Non è affatto piaciuto a Maria Belli, avvocato di Antonietta Gargiulo, l’audio choc relativo alla telefonata intercorsa tra Luigi Capasso e la figlia maggiore e trasmesso lo scorso venerdì in diretta tv durante la puntata di Pomeriggio 5. Il contenuto ha lasciato trapelare il terrore della figlia del carabiniere nei suoi confronti, al punto da titubare di fronte all’invito dell’uomo a passare un po’ di tempo insieme, fuori casa. “E’ una telefonata agghiacciante”, ha commentato Belli al Fatto Quotidiano, aggiungendo, “Dimostra l’ossessione ed è l’esposizione perfetta dei fatti che hanno portato alla separazione: botte, maltrattamenti fino all’umiliazione di essere picchiata in strada davanti ai colleghi”. L’avvocato ha però criticato fortemente anche la decisione del programma di trasmettere un audio simile: “Non so perché sia uscita quella telefonata, ma credo sia un’assoluta mancanza di delicatezza nei confronti della bambina”, ha aggiunto. A sua detta, infatti, in casi come questo “la cronaca deve fermarsi davanti all’umanità”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



L’ULTIMO BIGLIETTO ALLA MOGLIE

Luigi Capasso, il carabiniere killer che lo scorso mercoledì ha messo a segno la sua strage familiare, avrebbe premeditato tutto con estrema lucidità. È quanto ipotizzato dagli inquirenti che indagano al drammatico caso di Cisterna di Latina nel quale l’appuntato ha prima sparato contro la moglie dalla quale si stava separando, Antonietta Gargiulo, e dopo averla creduta morta si è introdotto nella loro abitazione uccidendo a colpi di pistola anche le sue due figlie, Alessia e Martina di 13 e 7 anni, per poi rivolgere l’arma di ordinanza contro se stesso ed esplodere l’ultimo colpo mortale. A nulla sarebbe valsa la lunga negoziazione avviata con i suoi mediatori ai quali ha riferito più volte quella inaudita vergogna provata in seguito alla decisione della moglie di lasciarlo. Proprio a lei, ha rivolto l’ultimo messaggio impresso su un bigliettino inquietante lasciato sul letto e sul quale si leggeva: “Non dovevi farlo”. A far precipitare la situazione, portando ad un vortice di violenza e intimidazione, come spiega Tiscali.it, sarebbe stata proprio la separazione tra i due, sebbene Antonietta avesse provato fino all’ultimo a tenere in piedi il suo matrimonio per amore delle sue due figlie. Capasso però, non avrebbe mai mandato giù il fatto che la moglie avesse chiamato la polizia per farlo identificare quando si era avvicinato a scuola per salutare le figlie, le quali a loro volta avevano manifestato sempre grande timore del padre.



ANTONIETTA GARGIULO, OPERAZIONE RIUSCITA: VERSO IL RISVEGLIO

Antonietta Gargiulo, dopo essere stata raggiunta da tre colpi di arma da fuoco esplosi dal marito Luigi Capasso all’alba dello scorso mercoledì, e destinati a colpire punti vitali allo scopo di uccidere, resta ancora ricoverata in prognosi riservata al San Camillo di Roma. La donna di 38 anni è stata colpita al petto, all’addome ed al volto e le sue condizioni, a distanza di quasi una settimana dalla strage a Cisterna di Latina, restano ancora disperate. Come riporta il portale La voce di Napoli, lo scorso venerdì i chirurghi dell’ospedale romano hanno eseguito una delicata operazione chirurgica per estrarre la pallottola dalla mandibola di Antonietta. L’intervento sarebbe perfettamente riuscito ma i medici non si sarebbero ancora sbilanciati ufficialmente sulle condizioni di salute della donna, che comunque restano gravi. Lo staff medico del San Camillo però, sembra essere positivo in vista di un suo imminente risveglio dal coma farmacologico in cui è tenuta dal momento del ricovero e già avrebbero iniziato le operazioni verso il risveglio completo. Non si esclude che già oggi Antonietta possa riaprire gli occhi. Chiaramente lo stato psicofisico della donna resta ancora molto fragile e la prognosi continua ad essere riservata. Dopo l’intervento, mascella e mandibola risultano ancora bloccate. L’aspetto più delicato, tuttavia, avrebbe a che fare con le modalità con le quali comunicare ad Antonietta la morte delle sue due bambine, Alessia e Martina, di cui è ancora all’oscuro.

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