Nuovo blitz delle forze dell’ordine che questa mattina, attorno all’alba, hanno arrestato un 19enne marocchino, considerato un affiliato dell’Isis. Il fermo è avvenuto in quel di Fossano, in provincia di Cuneo, e le motivazioni che hanno spinto i Carabinieri a bloccare il magrebino sono: «Le attività criminali poste in essere dal soggetto colpito dal provvedimento restrittivo gravemente indiziato – si legge su una nota degli investigatori, come riporta Libero di istigazione a delinquere per finalità di terrorismo e partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo». Si sta intensificando l’azione antiterrorismo delle forze dell’ordine italiane, che negli ultimi giorni hanno individuato e arrestato numerosi soggetti considerati molto vicini al mondo dello Stato Islamico, e di conseguenza, pericolosi. La cosa che accomuna i vari arrestati, é che si tratta quasi sempre di “cani sciolti”, di uomini che si auto addestrano con i filmati messi in rete dall’Isis, e che poi a loro volta diffondono la propaganda su Youtube e sui social network tramite canali riservati o segreti. Insomma, la sensazione circolante è che l’Isis abbia perso la pericolosità di un paio di anni fa, ma il male è ancora tutt’altro che estirpato, ed è qui vicino a noi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NUOVI DETTAGLI SULL’ARRESTO

Aveva solo 19 anni ed è solo l’ultimo di una lunghissima schiera di combattenti, o proto-terroristi, che erano e sono pronti a immolarsi per la causa dell’Islam fondamentalista: il nuovo blitz in Piemonte arriva a conclusione di una settimana tutt’altro che “santa” dal punto di vista della lotta al terrorismo. Nuovi adepti, nuove cellule, anche piccole, ma pronte e “affamate” di morte e ideologia islamista: un martirio profetizzava il 19enne arrestato a Cuneo, come del resto quelli della rete di Anis Amri fermati ieri, o quelli arrestati a Foggia e in altre parti d’Italia solo nell’ultima settimana. Il 19enne Ilyass Hadouz si è scoperto aveva anche un profilo Facebook “anonimo” in cui si imbeveva di retorica jihadista e chattava con altri proto-terroristi in giro per il mondo e purtroppo anche per l’Italia. Tramite quei social, il 19enne rilanciava e a sua volta diffondeva “il messaggio” della ricompensa che Dio concederà alle comunità dei musulmani che si impegneranno nel jihad, o nella punizione che verrà riservata a chi sarà miscredente. In una nota diffusa dai Ros che hanno messo a segno l’importante arresto nel venerdì santo prima di Pasqua, si legge con chiarezza: «L’attività di indagine avviata nei confronti del giovane marocchino, ha consentito di accertare come costui, attraverso i suoi numerosi account social,(Facebook, Instagram, Twitter) abbia propugnato, rilanciandola, una intensa propaganda jihadista inneggiante al martirio, alla ricompensa che Dio concederà alla comunità dei musulmani impegnati nel jihad, alla punizione che la stessa riserverà ai miscredenti, esaltando le gesta, il valore ed il coraggio dei combattenti in nome di Allah». (agg. di Niccolò Magnani)



19ENNE ARRESTATO A CUNEO PER TERRORISMO

Nuova operazione anti-terrorismo portata avanti in Italia in queste ultime ore. In Piemonte, precisamente a Cuneo, è stato arrestato un marocchino affiliato all’Isis. Si tratta di Ilyass Hadouz, ragazzo di 19 anni, bloccato dai Carabinieri del comando provinciale e del Ros, in quel di Fossano. Il fermo è arrivato questa mattina all’alba, dopo una serie di indagini che hanno evidenziato una forte connessione fra lo Stato Islamico e il magrebino in questione. Come al solito, a parlare, sono stati i computer e i dispositivi mobili dell’arrestato, dove gli investigatori hanno trovato numerosi account di Facebook, Instagram e Twitter, attraverso cui lo stesso Hadouz manifestava estremo interesse nei confronti dell’Isis, con video, foto e frasi. A riguardo, il marocchino scriveva: «E’ deprimente morire di vecchiaia. Ai miscredenti saranno destinati giorni neri che faranno imbiancare i capelli ai bambini. Sono impegnati a toglierci la luce senza sapere che siamo l’oscurità».



QUARTO COLPO ANTI-ISIS IN POCHI GIORNI

Parole decisamente preoccupanti e inquietanti, che hanno fatto scattare l’allarme, portando quindi al fermo del giovanissimo. Gli investigatori descrivono questo caso con il nome di homegrown, ovvero, di un affiliato all’Isis che si addestra e si forma da solo, fra le mura di casa, studiando appunto la propaganda dello stato islamico, e rimanendone affascinato in un’escalation che sfocia poi negli atti terroristici dei cani sciolti. Quella di questa mattina è stata la quarta operazione antiterrorismo messa a segno in Italia nel giro di pochi giorni. Solamente ieri, l’importante arresto della banda di Anis Amri fra Roma e Latina. Due giorni fa, invece, un giovane marocchino fermato in provincia di Torino. Infine, martedì, è stato fermato il presidente di un centro islamico che istruiva bambini dai 4 ai 10 anni.