ATTIVISTA FEMEN ESPULSA DALL’ITALIA PER 5 ANNI
L’attivista di Femen che in segno di protesta si è denudata mentre Silvio Berlusconi usciva dal seggio, subito dopo il voto, è stata espulsa dall’Italia. Melodie Mousavi Nameghi, 30enne di origini iraniane, senza precedenti, è stata riportata in Francia, suo Paese di provenienza, con il divieto di reingresso in Italia per cinque anni. La ragazza era arrivata in aereo da Parigi a Malpensa e si era recata al seggio di via Scrosati 4, a Milano, mostrando un tesserino da reporter freelance. Non è la prima volta che il leader di Forza Italia finisce nel mirino delle Femen: già nel 2013 due attiviste ucraine e una francese lo fronteggiarono nello stesso seggio con la scritta “Basta Silvio” disegnata sul corpo, stavolta invece si è presentata una sola ragazza. Le tre attiviste Femen però cinque anni fa riuscirono solo a raggiungere l’atrio della scuola. (agg. di Silvana Palazzo)
LA BATTUTA AL SEGGIO
Silvio Berlusconi al seggio dove è stato insultato e aggredito da una femen a seno nudo, ci era arrivato accompagnato dall’inseparabile responsabile della campagna elettorale Licia Ronzulli e Mariastella Gelmini. Poco dopo la “performance” della ragazza a seno nudo che lo accusava di essere finito e scaduto, il presidente di Forza Italia ha scherzato: «E’ stata un’apparizione, non so cosa sia successo è stata un fantasma, non so, non ho visto niente. Il mio tempo è finito? Beh ha ragione, avevo finito di far la fila, voleva dire». Fa discutere, specie la sicurezza interna ai seggi, l’apparizione quasi dal nulla della ragazza 29enne francese di origini iraniane, Melodie Mousavi Nameghi: era seduta in un angolo e di colpo è salita sul tavolo delle urne pestando anche un dito alla presidente di seggio. «Si è poi lasciata portar via dalla Polizia, che invece assieme ai Carabinieri cinque anni fa aveva fatto una gran fatica a bloccare e calmare le tre contestatrici, ed è poi stata identificata in Questura dove è stata indagata per resistenza a pubblico ufficiale e per aver provocato disordini durante le operazioni elettorali», spiega l’Ansa in questa pazza giornata di voto, non solo a Milano e non solo per Berlusconi. (agg. di Niccolò Magnani)
FEMEN CONTRO BERLUSCONI: SU FACEBOOK RIVENDICANO CONTESTAZIONE
“Berlusconi, sei scaduto! Berlusconi, Time’s Up!”. Comincia così un lungo post su Facebook con il quale le Femen rivendicano la contestazione di oggi contro il leader di Forza Italia. Sulla loro pagina spiegano di essere state “faccia a faccia” con Berlusconi mentre era nel suo seggio a votare per “annunciargli che il suo tempo è scaduto e che il tempo del sessismo è scaduto”. Mentre in Italia si vota per un nuovo governo, nel mondo si celebra la giornata internazionale contro lo sfruttamento sessuale. Il movimento femminista ha colto l’occasione per attaccare l’ex presidente del Consiglio: “Femen non dimentica il #rubygate, non dimentica lo sfruttamento di giovani ragazze, gli attacchi misogini, neppure l’alleanza con l’estrema destra e le parole fasciste”. Nel post si fa riferimento alla battaglia di Asia Argento contro le molestie sessuali nel mondo del cinema e agli insulti ricevuti da Laura Boldrini, presidente della Camera, per aver denunciato il sessismo. “Berlusconi ha dietro di sé una lunga carriera fatta di corruzione, ricatti, mani su stampa e informazione, sessismo, serate a scopo sessuale con minorenni, uso della prostituzione e altri fatti che sarebbe difficile trattare in un unico articolo”. Clicca qui per il post integrale di Femen contro Berlusconi. (agg. di Silvana Palazzo)
BERSANI SI DIMENTICA IL TAGLIANDO ANTIFRODE SULLA SCHEDA
Non è molto bello quello che è successo stamane al seggio sito nella scuola di via Emanueli a Piacenza, dove si è recato a votare l’ex segretario del Pd, oggi esponente di Liberi e Uguali, Pierluigi Bersani. Il politico infatti ha ignorato completamente la nuova legge elettorale, che prevede che dopo il voto venga verificato il numero impresso sul tagliando antifrode. Uscito dal seggio ha infilato direttamente le schede nelle urne senza consegnarle agli scrutatori che avrebbero dovuto verificare che il numero del tagliando fosse lo stesso segnato prima di entrare in cabina e quindi strapparlo. La segretaria di seggio ha provato a protestare, poi evidentemente intimorita da uno dei più importanti politici del paese, si è interrotta dicendo “Vabbè è lo stesso, mi scusi. Poi lo togliamo dopo”. Nessuna scusa invece, il voto andava rifatto e la precedente scheda eliminata. Certamente Bersani non aveva in tasca una scheda precompilata, ma se non si fanno rispettare le ordinanze ai politici, come si pretende di farle rispettare ai cittadini? (Agg. Paolo Vites) clicca su questo link per le notizie approfondite sul voto
