E’ tutto pronto per il messaggio Urbi et Orbi di Papa Francesco. Una volta terminata la messa pasquale in San Pietro, il Santo Padre reciterà la classica preghiera della benedizione e poi parlerà direttamente ai fedeli. C’è molta curiosità circa i temi che Bergoglio toccherà questa mattina, e l’anno scorso parlò di immigrati, traffico di esseri umani, ed emarginati. Stando a come sottolineato dai colleghi di Acistampa, non è da escludere che venga trattata la questione dei molti sacerdoti uccisi negli ultimi tempi in giro per il mondo. Giovedì scorso, ad esempio, è stato ammazzato in El Salvador Walter Osmir Vazquez Jimenez, prete che stava andando a celebrare la messa. Il 22 marzo un altro assassinio, questa volta padre Desiré Angabata, parroco di Sekò nella Repubblica Centrafricana, una morte forse accidentale visto che il malcapitato si era ritrovato nel mezzo di una sparatoria fra due gang rivali del posto. La media degli ultimi 12 giorni è di un prete ucciso ogni dì, e sicuramente nell’Urbi et Orbi Bergoglio spenderà una parola su questo tema strettamente d’attualità. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PIAZZA SAN PIETRO BLINDATA

Piazza San Pietro è diventata un “fortino” per la Messa di Pasqua di Papa Francesco che comincerà tra poco e che potrete seguire in diretta tv e streaming video. La piazza è accessibile solo attraverso controlli serratissimi che sono stati messi a punto dalle forze di sicurezza. Tutta l’area intorno al Vaticano è stata transennata con barriere mobili e pedonalizzata. I controlli sono attuati attraverso due cerchi concentrici di verifiche attorno alla piazza. Per la Questura Roma non è “blindata”, ma comunque nella capitale sono a lavoro diecimila agenti. Questo sistema di sicurezza non ha scoraggiato le migliaia di fedeli che sono arrivati per partecipare alla Messa di Pasqua celebrata dal Santo Padre. «La nostra fede nasce il mattino di Pasqua: Gesù è vivo! Questa esperienza è il nocciolo del messaggio cristiano», ha twittato intanto Papa Francesco, che dopo la Messa procederà con la benedizione Urbi et Orbi. (agg. di Silvana Palazzo)



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ADDOBBI A PIAZZA SAN PIETRO, LA SIMBOLOGIA

Sarà celebrata alle 10 la Messa di Pasqua presieduta da Papa Francesco, a cui seguirà la recita del Regina Coeli, la preghiera mariana che sostituisce l’Angelus nel periodo pasquale, e la benedizione Urbi et Orbi. Piazza San Pietro si trasformerà in un grande giardino realizzato con quasi 50mila fiori e piante arrivati dall’Olanda. La loro posizione è stata studiata per non disturbare lo svolgimento della Messa e per agevolare le inquadrature televisive, visto che sarà trasmessa in diretta da milioni di telespettatori in tutto il mondo. Proprio la Pasqua di Risurrezione del Signore è un evento unico per evidenziare il ruolo importane di fiori e piante nella vita di tutti. L’addobbo floreale è dunque ricco di riferimenti simboli, come riportato da In Terris. Saranno usati ad esempio quasi mille rami di Cymbidium, un’orchidea simbolo di amicizia e amore puro. Nella simbologia cristiana le macchie sui petali rappresentano il sangue di Cristo. Inoltre, ci sono centinaia di esemplari gialli, colore che simboleggia luce e gioia per la resurrezione di Cristo. Per la decorazione dell’altare, invece, è stato scelto il verde, colore della speranza, forza, calma e soprattutto pace. (agg. di Silvana Palazzo)



