Baby pensione a 29 anni: il caso in Friuli
L’incredibile storia della baby pensionata da quando aveva 29 anni arriva dal Friuli ed è stata svelata da un servizio di Quinta Colonna: si tratta di una ex collaboratrice scolastica di Pozzuolo del Friuli che ormai da 35 lunghissimi anni vive grazia ad una rendita vitalizia. Oggi ha 64 anni ed è tra le primissime baby pensionate che per via dell’incredibile e “spiazzante” decreto Rumor del 1973 percepisce ancora oggi il 94% del suo ultimo stipendio di allora. In maniera più o meno precisa, è stato calcolato dal servizio della collega di Rete 4 che la nonna di Pozzuolo del Friuli ha già ricevuto dallo Stato in questi 35 anni circa 200mila euro di pensione, essendo andata in quiescenza ad appena 29 anni con soli 14 anni, 6 mesi e un giorno di contributi versati (in pratica aveva iniziato a lavorare a 15 anni, ndr). Il caso della signora friuliana – che ricordiamo, non ha fatto nulla di illegale, questo prevede la legge! – riguarda da vicino tanti altri esempi di “Babypensionati” che sullo Stato pesano circa lo 0,4% del Pil.
Gaza, 500 feriti e 8 vittime
Lo scontro serrato tra Israele e i palestinesi sulla Striscia di Gaza prosegue con un bilancio ancora provvisorio e già terrificante: sono in tutto 8 le vittime uccise dall’esercito israeliano e 500 i feriti complessivi nel giorno della “Grande marcia del ritorno”, ovvero dove si commemorano gli scontri del marzo ’76. I cronisti che raccontano dalle zone di guerriglia spiegando come la vittima più giovane aveva 16 anni ed è rimasta coinvolta negli spari dei cecchini contro la folla inferocita vicino alla Striscia; la follia di 17mila palestinesi ha lanciato sassi e bottiglie contro i soldati di Tel Aviv che hanno invece risposto con cecchini e munizioni sia vere che di gomma. Tutto è poi stato esacerbato dall’uccisione di un 27enne agricoltore entrato nella fascia di sicurezza delle forze armate israeliane e colpito a freddo dai carroarmati. L’ANP ha chiesto l’intervento della comunità internazionale, «urgente per fermare lo spargimento del sangue del nostro popolo palestinese da parte delle forze di occupazione israeliane»; di contro, l’esercito israeliano denuncia la presenza di terroristi nelle fila dei palestinesi, «abbiamo identificato alcuni terroristi che cercano di condurre attacchi, camuffandosi da manifestanti», ha detto all’Afp il generale israeliano Eyal Zamir. (agg. di Niccolò Magnani) QUI LA NOTIZIA APPROFONDITA
Striscia di Gaza, nuovi scontri e morti 3 palestinesi
Non si placa mai la tensione nella Striscia di Gaza, ma vi sono dei momenti specifici durante l’anno in cui il livello dello scontro sale vertiginosamente e purtroppo provoca nuove vittime tra i due schieramenti. Quando avvenuto nelle ultime ore vede purtroppo un cliché già visto, ovvero le proteste dei palestinesi, gli israeliani che schierano i cecchini e i primi spari che provocano morti e feriti. Sono morti tre palestinesi nella giornata della Terra (Yom al-Ard), un giorno tutto dedicato alla commemorazione dei caduti nei famosi scontri del 30 marzo 1976, quando ovvero l’esercito di Tel Aviv represse le manifestazioni in tre villaggi che avevano subito l’espropriazione dei terreni. La mobilitazione, narra la storia, durò sei settimane fino al 15 maggio – giorno del Nakba – con la dichiarazione d’indipendenza israeliana del 1948 che i palestinesi definiscono “la catastrofe”. Ebbene, ancora oggi nel 2018 sono dei coltivatori e piccoli proprietari terrieri a rimetterci la vita nell’ennesimo scontro violento sulla Striscia: l’esercito israeliano ha sparato per reprimere la dura manifestazione, uccidendo tre palestinesi e ferendone altri 54 negli scontri successivi. Israele condanna Hamas che ha volutamente chiamato alla mobilitazione a Gaza «per sviare l’attenzione dal pantano politico all’interno della Striscia: dove dopo la guerra del 2014 le infrastrutture sono in rovina e la gestione delle necessità quotidiane è sempre più complicato», riporta il quotidiano israeliano Haaretz. (agg. di Niccolò Magnani)
Berlusconi chiede di tornare ad essere eleggibile
