Enzo Lippolis, direttore del dipartimento di Scienze dell’antichità della Sapienza di Roma e presidente del collegio dei direttori di dipartimento, è morto sabato sera stroncato da un malore. Aveva 63 anni. Qualche ora prima l’archeologo aveva partecipato alla trasmissione di Rai 3 “Le parole della settimana”. Massimo Gramellini lo aveva invitato per festeggiare l’eccellente risultato appena ottenuto dalla Sapienza, prima al mondo per gli studi classici nella classifica internazionale di ranking universitari Quacquarelli-Symonds (Q-S), davanti ad atenei come Cambridge, Oxford e Harvard. Dopo aver lasciato la sede Rai di Milano, dopo le 21, Lippolis è stato colpito da malore mentre raggiungeva la metro. “Lippolis era titolare della cattedra di archeologia classica dal 2001 e direttore del dipartimento di Scienze dell’antichità dal 2012. Univa l’intensa attività di docente a quella di archeologo, che lo aveva visto responsabile di numerose campagne di scavo in Italia e all’estero, a quella di fine studioso, con oltre 200 pubblicazioni a sua firma. Da questo impegno sempre di alto profilo si è venuto costituendo il patrimonio culturale e di esperienza umana e operativa che il professor Lippolis ci ha lasciato in eredità e per il quale mi sento di esprimere a nome mio e dell’intera della comunità universitaria della Sapienza un senso di profonda riconoscenza”, ha ricordato il rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, nel comunicato apparso sul sito dell’Ateneo.
IL RILANCIO DI POMPEI
Lippolis aveva contribuito al rilancio di Pompei, in qualità di membro del consiglio di amministrazione del Parco Archeologico e di direttore del progetto di ricerca e studi sul Capitolium e sul Foro: “È una grande perdita per il mondo dell’archeologia e per tutta la cultura italiana La sua scomparsa ci addolora profondamente. Tutta la direzione e i colleghi esprimono la più sentita vicinanza alla famiglia e lo ricordano, oltre che come grande uomo di cultura e conoscenza scientifica, soprattutto come persona di grandi vedute e umanità”, ha detto Massimo Osanna, direttore generale della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, come riporta Repubblica. Su Twitter ha aggiunto: “Ricordo Enzo Lippolis amico indimenticabile di esperienze professionali e di vita rese preziose e care dalla sua sterminata cultura e dalla ineguagliabile sua gentilezza e generosità”. Anche Giuliano Volpe, presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, ha reso omaggio all’archeologo: “Colto, studioso di grande qualità del mondo classico, impegnato prima nelle soprintendenze in Puglia e in Emilia Romagna e poi alla Sapienza”, ha scritto su Twitter. Di origini tarantine, Enzo Lippolis ha studiato anche il territorio ionico, da Saturo alle necropoli del quartiere Italia-Montegranaro. Dal 1989 al 1995 ha diretto il Museo nazionale archeologico e il Museo nazionale etrusco di Marzabotto dal 1995 al 2000. È stato responsabile di numerosi scavi in Italia (Tarquinia, Orvieto, Sepino, Fregellae, Taranto, fra le tante località) e in Grecia (Gortina).