Omar Hashi Hassan, il somalo che 18 anni fa fu accusato degli omicidi di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ora è ufficialmente un uomo libero, riabilitato e risarcito. La Corte di Appello di Perugia, dopo l’assoluzione nel 2016 al termine di 17 lunghi anni di carcere, ha oggi riconosciuto in favore di Hassan un maxi risarcimento di oltre 3 milioni di euro, 500 euro per ogni giorno di ingiusta detenzione. In Italia, dove è stato condotto con un tranello, Hassan ha scontato ingiustamente oltre la metà della condanna a 26 anni che gli era stata inflitta, sostenuto nella sua battaglia per la verità dai suoi avvocati ma anche da Luciana Alpi, madre di Ilaria che non ha mai creduto alla colpevolezza del giovane somalo. Il caso di Ilaria Alpi, tuttavia, sebbene siano trascorsi 24 anni dal delitto, resta ancora aperto. Nella sentenza di assoluzione di Hassan, sottolineava Chi l’ha visto, “la Corte di Perugia ha parlato esplicitamente di ‘attività di depistaggio di ampia portata’, sui quali la madre di Ilaria Alpi ha chiesto che sia faccia luce. La procura di Roma ha invece avanzato una richiesta di archiviazione dell’inchiesta”. Il giudice si pronuncerà su questa richiesta solo il prossimo 17 aprile. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



HASSAN, 17 ANNI IN CARCERE INGIUSTAMENTE

Diciassette anni trascorsi in carcere per l’assassinio della giornalista Rai, Ilaria Alpi: è questo il tempo trascorso ingiustamente dietro le sbarre dal somalo Hashi Omar Hassan, che con la morte di Ilaria, avvenuta il 20 marzo 1994 a Mogadiscio e con quella del suo operatore, Miran Hrovatin, non aveva nulla a che fare. Hassan fu infatti assolto nell’ottobre 2016 “per non aver commesso il fatto”, sebbene fosse stato l’unico condannato a scontare 26 anni per quei due omicidi. Della sua innocenza, era sempre stata convinta la famiglia di Ilaria Alpi. Nella giornata odierna, a distanza di quasi un anno e mezzo dall’assoluzione e dal ritorno in libertà del somalo, la Corte di Appello di Perugia ha disposta un risarcimento per ingiusta detenzione di oltre 3 milioni di euro (esattamente 3 milioni 181 mila) in favore dell’uomo. La notizia, come spiega Repubblica.it, è stata anticipata dalla trasmissione Chi l’ha visto?, da sempre molto attenta al caso, e poi confermata all’Ansa dall’avvocato Antonio Moriconi, uno dei difensori di Hashi Omar Hassan. A stabilire il maxi risarcimento in favore di Hassan è stata la stessa Corte che il 19 ottobre 2016 lo aveva assolto. Lo stesso risarcimento corrisponde esattamente a 500 euro per ciascuno dei 6363 giorni di ingiusta detenzione.

L’ARRESTO DI HASSAN E LA RITRATTAZIONIONE DI JELLE

Hashi Omar Hassan era stato arrestato in quanto considerato il componente del commando responsabile dell’assassinio di Ilaria Alpi e del suo operatore Miran Hrovatin. Era il 26 giugno 2000 e, secondo la condanna, il somalo avrebbe dovuto scontare in carcere 26 anni. Ne trascorsero quasi 17 quando giunse l’assoluzione definitiva dopo che uno dei suoi maggiori accusatori, Ali Ahnmed detto “Jelle”, ritrattò la sua precedente versione confessando di averlo calunniato. L’uomo fu raggiunto dalle telecamere della trasmissione di RaiTre, Chi l’ha visto, alla quale quali confermò di aver detto il falso smentendo che Hassan si trovasse sul luogo del duplice delitto della giornalista e dell’operatore. Perché, dunque, aveva accusato Hassan? La spiegazione fu inquietante: “gli italiani avevano fretta di chiudere il caso”. In cambio della sua testimonianza, però, Jelle aveva ottenuto la promessa di lasciare il Paese africano che verteva in una situazione sociale molto delicata.

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