L’Italia è pronta a chiedere i danni a Facebook. Stando a quanto svelato in queste ore dal Corriere della Sera, il garante della privacy contesta al noto social network, di aver utilizzato i dati e i profili di svariati utenti del nostro paese, per fini politici ed elettorali. In poche parole, Fb avrebbe venduto dati sensibili alla società Cambridge Analytica in maniera troppo leggera, che a sua volta li avrebbe appunto sfruttati per questioni come la campagna presidenziale di Donald Trump negli Stati Uniti, e la Brexit britannica. L’Italia chiederà quindi che vengano applicate le sanzioni del nuovo regolamento europeo, in vigore dal prossimo 25 maggio, pari al 4% del fatturato globale della società. Inoltre, verranno ampliate le indagini ad altre aziende specializzate sempre in marketing politico, e già partner di Facebook.



“COINVOLTO” ANCHE SALVINI

Secondo il garante italiano, i profili di italiani sfruttati a loro insaputa, sarebbero ben più dei 214 mila circa comunicati negli scorsi giorni. In particolare, sarebbero coinvolti gran parte degli utilizzatori dell’app “this is your digital life”, un’applicazione banale scaricabile da Facebook, ideata da Aleksandr Kogan, che avrebbe raccolto milioni di dati di utenti, poi rivenduti sempre “sotto banco” alla Cambridge Analytica. Molti degli utenti italiani coinvolti sarebbero amici di persone che avrebbero appunto scaricato l’app di cui sopra. Fra i temi su cui si cercava di condizionare gli utilizzatori del social di Zuckerberg, anche quelli dell’immigrazione e del razzismo, e ciò era fattibile tramite la creazione di finti account, che nell’intestazione avevano la parola Salvini.

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