Come sono morti Loris Nicolasi e Anna Maria Niola, e soprattutto chi li ha uccisi? E’ ancora giallo sul duplice delitto dei due anziani coniugi rinvenuti senza vita nel giardino della loro villa di Cison di Valmarino. Il lavoro dei Ris, tuttavia, non si ferma affatto ed anzi dà i suoi frutti grazie ai risultati emersi dal sopralluogo compiuto su quello che è tristemente diventato il teatro del duplice omicidio. Stando a quanto riportato da Il Gazzettino, i militari di Parma avrebbero individuato tracce biologiche importanti e impronte attualmente al vaglio degli inquirenti e sulle quali si stanno svolgendo gli opportuni accertamenti. Da quanto emerso si tratterebbe di materiale di “grande interesse” per gli inquirenti grazie alle quali potrebbero risalire all’assassino (o agli assassini) che lo scorso giovedì mattina ha massacrato i due anziani coniugi accanendosi poi sui loro cadaveri con un coltello (o un pugnale), con particolare violenza sul 71enne. Proprio l’estrema violenza avrebbe portato ad escludere la pista del delitto per rapina ma quasi certamente il killer conosceva le due vittime con le quali probabilmente c’erano dei conti in sospeso. Le indagini, dunque, si stanno concentrando sempre di più sulla cerchia ristretta di conoscenti della coppia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



L’OBIETTIVO ERA LORIS NICOLASI

Il killer di Cison di Valmarino si è accanito in maniera brutale sul cadavere dei due anziani uccisi lo scorso 2 marzo, Loris Nicolasi e Anna Maria Niola: dopo l’autopsia condotta a Treviso sui corpi dei due poveri coniugi accoltellati e presi a sprangate, l’esperto ha riconosciuto che probabilmente il vero obiettivo dell’assassino era Loris. Come si legge nel reportage de la Tribuna di Treviso dopo le parole dello specialista anatomopatologo Alberto Furlanetto, «la quantità di fendenti che hanno raggiunto l’uomo, quasi tutti con molta violenza di cui uno mortale, al collo, hanno richiesto all’aggressore un tempo piuttosto lungo e dunque non compatibile con la dinamica di una rapina degenerata, in cui il responsabile avesse dovuto allontanarsi il prima possibile dal luogo del reato dopo aver rapidamente messo la vittima nella condizione di non nuocere». Pare che oltre alla ferita decisiva e mortale al collo dell’anziano pensionato, Nicolodi è stato preso altre svariate volte alla schiena con un’arma da taglio in più parti del corpo, compreso addome dove sono uscite in pochi secondi le viscere.



LA FIGLIA SCORTATA

La moglie Anna Maria è invece stata uccisa ma con meno “accanimento” sul corpo e il che farebbe pensare ad un attacco deciso contro il marito Loris: «dall’autopsia non è neppure possibile dedurre se gli aggressori siano stati uno o più, e quale dei due coniugi sia stato aggredito per primo. Sulle braccia di entrambi sono stati infine riscontrati segni di difesa», spiega ancora la Tribuna di Treviso. Oggi invece la figlia della coppia sterminata, Katiuscia (45enne, sotto choc per quanto successo ai genitori) è tornata in mattinata nella tenuta di proprietà dove sono stati uccisi i due anziani: «Ci è rimasta fino alle 11.30 circa, cioè quando, dopo aver rimpinguato le scorte di cibo e acqua all’interno del pollaio che si trova a pochi passi dal rudere in ristrutturazione, è salita nuovamente a bordo della sua auto ed è ripartita verso la strada che collega Follina e Pieve», spiegano i colleghi del portale online OggiTreviso. I militari l’hanno scortata in tutti i movimenti per evitare di contaminare la scena e per provare a seguire assieme alla donna lo stesso percorso fatto il 2 marzo quando ha scoperto il cadavere dei due genitori uccisi.

Leggi anche

Fallou Sall, il papà del 16enne che l'ha ucciso/ "Denunciare bulli non è servito, ora è picchiato in carcere"