La strage di Erba è fra le pagine di cronaca più devastanti per il nostro Paese. Un pluriomicidio agghiacciante per cui sono stati condannati in via definitiva Rosa Bazzi e il marito Olindo Romano e che ha portato alla morte di Raffaella Castagna, della madre Paola Galli e del figlio Youssef Marzouk, oltre che alla vicina di casa Valeria Cherubini. Durante quei tragici minuti anche il marito della donna, Mario Frigerio, è stato ridotto quasi in fin di vita ed è riuscito a salvarsi solo grazie ad una malformazione alla carotide di tipo congenito, che gli ha permesso di non morire dissanguato in seguito all’alcoltellamento. Tutta la verità, il programma di Nove, ripercorrerà la strage di Erba questa sera, martedì 10 aprile 2018, grazie a documenti storici e testimonianze. In particolare ritornerà sul piccolo schermo Azouz Marzouk, il marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef. Inizialmente indagato per la strage di Erba ed in seguito prosciolto grazie all’alibi esposto agli inquirenti, Marzouk ha affermato di recente di essere convinto dell’innocenza di Rosa e Olindo. Dal suo punto di vista, sottolinea l’Ansa, la coppia avrebbe confessato il pluriomicidio solo a causa delle pressioni subite durante gli interrogatori e per via della paura di essere divisi. Una tesi sostenuta anche durante il processo, come dimostra l’estratto video del programma, disponibile qui.



LE PERSONALITA’ DI ROSA E OLINDO

Le personalità di Rosa Bazzi e Olindo Romano e il particolare rapporto della coppia accusata e condannata per la strage di Erba, ha avuto nel corso del processo una rilevanza particolare. La dinamica dei fatti sottolinea agli occhi dei giudici come la coppia abbia agito insieme, per via delle numerose liti avute con i vicini di casa. I tratti del carattere dei due coniugi sono stati inoltre associati al modus operandi con cui sono stati compiuti gli omicidi, dalle coltellate multiple alle vittime fino alla decisione di bruciare l’appartamento per impedire il ritrovamento delle tracce. Ad alimentare i dubbi degli investigatori era stata inoltre la reazione anomala di Rosa e Olindo di fronte alla tragedia. La coppia è stata l’unica del vicinato a non mostrare interesse per la strage di Erba, motivo per cui gli inquirenti hanno deciso di sequestrare alcuni indumenti di proprietà dei sospettati. Senza considerare le ferite individuate subito sui loro corpi, fra cui una ferita a braccia e mani di Olindo ed una al dito di Rosa. A distanza di quasi due anni da quel terribile giorno, i coniugi Romani decideranno inoltre di confessare in separata sede di essere responsabili dei delitti, entrambi scagionando il consorte. Dettagli che uniti alla testimonianza di Mario Frigerio, sottolinea La Repubblica, hanno contribuito a confermare le accuse contro Rosa e Olindo.



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