Era disabile dopo l’incidente in bicicletta ma gli stupri sono cominciati ben prima, quando era ancora minorenne e si presentava ogni estate in Italia ospitata presso la coppia di Forlì ora arrestata nell’ambito del progetto di accoglienza “I bambini di Chernobyl”. Secondo quanto racconta il Corriere della Sera, lo scorso ottobre la povera 22enne bielorussa è stata cacciata di casa e costretta a vivere in un monolocale: il tutto perché lei aveva raccontato alla donna di essere stata abusata dal convivente adulto in più occasioni anche quando era minorenne e trascorreva le vacanze da loro. La donna invece che denunciare, decise di cacciarla di casa e architettò anche la possibile truffa ai danni della povera disabile sventurata: «spese pazze effettuate dai due aguzzini con i soldi mai versati sul conto corrente della malcapitata: autovetture, immobili e altri beni; nonché l´apertura di conti correnti con movimentazioni di grosse cifre di danaro. Il prossimo passo della coppia sarebbe stato quello di liberarsi della bielorussa, rispedendola in patria, per avere piena e incondizionata disponibilità del patrimonio», si legge nel resoconto allucinante fornito dal CorSera. L’aiuto miracoloso è arrivato quando la ragazza ha chiesto in un bigliettino scritto a mano e inviato ad un assistente sociale, di essere sostenuta e salvata da questa situazione. (agg. di Niccolò Magnani)



LA TRUFFA IGNOBILE

Tra i dettagli che emergono dalla Procura di Forlì sul caso ignobile della truffa e maltrattamenti subiti dalla ragazza vittima di Chernobyl, alcuni spiegano come la bielorussa nel 2014 rimase vittima di un grave incidente stradale in sua bicicletta, che le causò un’invalidità dell’80% e per il quale l’assicurazione aveva riconosciuto un danno di 2.120.000 euro. Ebbene, il piano malefico della coppia di Forlì fu proprio quella di provare e riuscire a raggirare e truffare di tutti i soldi percepiti dalla ragazza che ormai i due riuscivano a controllare quasi senza fatica. Ogni attimo ed elemento della vita della 22enne era controllato dalla coppia che ora è accusata di una sfilza di atti e reati gravissimi: «maltrattamenti, truffa, circonvenzione di incapace e violenza sessuale». Come già scrivevamo in un primo momento, la ragazza faceva parte dei progetti di aiuti per tutti i giovani rimasti mutilati e danneggiati dagli effetti dello scoppio del reattore nucleare ucraino. Nelle prossime ore emergeranno anche le modalità in cui avvenivano le violenze e forse i primi tentativi di difesa della coppia arrestata, per ora in silenzio anche davanti ai primi interrogatori di rito. (agg. di Niccolò Magnani)



L’ORRENDO CASO DI VIOLENZA E TRUFFA

Brutto episodio di cronaca nera avvenuto nelle scorse ore in quel di Forlì, in Romagna. Una coppia è stata arrestata, accusata di aver violentato e truffato una ragazza originaria di Chernobyl. La 22enne della Bielorussia viveva con la coppia di italiani dall’età di dieci anni, e i due l’avevano ospitata nell’ambito del progetto di accoglienza bambini, vittime delle radiazioni esalate in seguito alla tristemente nota esplosione del reattore nel lontano 1986. Una storia resa ancora più tragica visto che la povera ragazza è stata vittima di un incidente stradale con la bicicletta nel 2014, che le ha causato una invalidità dell’80%. La 22enne ha percepito di conseguenza una somma a titolo di risarcimento, finita però nelle tasche dei due di cui sopra, per un ammontare totale di ben 2.1 milioni di euro. Dopo le indagini svolte dalla polizia della squadra mobile di Forlì, i due friulani sono stati accusati di vari reati, leggasi maltrattamenti, truffa, circonvenzione di incapace e violenza sessuale.



L’ASSEGNO DA 2 MILIONI DI EURO

Già, anche la violenza sessuale, giusto per rendere ancora più orrida una storia fatta di abusi e maltrattamenti, quando in realtà la ragazza avrebbe voluto semplicemente una famiglia con cui vivere felice, dopo i tragici eventi del 1986. Il piano diabolico nella mente dei due delinquenti è scattato proprio dopo l’incidente del 2014, dopo il quale l’ente assicurativo ha risarcito la povera donna con un assegno da 2 milioni e 120mila euro, che la stessa non ha mai visto. Da quando rimasta invalida, i due hanno iniziato a controllare ogni aspetto della vita della 22enne, compreso quello sessuale. Questa mattina, a partire dalle ore 11:00, si terrà una conferenza stampa da parte del questore di Forlì, che fornirà ulteriori dettagli in merito a questa raccapricciante vicenda.