Momento di paura a Firenze, dove all’altezza di Ponte Vespucci, a due passi dal centro storico, sono stati esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco. Un senegalese, Idy Diene, è rimasto ucciso da colpi di arma da fuoco. Vani i tentativi di rianimazione dei sanitari. La polizia ha fermato Roberto Pirrone, che era uscito con la sua beretta, regolarmente detenuta, per togliersi la vita per motivi economici. Avrebbe infatti lasciato un biglietto per dare una spiegazione al suo gesto. Non ha trovato il coraggio di spararsi e ha preso di mira un venditore. In seguito all’omicidio si è verificato un corteo improvvisato e di protesta da parte di senegalesi. «Ci devono spiegare perché ha sparato. Non ci devono dire che è un pazzo. Siamo arrabbiati e non ci piace che questa cosa sia avvenuta in questo momento politico dell’Italia», ha detto il portavoce della comunità senegalese. Durante il corteo non sono mancati momenti di tensione: sono state tirate giù alcune recinzioni di uno dei cantieri della tramvia. Altri danneggiamenti durante il tragitto per il centro storico, con vasi rotti, cestini rovesciati così come alcuni motorini. I manifestanti sono stati tenuti sotto controllo dalle forze dell’ordine. (agg. di Silvana Palazzo)
FIRENZE, ESCE PER SUICIDARSI MA UCCIDE PASSANTE
Firenze: vuole suicidarsi, uccide un passante a caso. Vicenda che ha dell’incredibile quella occorsa oggi, lunedì 5 marzo 2018, a Ponte Vespucci. Roberto Pirrone, italiano di sessantacinque anni, ha ucciso il venditore ambulante Idy Diene, cinquantaquattro anni. Il senegalese è stato trafitto da sei colpi di pistola poco prima delle ore 12.00 come riporta Repubblica. Una storia surreale, con Pirrone che ha rivelato ai poliziotti che lo hanno trasportato in caserma di essere uscito di casa per suicidarsi. Non avendo trovato il coraggio di compiere il gesto, ha deciso di sparare a caso ad una persone per poter finire in carcere. Non lucido, Pirrone ha rivelato di aver pensato al suicidio per motivi economici e nella sua abitazione in Otrarno è stato ritrovato un biglietto di addio indirizzato alla figlia. Dopo aver desistito dal suicidarsi, Pirrone ha deciso di sparare a caso per finire in carcere e non gravare così più sulla sua famiglia.
LA PROTESTA DEI SENEGALESI
Dopo aver commesso l’efferato delitto, Pirrone è stato individuato e bloccato da una pattuglia dell’esercito, formata da paracadutisti della Folgore e impiegata nell’operazione Strade sicure a Firenze come riporta Repubblica. Sin da poche ore dopo il misfatto, si sono riversati in strada un centinaio di senegalesi in segno di protesta: gli africani hanno bloccato una carreggiata del ponte Vespucci, “Abbiamo raccolto due morti in questa città e abbiamo mantenuto la calma. Stavolta basta”, il commento di un membro della comunità senegalese di Firenze. E’ subito arrivato il commento del primo cittadino fiorentino Dario Nardella: “Invito tutta la comunità, che sta manifestando, a mantenere la calma e non travalicare le forme di espressione pubbliche del dolore”, esprimendo grande dolore e solidarietà alla comunità senegalese.