Il piano per tornare in campo: Silvio Berlusconi imperterrito continua a pensare alla politica nonostante la carta d’identità non lo consigli particolarmente e ha presentato un’istanza ai giudici per poter tornare eleggibile. Sarà il tribunale di sorveglianza di Milano, con una composizione collegiale, a esaminare in camera di consiglio l’istanza presentata lo scorso 12 marzo dagli avvocati storici di Berlusconi – Franco Coppi e Niccolò Ghedini – che richiede ufficialmente di poter riabilitare il leader di Forza Italia alla politica attiva. Al momento, come è noto, è ancora pendente la decisione della Corte UE dopo l’incredibilità dettata dalla legge Severino (Art.15), che però potrebbe non arrivare prima dell’autunno prossimo; «il calcolo dei tempi viene fatto alla luce dell’articolo 179 del codice penale per il quale la riabilitazione viene concessa quando siano decorsi almeno tre anni dal giorno in cui la pena principale sia stata eseguita», spiega stamani il Corriere della Sera calcolando i tempi possibili fatti da Berlusconi, condannato nel 2013 dalla Cassazione per frode fiscale sui diritti Mediaset. Se la richiesta dovesse essere accolta dal tribunale di Milano, allora Berlusconi tornerebbe ad essere eleggibile: e un nuovo candidato come lui in una situazione di possibili nuove elezioni potrebbe realmente determinare nuovi scenari politici ancora inesplorati. (agg. di Niccolò Magnani) QUI LA NOTIZIA APPROFONDITA
Napoli, allarme bomba in metropolitana
Nuovo allarme bomba nella metropolitana di Napoli. Dopo quello di ieri sera, anche questa mattina è scattato il codice rosso nell’azienda dei trasporti pubblici partenopei. A destare sospetto, un pacco lasciato alla stazione Colli Aminei, sulla Linea 1. La polizia è prontamente intervenuta, ispezionando la busta incustodita, che fortunatamente conteneva solo una macchina telecomandata. La segnalazione è partita da un macchinista alla sala operativa, dopo di che è stata sospesa per alcuni minuti la circolazione delle metro, senza però creare eccessivi disagi ai cittadini napoletani. Gli organi preposti hanno quindi “bonificato” l’area, e i mezzi hanno potuto ricominciare il proprio percorso. «I dipendenti di Anm e della vigilanza privata – le parole rilasciate da Fabio Cuomo, come riporta IlMattino.it – prontamente fanno sempre la loro parte, ma c’è bisogno dell’attenzione di tutte le istituzioni, perché la metropolitana di Napoli da sempre è considerata un punto sensibile ed oggi più che mai non bisogna abbassare la guardi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro) QUI LA NOTIZIA APPROFONDITA
Russia, espulsi 150 diplomatici
E’ arrivata la replica della Russia alle espulsioni in massa degli scorsi giorni dei moltissimi diplomatici del suo paese. Nelle ultime ore, da Mosca, è partito il comando per l’allontanamento di ben 150 diplomatici americani e degli altri paesi occidentali presenti nel cuore dell’ex Unione Sovietica. A darne notizia è stato il ministro degli esteri russi, Sergei Lavrov, che ha parlato di metodo speculare, ovvero, che verranno cacciati tanti diplomatici quanti sono stati quelli russi espulsi in seguito al caso dell’ex spia Skripal. In poche parole, visto che l’Italia ne ha cacciati due, a sua volta i russi cacceranno dalle proprie città due italiani. Inoltre, è stato chiuso il consolato degli Stati Uniti a San Pietroburgo, altra mossa in risposta alla decisione di chiudere il consolato russo a Seattle.
Sala prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio
Giuseppe Sala il sindaco di Milano è stato prosciolto dall’accusa relativamente all’acquisto di seimila alberi utilizzati per l’Expo organizzato nella città meneghina. Il primo cittadino del capoluogo lombardo. Sala era stato messo sotto inchiesta con l’ipotesi di aver lucrato sulla fornitura degli abbellimenti. Il giudice delle udienze preliminari ha però disposto il non luogo a procedere, perché il fatto non sussiste. Soddisfazione è stata espressa da Sala che ha parlato di una verità completamente ristabilita dai fatti. L’affidamento fatto senza alcuna bando di gara rispettava rispettava però i principi della liceità e della trasparenza amministrativa.