FEMEN A SENO NUDO AL SEGGIO DI BERLUSCONI
Mentre Silvio Berlusconi stava espletando le operazioni di voto al seggio di Milano dove è registrato, una femen è sbucata dalla folla di giornalisti e cameraman che occupavano l’aula del seggio, è salita su uno dei tavolini degli scrutatori e a seno nudo come sempre nelle loro manifestazioni ha urlato “Berlusconi sei scaduto”. Il leader di Forza Italia non ha fatto cenno alla contestazione, anzi ha ridacchiato un po’ mentre la donna veniva portata via dalle forze dell’ordine. Berlusconi ha liquidato l’episodio con una battuta: “E’ finito il mio tempo? Sì in effetti la coda era finita”, facendo poi riferimento alla lunghezza dei tempi di voto dovuta al tagliando antifrode e lamentando che in Italia non ci sia ancora il voto elettronico. La stessa cosa era successa alle elezioni del 2013 quando le contestatrici in quell’occasione erano state tre. clicca su questo link per vedere la contestazione a Silvio Berlusconi
ELEZIONI: IL TAGLIANDO ANTIFRODE PROVOCA FILE AI SEGGI
Sta provocando ritardi, come era prevedibile, la nuova procedura di voto, il tagliando cosiddetto antifrode. Si tratta di una misura presa per evitare quanto successo in passato, soprattutto nelle regioni del sud Italia, di schede pre compilate portate da fuori e sostituite a quelle regolamentari. Una procedura messa in atto dalla criminalità organizzata per far ottenere voti al candidato da loro prescelto, qualcuno cioè che appoggiasse le attività mafiose. Il nuovo sistema di voto prevede che sulla scheda sia applicato un talloncino rimovibile numerato; il presidente di seggio prenderà nota del numerino e controllerà dopo il voto che il numero sia lo stesso. Il problema è che quasi tutti gli elettori chiedono delucidazioni in merito, per questo ai seggi si stanno formando lunghe code. Inoltre l’elettore non potrà più depositare direttamente la scheda nell’urna come sempre fatto, ma è il presidente di seggio che dovrà farlo. Proteste soprattutto da cittadini anziani che rifiutano tale gesto e anche questo sta provocando rallentamenti nei seggi. Lo stesso Matteo Renzi, che ha votato la nuova legge elettorale, secondo quanto ha riportato l’Ansa, ha chiesto spiegazioni sul nuovo metodo di voto (Agg. Paolo Vites) clicca su questo link per le notizie approfondite sul voto
LUIGI CAPASSO: LASCIA UN ASSEGNO ANCHE ALL’AMANTE
Ha pensato proprio a tutti prima di compiere l’orribile strage e suicidarsi. E pensare che alla base dell’omicidio dei figli e del tentato assassinio della moglie c’era, secondo quanto si legge, il fatto che lui non accettasse l’idea della moglie di separarsi. Invece Luigi Capasso non si era fatto scrupolo di avere nel frattempo una amante. Lo si è scoperto grazie alle buste con i soldi lasciate dal carabiniere per i parenti. Tre buste chiuse e sigillate per il fratello e i genitori e cinque assegni per i genitori, il fratello, la sorella, il cognato. E anche l’amante. Un segnale ancora più definitivo della malattia mentale che aveva colpito l’uomo che era stata denunciata, ma che l’arma dei carabinieri non ha preso in considerazione confermandolo al servizio. Adesso, oltre al dolore irreparabile per la morte delle due ragazzine, la povera donna della moglie quando si riprenderà, dovrà apprendere che il marito aveva anche un’amante, mentre lui l’accusava di voler dividere la famiglia. Ma in realtà oltre la malattia mentale sembra esserci qualcosa di diabolicamente lucido in tutta questa storia. Il padre padrone, il marito padrone, che non tollera ribellioni in famiglia e che può concedersi il lusso di avere l’amante. Chissà se quest’ultima oggi avrà dei rimorsi (Agg. Paolo Vites)
ROMA, ELEZIONI, QUASI MILLE DIPENDENTI ATAC LAVORANO AI SEGGI, CIRCOLAZIONE MEZZI PUBBLICI IN CRISI
