla 15emme misteriosamente scomparsa ma non si escludono ulteriori indagini proprio nei terreni circostanti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
APERTO FASCICOLO PER OMICIDIO
Si sta continuando da ore a scavare nei pressi di Porto Recanati in quello che è già stato ribattezzato il “pozzo degli orrori” a seguito del macabro ritrovamento di un cumulo si ossa umane (circa trenta) e che, secondo le prime ipotesi investigative, potrebbero anche appartenere a una ragazzina bengalese scomparsa nel 2010 quando era 15enne. Secondo quanto si apprende dalle cronache locali del comune in provincia di Macerata, gli uomini dei Vigili del Fuoco della Polizia sono al lavoro per fare chiarezza su quei resti e capire se ve ne sono altri nel perimetro dell’area del casolare che sorge vicino all’Hotel House: sul posto è anche arrivato nelle ultime ore Antonio Pignataro, Questione di Macerata, per supervisionare l’indagine e intanto la stessa Procura marchigiana ha aperto un fascicolo (ovviamente al momento contro ignoti) per occultamento di cadavere e anche per omicidio. Infatti, stando a fonti giudiziarie, i poveri resti apparterrebbero non a una bensì a due persone diverse, anche se bisognerà attendere l’esame del Dna per averne conferma. Particolare da non sottovalutare è che, in passato, proprio le indagini relative alla scomparsa di Cameyi Mossamet (la bengalese di cui sopra) avevano portato le forze dell’ordine a indagare nei dintorni dell’Hotel House, anche se l’inchiesta venne poi archiviata. (agg. di R. G. Flore)
IL CAMPO-CIMITERO DI PORTO RECANATI
Che sia Cameyi o un’altro cadavere quello ritrovato con sole ossa nel pozzo di Porto Recanati ancora non si può saperlo: ma quello che è certo è il ritrovamento inquietante di un numero svariato di “ossa” in quel campo-cimitero improvvisato che si ritrovato nell’immediato retro dell’Hotel House. Sarebbe un albergo per turisti, anche se lontano dal mare, ma ormai è la casa dei migranti “improvvisata” con numerosi altri gruppi multietnici nella zona che ne fanno un “ghetto” ben noto agli abitanti di Porto Recanati. Un cimitero “degli invisibili” che potrebbe essere stato scoperto stamani e che potrebbe dare svolta a numerosi casi si scomparsa e morti negli ultimi anni maceratesi; «si comincia a pensare che quello possa essere una sorta di cimitero illegale, mai dichiarato e che solo il caso ha riportato alla luce», riporta il Resto del Carlino, riferendosi alle indagini in corso della pm di Macerata Rosanna Buccini. I rilievi sono appena cominciati e il lavoro della Scientifica durerà per tutta la giornata in ricerca di eventuali altre ossa sotterrate in quel campo degli orrori a pochi passi dall’hotel dei migranti. (agg. di Niccolò Magnani)
TUTTI GLI INDIZI
Sotto il femore scoperto dal finanziere nel pozzo di Porto Recanati, scavando, in una profondità dai dieci centimetri a un metro e mezzo, nell’acqua, spuntano ancora un frammento di cranio, vertebre lombari a pezzi, costole e due frammenti di ossa pelviche. E ancora: un foulard, una Snikers bianca. Continuando a scavare fino a sera, emergono un fermaglio per capelli, una collanina, due frammenti di ulna. Il fatto che le ultime tracce della ragazzina scomparsa risalgano proprio a un filmato delle telecamere di sicurezza dell’Hotel House e che il segnale del cellulare prima di spegnersi aveva agganciato proprio la cellula del palazzo indicano che la giovane sia stata uccisa e gettata in quel pozzo. Adesso l’indagine si riapra, chi ha ucciso Cameyi e ne ha gettato i pezzi nel pozzo? E le altre ossa di chi possono essere? Un maniaco? Un serial killer? Non risultano al momento altre denunce di scomparse ad Ancona negli ultimi anni, ma chissà a quando risalgono quei resti. (agg. di Paolo Vites)
MACABRO RITROVAMENTO A PORTO RECANATI
Porto Recanati, ossa umane e cadaveri in un pozzo: ritrovamento shock in provincia di Macerata, nelle Marche. Secondo quanto riporta Cronache Maceratesi, continuano gli scavi nei dintorni di un casolare: secondo le prime indiscrezioni, emerse parti di cadavere che potrebbero essere di più persone. E una delle prime piste porta a una ragazza scomparsa da Ancona nel 2010: parliamo dellla 15enne di origini bengalesi Cameyi Mosammet, le cui tracce erano sparite proprio a Porto Recanati. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore, con la procura di Macerata al lavoro: alle 11 di mercoledì 28 marzo 2018 è stato trovato un femore vicino all’Hotel House, nei dintorni del casolare in questione. Da quel ritrovamento, effettuato da alcuni militari della Guardia di Finanza, sono iniziati i sopralluoghi e gli scavi. Sotto la terra è emerso un pezzo che era stato seppellito, probabilmente perché inutilizzato: in totale, sottolinea il quotidiano maceratese, sono 20-25 le ossa rinvenute.
PORTO RECANATI, OSSA UMANE E CADAVERI IN UN POZZO
I medici legali intervenuti sul posto, Mariano Cingolani e Roberto Scendani, hanno sostenuto che le ossa potrebbero appartenere a una persona minuta, forse adolescente: per questo motivo la prima pista porta alla 15enne Cameyi, scomparsa da ormai otto anni. Ad aprire la possibilità che ci siano più di un cadavere, il ritrovamento di due ulne appartenenti entrambe alla stessa parte di un braccio. Ma non solo: nel corso degli scavi è stata trovata una scarpa bianca, come quelle indossate dalla bengalese. Tra gli altri resti non umani ritrovati, brandelli di una maglia biancastra, un foulard colorato e un’altra maglia con della sabbia. Il procuratore Giovanni Giorgio ha commentato: “Potrebbero esserci più corpi. Ma al momento stiamo lavorando. Cameyi? E’ una ipotesi, ma solo l’esame del Dna potrà dirlo”, riporta Cronache Maceratesi. Ricordiamo che Cameyi è scomparsa lo scorso 29 maggio 2010: secondo le indagini si era recata all’Hotel House di Porto Recanati per trovare il fidanzato Monir Kazi, che viveva all’epoca nel palazzone multietnico nelle vicinanze.