Ora c’è la conferma ufficiale e l’annuncio di Papa Francesco: Papa Paolo VI e l’arcivescovo di El Salvador, Oscar Arnulfo Romero, saranno proclamati santi a fine 2018. Papa Montini e il vescovo trucidato mentre celebrava messa sono stati riconosciuti come meritevoli di canonizzazione e testimoni dell’amore di Cristo nel mondo fino al punto da essere ricordati come santi della Chiesa Cattolica. Il percorso lungo e complesso fin dal giorno dell’inizio del processo canonico li ha visti accumunati. Un pontefice e un martire della Chiesa in periferia: due personaggi così distanti eppure così vicini nel combattere con ogni forma di amore e servizio per l’umanità, la cultura della morte e dello scarto contro la sacra vita umana. Il 26 ottobre 2017 infatti la Consulta medica della Congregazione delle cause dei santi aveva già votato all’unanimità per il beato Giovanni Battista Montini il caso miracoloso e senza spiegazioni scientifiche per la guarigione di una gravidanza ad alto rischio, finita con la nascita senza alcuna complicazione di una bambina italiana. In quello stesso giorno, la Consulta aveva valutato allo stesso modo un altro miracolo per la vita nascente compiuto per intercessione dell’Arcivescovo Romero, con una donna in pericolo di morte dopo un parto che si è salvata proprio pregando tramite il presule martire.
QUANDO AVVERRÀ LA CANONIZZAZIONE?
Papa Francesco ha autorizzato ieri per entrambi la promulgazione del decreto con il quale sancisce il miracolo attribuito alla loro intercessione: non è escluso che possano addirittura essere celebrati santi di Dio nello stesso giorno. Le date che l’Avvenire e l’Osservatore Romano danno come più probabili per la cerimonia di canonizzazione sono il 28, il 21 o il 14 ottobre: in quelle domeniche si dovrebbe tenere il Sinodo dei Vescovi sui giovani a Roma, occasione ideale per celebrare due figure altamente significative e di testimonianza per la fede di tutti i giovani. Se non venisse invece scelto il medesimo giorno, allora Montini potrebbe essere celebrato santo in quei tre possibili giorni, mentre Romero potrebbe invece essere ricordato in un’altra riunione mondiale di giovani, ovvero durante la Giornata Mondiale della Gioventù prevista a gennaio 2019 a Panama. In questo ultimo caso, la Chiesa di El Salvador spinge da tempo per ottenere dal Papa il via libera: quel santo che è già stato designato come reale segno di speranza per giovani e non solo. «Una doppia canonizzazione, un’unica direzione che intenderebbe così rivolgersi al presente e al futuro della vita della Chiesa e che verrebbe a siglare un indirizzo perseguito, considerato quanto gli insegnamenti dei due beati siano legati da essere letti nella stessa prospettiva e quanto questi risuonino nelle corde profonde del magistero dell’attuale pontificato», commenta questa mattina l’Avvenire.