Il Codacons farà un esposto: inaccettabile quanto fatto da molti dipendenti dell’Atac di Roma, autisti di bus e metro che si sono dati disponibile per lavorare ai seggi, in questo modo non presentandosi al loro lavoro. Lavoreranno invece come scrutatori ai seggi elettorali tra domenica e lunedì. Il già carente servizio pubblico romano dunque per oggi e domani sarà ancora più carente, molti mezzi non potranno circolare per mancanza di personale. Sono quasi mille, ben 850 per la precisione, i dipendenti dell’azienda dei mezzi pubblici della capitale che saranno impegnati ai seggi: tram, bus e metropolitane rimarranno senza autisti. Secondo quanto comunica l’Atac oggi la metropolitana dovrebbe circolare regolarmente ma domani ci saranno riduzioni delle corse. Tutto perfettamente garantito dalla legge, ma immaginiamoci se un dipendente privato avesse fatto una cosa del genere: avrebbe rischiato – giustamente – di essere licenziato dalla sua azienda. Si tratta infatti di doppio lavoro. Stessa cosa era successa nel 2016 alle elezioni comunali, quando 850 dipendenti dell’Atac erano andati a lavorare ai seggi. Il duro commento dell’associazione dei consumatori Codacons: si tratta, si legge in un comunicato, di “una vera vergogna che rischia di avere pesanti ripercussioni per gli utenti. Si tratta di una astensione di massa” del personale Ama (servizio rifiuti) e Atac, con circa 1000 dipendenti ai seggi, una percentuale pari al 10% di tutti gli scrutatori della capitale” (Agg. Paolo Vites)
INSEDIATI I SEGGI PER GLI OLTRE 46 MILIONI DI ITALIANI CHIAMATI ALLE URNE
Con la presa in possesso delle forze dell’ordine e degli scrutatori sono iniziate le operazioni propedeutiche al voto, un voto che chiamerà alle urne oltre 46 milioni di italiani. Oggi giornata di silenzio di riflessione con tutti i leader che hanno chiuso la campagna elettorale con i comizi di ieri sera. Il voto si terrà domani dalle 7 alle 23, nelle stesse ore si svolgeranno anche le elezioni del presidente e del Consiglio regionale di Lombardia e Lazio. Esordio per il tagliando anti frode, con i presidenti di seggio che saranno chiamati a controllare l’esatta corrispondenza tra un tagliando e la scheda, in maniera tale da evitare delle frodi elettorali.
RILASCIATI I SETTE ITALIANI PER L’OMICIDIO DEL GIORNALISTA SLOVACCO
La polizia slovacca è stata costretta a rilasciare i nostri connazionali indicati come i mandanti e gli esecutori materiali dell’omicidio di Jan Kuciak e della sua fidanzata. Gli investigatori non sono riusciti infatti a trovare le prove che potessero legare i nostri connazionali all’efferato fatto di sangue, e di fatto alla scadenza del periodo concesso dalla legislazione slovacca hanno dovuto scarcerarli. Il capo della polizia slovacca ha comunque dichiarato che la pista italiana non è l’unica seguita dagli investigatori, che in queste ore stanno cercando riscontri su quella che è definita una pista interna, stante che il giornalista stava lavorando a gravi episodi di corruzione della Corte Suprema Slovacca.
ANCORA MOLTO PESANTE LA SITUAZIONE VIARIA A CAUSA DEL MALTEMPO
Non accenna a migliorare la situazione viaria a causa dell’onda di maltempo che sta in queste ore colpendo tutto il settentrione d’Italia. Grossi disagi in tale contesto sono segnalati sulla A1, soprattutto in Emilia Romagna, regione in cui interi tratti autostradali sono stati chiusi per il pericolo ghiaccio. Situazione pesante anche in Liguria e in Piemonte, qui la maggiore causa è stata la pioggia che si è abbattuta copiosa, provocando anche qualche allagamento di piccola entità, per fortuna senza conseguenza. Disagi anche nella circolazione ferroviaria con pesanti ritardi soprattutto sui convogli a lunga percorrenza. Disagi che non stanno interessando il Sud Italia, in Sicilia ad esempio nel catanese si sono registrate temperature vicine ai venti gradi centigradi.
SERIE A, LA JUVENTUS A -1 DAL NAPOLI CON UNA PARTITA DA RECUPERARE
Due anticipi di lusso che mettono dinanzi quattro delle squadre migliori del massimo campionato. Nel pomeriggio la Juve di Massimiliano Allegri ha sfidato all’olimpico la Lazio, i bianconeri non sono stati autori di una buona partita, ma sono stati capaci di guadagnare i tre punti grazie a un goal di pregevole fattura di Paulo Dybala, bravo da terra a trovare l’angolino della porta difesa dall’estremo difensore laziale. Alle 20.45 il Napoli al San Paolo crolla clamorosamente contro la Roma. I giallorossi sono andati a vincere per 4-2 in casa della capolista, dando il via libera ai bianconeri che ora sono a -1 con una partita da recuperare. Prima della Juve da segnalare l’importante vittoria della Spal sul Bologna, per la squadra di casa tre punti pesanti in ottima salvezza.