Un giorno di sciopero generale, quello di domani 8 marzo, nella giornata dedicata alla celebrazione della donna ma nel quale proprio il gentil sesso incocerà le braccia in più di 70 Paesi. Sono le donne lavoratrici sciopereranno in vista di una presa di coscienza contro la violenza di genere. Ad aderire alla manifestazione sono soprattutto le lavoratrici a tempo indeterminato, le precarie e le lavoratrici in nero ma anche chi si occupa di domestico, braccianti agricole, stagiste, lavoratrici senza contratto, disoccupate e studentesse. Un unico grande coro, dunque, che unirà migliaia di donne non solo in Italia. In una nota dei sindacati unitari di base riportata da Repubblica si legge bene quale sarà la motivazione di questo stop generale per la giornata di domani: “Uno sciopero contro la violenza maschile sulle donne, contro la mancanza di finanziamenti e riconoscimento dei centri antiviolenza, contro la chiusura degli spazi delle donne, contro l’obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici. Uno sciopero per denunciare il dato spaventoso delle molestie e dei ricatti sessuali sul lavoro”. E così ad essere coinvolto in questa giornata nera non sarà solo il campo dei trasporti pubblici nelle maggiori città italiane, da Roma a Napoli passando per Milano e Bologna, ma anche i treni Trenitalia, gli aerei, il settore della scuola, della sanità e dei servizi, con un occhio di riguardo ai lavoratori nel settore dei rifiuti che per l’8 marzo assicureranno solo i servizi essenziali. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA NOTA DI TRENITALIA
Sciopero treni e mezzi, Italia nel caos domani giovedì 8 marzo 2018. A rischio scuole, servizi e trasporti: possibili problemi per la mobilità, con treni, metro e autobus che garantiscono fasce orarie ma che comunque creeranno disagi per i cittadini. A tal proposito, Trenitali pochi minuti fa ha diramato una nota per fare chiarezza: domani dalle 00.00 alle 21.00 è stato indetto uno sciopero nazionale del personale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Le Frecce, comunica Trenitalia, circoleranno regolarmente, mentre per i treni regionali “saranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00”. Ma non sono esclusi ulteriori modifiche: “l’agitazione sindacale potrà comportare ulteriori modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione”. Trenitalia garantisce i servizi minimi nelle giornate di sciopero e sul sito ufficiale di Trenitalia è consultabile l’elenco: clicca qui per guardare i servizi in questione. (Agg. Massimo Balsamo)
A RISCHIO SCUOLE, TRASPORTI E SERVIZI
Sciopero treni e mezzi, giovedì 8 marzo 2018: gran parte dell’Italia a rischio caos. Domani, infatti, si fermeranno tutti: dai trasporti alla scuola, passando per i servizi pubblici. E’ in programma una serie di scioperi generali proclamati da alcuni sindacati autonomi in diversi settori e, in alcuni casi, per tutta la giornata. Particolari disagi nei centri, da Milano a Roma: per quanto riguarda il trasporto aereo, sciopero nazionale degli uomini radar dalle 13 alle 17 indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e Unica. Previsto uno sciopero anche all’aeroporto di Roma-Fiumicino dalle 10 alle 8. Da segnalare inoltre uno sciopero dalle 12 alle 16 proclamato dai lavoratori Alitalia aderenti a Confael Assovolo. Problemi anche per il trasporto ferroviario: stop per l’intera giornata indetto da Usb, Cobas e Usi, al quale si aggiungono quello di ulteriori categorie seppur in maniera più soft. Disagi, infine, anche per ciò che riguarda i trasporti locali: Usba ha proclamato sciopero generale nazionale di tutti i servizi pubblici e privati. Previste, comunque, delle fasce di garanzie. (Agg. Massimo Balsamo)
SCIOPERO TRENI E MEZZI, 8 MARZO 2018
“Lotto marzo”: con questo slogan tanto geniale quanto banale, i cittadini italiani si apprestano a vivere domani il maxi sciopero dei trasporti e di alcuni servizi pubblici per il giorno della Festa della Donna. Uno sciopero dove manifestare i “diritti e le problematiche legate alla violenza sulle donne e alla discriminazione di genere”: per questi motivi domani l’Italia rimarrà paralizzata una settimana dopo l’ondata di gelo e neve di Buran; ora è lo sciopero “moralista” a imporre un probabile blackout dei trasporti per i sindacati Usi e Usb, cui seguiranno anche altre sigle minori e probabilmente una più vasta adesione (i movimenti femministi e anti-violenza di genere) che causeranno un danno non minore alla cittadinanza (tutta, uomini e donne, una vera parità) intenta a spostarsi lungo la giornata. Disagi come lo scorso anno ci saranno a Milano, a Roma e in tutto il resto d’Italia: bus, metro, treni, aerei e taxi sono coinvolti, con orari e dettagli differenti tra loro ma con un risultato di possibile paralisi delle maggiori arterie di trasporto pubblico regionale e locale. L’Atm a Milano si ferma dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 fino a fine servizio; a Roma sciopera la rete Atac (bus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle e Roma-Lido) e le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl», ma ci saranno due fasce garantite: da inizio servizio fino alle 8:30 e tra le 17 e le 20. A Napoli l’ANM ha detto che per le linee di autobus saranno garantite le due fasce tra le ore 5:30 e le ore 8:30 e tra le 17 e le 20.