San Secondo di Asti, la storia
Il 30 marzo si celebra San Secondo di Asti. È ignota la data di nascita ma si sa che è vissuto tra il I e il II secolo d.C.. Di origini Longobarde, era un nobile pagano e visse ad Asti dove si approcciò alla religione cristiana tramite un militare romano di nome San Calogero da Brescia che venne imprigionato e rinchiuso nella torre rossa per via della sua credenza religiosa. Secondo la leggenda, il santo, viaggiando verso Tortona in compagnia del perfetto Saprizio, compì diversi miracoli. Arrivato in città, a Tortona, fece la conoscenza di Marziano, imprigionato e condannato a morte da Saprizio. Il motivo per cui Marziano venne fatto martire fu la sua rinuncia a disconoscere la fede Cristiana. Stessa sorte toccò successivamente a San Secondo. La notte che precedeva l’esecuzione, il santo fu liberato da un angelo e portato alla torre rossa di Asti dove era imprigionato Calogero. Saprizio, scoperta la fuga, mandò Calogero ad Albenga dove venne martirizzato, mentre Secondo, il 30 marzo 119, venne portato all’esterno delle mura astigiane e decapitato.
Feste e sagre dedicate a San Secondo
Fu uno dei primi martiri piemontesi. Il suo corpo venne seppellito inizialmente nel luogo in cui morì e successivamente spostato nella chiesa di San Secondo ad Asti. Gli vennero attribuiti miracoi postumi come la liberazione della città di Asti del 1526 da parte di Carlo V Maramaldo. Il 30 Marzo, giorno dedicato a San Secondo, fin dai tempi del Medioevo, si svolge una lunga processione nella città di Asti. Da qualche anno, alla processione, si sono aggiunti feste, con fuochi d’artificio, utilizzo di trombe ecc…. Il lunedì precedente al 30 marzo, inoltre, la città festeggia con fuochi d’artificio. Un’altra usanza a lui dedicata è quella della Fiera Carolingia e la corsa dei cavalli al Palio di Asti in onore dell’abile cavallerizzo che fu San Secondo. Numerosi emigrati piemontesi, hanno portato il culto anche a Buenos Aires in Argentina dove avvengono numerosi festeggiamenti in suo onore.