Guerra in parlamento per l’elezione dei questori
Continua la guerra tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, guerra che quest’oggi ha visto un nuovo capitolo con la mancata elezione di un esponente del partito democratico alla carica di vice presidente della Camera e dei questori. Le cariche che di solito venivano riservate ad un esponente della minoranza sono andata ad appannaggio dei partiti vincenti alle scorse elezioni amministrative, con i 5 Stelle che hanno giustificato il loro operato con il fatto che non c’è ancora un governo legittimato dal voto parlamentare. Il nuovo episodio non fa altro che esasperare gli animi in attesa del giro di consultazioni organizzato dal Presidente della Repubblica per martedì prossimo. In tale contesto spicca l’elezione alla carica di questore del grillino Fraccaro, Di Maio ha così commentato tale elezione sottolineando che per i vitalizi visto le cariche che rivestono ruoli di comando non ci sarà alcun scampo.
Nuovi guai per l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy
A pochi giorni dall’ interrogatorio dei giudici francesi su un eventuale tangente di cinque milioni di euro pagati da Gheddafi spunta un nuovo problema per l’ex numero uno della Repubblica francese. I giudici transalpini hanno infatti aperto un nuovo filone di inchiesta relativamente a un traffico di influenza messo in atto da Sarkozy nei confronti dei Giudici che stavano indagando sulla scottante inchiesta. L’accusa è che l’ex elfino della politica francese ha cercato di influenzare i giudici grazie alla sua posizione acquisita negli anni. Dalle intercettazioni che gli nquirenti hanno messo a disposizione della procura si sentirebbe Sarkozy promettere la promozione ad un giudice in cambio del dissequestro di alcuni documenti compromettenti. Il legale di Sarkozy non commenta il nuovo filone di indagine e si limita a dichiarare che il suo assistito ha la massima fiducia nel sistema giudiziario francese.
Morto Emiliano Mondonico
Il mondo del calcio Nazionale è in lutto per la morte, avvenuta stamattina, di Emiliano Mondonico, per tutti il “Mondo”, ex giocatore ed allenatore che ha lasciato un segno nello sport italiano. Mondonico aveva 71 anni e ormai da 7 lottava contro un tumore che lo aveva costretto ad abbandonare la panchina cinque anni fa. Da giocatore ha militato nella Cremonese, nel Torino, nel Monza e nell’Atalanta, prima di tornare ancora alla Cremonese. Tre di queste squadre le ha anche allenate, portando sia la Cremonese che l’Atalanta in serie A ed il Torino a conquistare la finale della Coppa Uefa. Un allenatore ricordato da tutti per il suo grande carisma e la grande voglia di lottare che trasmetteva ai suoi giocatori. L’ultima squadra allenata è stata il Novara, quando già la malattia si era fatta viva.
Mondiali 2018, un terzetto di italiani chiamati a dirigere le gare
Saranno Rocchi, di Liberatore e Tonolini a rappresentare l’Italia nei mondiali di Russia. Rocchi è uno dei 36 arbitri che la Fifa ha selezionato per dirigere le partite della prossima rassegna mondiale, mentre Tonolini e Di Liberatore faranno parte del gruppo dei 63 assistenti. Nel prossimo mese di aprile saranno designati anche gli addetti al VAR, che fa il suo esordio nel mondiale. Sempre riguardo al gruppo arbitrale c’è la sorpresa di nessun arbitro britannico selezionato per il mondiale. E’ la prima volta dopo 80 anni.
Il Milan intenzionato a rinnovare il contratto di Gattuso
Mirabelli in una intervista ha confermato che a breve dovrebbe arrivare il rinnovo di contratto per Rino Gattuso, che dopo aver preso in mano la squadra dopo l’esonero di Montella ha portato di nuovo i rossoneri in posizioni di alta classifica ed a lottare per una posizione in Champions League. Per il tecnico milanista arriva ora la grande prova di sabato a Torino contro la Juventus, ricordando che l’ultimo successo contro i bianconeri ha portato proprio la firma di Gattuso.
La Juventus vuole rimediare al mezzo passo falso di Ferrara
Prima della sosta per le nazionali la Juventus ha commesso un mezzo passo falso a Ferrara, pareggiando contro la Spal. Ora i bianconeri vogliono riprendere la striscia vincente e conta anche su quello che viene definito l’effetto “Stadium”, visto che nelle 6 gare giocate in questo stadio contro il Milan ha ottenuto altrettanti successi. Di contro il Milan si presenta con il morale molto alto per la grande striscia positiva e per la buona difesa delle ultime partite. La Juventus ed il Milan hanno la migliore media punti del 2018.
Partita decisiva anche per Dybala e Suso
La gara di sabato Juventus Milan allo Stadium è importante per due giocatori, Dybala e Suso, che devono riuscire a convincere i rispettivi tecnici della nazionale argentina e spagnola a inserirli nella lista dei convocati per il prossimo mondiale.