S. MESSA DI PASQUA 2018: LA BENEDIZIONE DI PAPA FRANCESCO

A conclusione del Triduo Pasquale che ha portato nella notte appena passata l’annuncio della Resurrezione di Cristo Gesù per tutti i cristiani, questa mattina si tiene a Roma e in tutte le Diocesi del mondo la Santa Messa del giorno di Pasqua con il Vangelo dei primi momenti vissuti dal Signore dopo aver vinto la morte ed essere uscito dal Santo Sepolcro. Come da tradizione, Papa Francesco celebrerà la Santa Messa a partire dalle ore 10 in Vaticano, con conseguente lettura del messaggio e Benedizione Urbi et Orbi (attorno alle ore 12): si tratta di una tradizione che viene accompagnata anche durante il Giorno di Natale, considerato assieme alla Pasqua i due momenti centrali della vita cristiana di ogni fedele. Prima di Giovanni Paolo II, non era consuetudine che il Santo Padre recitasse anche un suo discorso personale assieme alla benedizione e alla preghiera antichissima e pronunciata in latino, ma dopo il pontificato del santo Papa polacco è prassi che sia Benedetto XVI che Francesco abbiano tenuto importanti discorsi assieme alle benedizioni “Urbi et Orbi”.

Nel 2017, ad esempio, Papa Bergoglio concentrò il fulcro del suo messaggio all’urbe e al mondo sul significato di meraviglia e tenerezza nell’annuncio semplice e rivoluzionario di Gesù vincitore sulla morte. «Nelle complesse e talvolta drammatiche vicende dei popoli, il Signore Risorto guidi i passi di chi cerca la giustizia e la pace; e doni ai responsabili delle Nazioni il coraggio di evitare il dilagare dei conflitti e di fermare il traffico delle armi. In questi tempi, in modo particolare sostenga gli sforzi di quanti si adoperano attivamente per portare sollievo e conforto alla popolazione civile in Siria, l’amata e martoriata Siria, vittima di una guerra che non cessa di seminare orrore e morte. È di ieri l’ultimo ignobile attacco ai profughi in fuga che ha provocato numerosi morti e feriti».

BENEDIZIONE URBI ET ORBI: IL TESTO INTEGRALE

Come in ogni occasione importante nella vita della Chiesa Cattolica, la Benedizione Urbi et Orbi – «All’urbe e all’Orbe», la traduzione letterale – viene letta e professata dal Santo Padre in un messaggio diffuso all’intera cristianità collegata anche tramite le nuove tecnologie, come la diretta video streaming del canale YouTube ufficiale di Vatican News (disponibile questa mattina di Pasqua dalle ore 10 in avanti). Francesco, come avvenuto già negli scorsi anni di Pontificato, leggerà la preghiera universale preceduta da un messaggio di riflessione sulle sfide che la cristianità pone ad ogni individuo nella realtà in cui è incarnato. Ecco infine il testo integrale latino con relativa traduzione: “Sancti Apostoli Petrus et Paulus, de quorum potestate et auctoritate confidimus, ipsi intercedant pro nobis ad Dominum / Precibus et meritis beatæ Mariae semper Virginis, beati Michaelis Archangeli, beati Ioannis Baptistæ et sanctorum Apostolorum Petri et Pauli et omnium Sanctorum misereatur vestri omnipotens Deus et dimissis omnibus peccatis vestris, perducat vos Iesus Christus ad vitam æternam / Indulgentiam, absolutionem et remissionem omnium peccatorum vestrorum, spatium verae et fructuosae pænitentiæ, cor semper pænitens et emendationem vitae, gratiam et consolationem sancti Spiritus et finalem perseverantiam in bonis operibus, tribuat vobis omnipotens et misericors Dominus / Et benedictio Dei omnipotentis: † Patris et Filii et Spiritus sancti descendat super vos et maneat semper”.

In traduzione italiana: “I Santi apostoli Pietro e Paolo, nel cui potere e autorità confidiamo, intercedano per noi presso Dio / Per le preghiere e i meriti della beata sempre vergine Maria, del beato san Michele arcangelo, del beato Giovanni Battista, dei santi apostoli Pietro e Paolo, e di tutti i santi, Dio onnipotente abbia misericordia di voi, e, perdonati tutti i vostri peccati, Gesù Cristo vi conduca alla vita eterna / Dio onnipotente e misericordioso vi dia l’indulgenza, l’assoluzione e il perdono di tutti i vostri peccati, un periodo di pentimento genuino e fruttuoso, un cuore sempre penitente e una conversione della vita, la grazia e il consiglio dello Spirito Santo, e la perseveranza continua nelle opere buone / E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre”).