Sono state due le scosse di terremoto che nella notte hanno risvegliato il terrore a L’Aquila, zona già fortemente devastata dal sisma di 9 anni fa, proprio a pochi giorni dall’anniversario del sisma del 2009 avvenuto nella notte tra il 5 ed il 6 aprile. La scossa più spaventosa è stata di magnitudo 3.9 con epicentro nella frazione di Paganica, a 7 km ad est dal centro storico. Solo 10 minuti dopo è stata registrata una replica ma di magnitudo decisamente inferiore, pari a 2.0. Il centralino del 118 è stato letteralmente preso d’assalto dalle persone che sono state svegliate nel cuore della notte (la prima scossa è avvenuta alle 3.20) ed alcuni residenti sono stati colti da malore. Lo riporta Il Giornale che spiega come, secondo quanto riferito da fonti sanitarie, altri si sarebbero presentati autonomamente presso il pronto soccorso. Fortunatamente, nessuno dei casi presi in cura sarebbe apparso grave sebbene il lavoro per lo staff medico sia stato intenso. Anche presso l’ospedale regionale la scossa è stata avvertita distintamente da tutti i ricoverati ma la situazione è tornata presto alla normalità. Telefonate anche al centralino dei vigili del fuoco sommersi dalle domande su cosa stesse accadendo. Alcuni automezzi, allertati, sono usciti per compiere dei sopralluoghi ma non sono stati segnalati danni degni di nota. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
I CITTADINI NON VOGLIONO PIÙ TORNARE IN CENTRO
La scorsa notte si è avuta una nuova scossa di terremoto a L’Aquila, capoluogo dell’Abruzzo. Una scossa di magnitudo 3.9, che fortunatamente non ha provocato danni a cose o persone. L’Aquila, ricordiamo, è già stata devastata dal sisma del 6 aprile 2009 di M 6.3, che provocò la morte di più di 300 persone, e la distruzione di quasi tutti gli edifici presenti in città. A nove anni da quei tragici eventi, molti sono gli edifici ricostruiti, soprattutto nelle zone del centro, ma i loro vecchi proprietari non hanno intenzione di tornare a viverci. A spiegarlo è stato in questi giorni Piero Di Piero, consigliere dell’Ordine degli architetti aquilani del Consiglio superiore del lavoro pubblici. Intervenendo presso Abruzzoweb.it, ha fatto sapere come i cittadini abruzzesi, stentino a rientrare nelle loro case ricostruite, sia per questi “logistiche”, visto che la zona del centro città è ancora praticamente disabitata, essendo solo un enorme cantiere, sia perché tali case comportano un costo, leggasi l’imu, visto che risulta molto difficile venderle per ovvi motivi. Ecco perché molti aquilani, ancora oggi, preferiscono rimanere in periferia, nei quartieri del progetto C.a.s.e., dove tra l’altro si è ricostruita una quotidianità accettabile, e dove i costi sono molto bassi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NUOVO TERREMOTO A L’AQUILA
Torna la paura terremoto a L’Aquila. Nella notte, una scossa di magnitudo 3.9, ha colpito le zone già devastate dal sisma del 2009, fortunatamente, senza arrecare danni alle persone ne alle cose. A confermare il nuovo sisma è stato l’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisca e vulcanologia, che alla ore 3.19 di questa notte ha registrato appunto un sisma con un epicentro a 20 km di profondità (ipocentro), a 7 km ad est dal capoluogo abruzzese. Successivamente, alle ore 3.31 (12 minuti dopo), si è registrata una nuova scossa, questa volta di magnitudo 2.0. La zona precisa in cui è avvenuto il nuovo terremoto è quella fra Poggio Picenza, Fossa e Ocre, ad una manciata di chilometri da L’Aquila. Tanta paura ovviamente fra la gente, soprattutto fra chi, 9 anni fa, aveva già assistito al terribile sisma che causò più di trecento morti.
DOVE E’ STATA AVVERTITA LA SCOSSA
La popolazione ha avvertito nettamente il nuovo sisma, sentendo la terra tremare e riversandosi sulle strade in massa. La mente, come detto sopra, è tornata a quel 6 aprile del 2009, quando quella zona dell’Abruzzo dovette sostenere una scossa di magnitudo 6.3, più del doppio di quella di questa notte, che provocò numerosi crolli e svariate vittime. Anche in quel caso, dato davvero inquietante, la terra tremò di notte e l’ora era praticamente la stessa, visto che l’orologio si fermò alle 3.30. La scossa di questa notte è stata avvertita non solo a L’Aquilai, ma anche ad Avezzano, Teramo, Sulmona, Celano, Rocca di Mezzo, Pescara, Montorio al Vomano, Isola del Liri e infine Pescorocchiano. A breve nuovi aggiornamenti su quanto accaduto.