Suor Cristina, la religiosa che nel 2014 vinse il talent The Voice of Italy, alla vigilia dei suoi primi 30 anni è tornata alla sua grande passione, la musica, con un nuovo album di inediti (il primo) dal titolo Felice. Questa sera, però, la rivedremo in vista della nuova puntata della trasmissione Le Iene ma in un ruolo decisamente diverso. Sister Cristina, come si è fatta conoscere in ambito musicale, indosserà gli inediti panni di inviata e ci condurrà in un territorio dove vive una minoranza religiosa di fede musulmana, i rohingya, al confine tra Myanmar e Bangladesh e storicamente perseguitata. Si parla di un vero e proprio genocidio, come lo ha definito l’Alto Rappresentante dei diritti umani dell’Onu, Zeid Ra’ad al-Hussein. Qui, negli anni, si è assistito ad una vera e propria escalation di violenza e ciò che è venuto alla ribalta è davvero sconcertante. Lo scorso dicembre Medici senza Frontiere aveva documentato una situazione davvero inquietante e destinata a peggiorare nei mesi successivi. I numeri parlano chiaro: in un mese, dal 25 agosto al 24 settembre scorso, la violenza in questi territori (stupri di gruppo, omicidi e soprusi di varia natura) ha portato alla morte di almeno 6700 rohingya, tra cui 730 bambini sotto i 5 anni. Secondo le stime di Msf, sui circa 9000 decessi avvenuti, oltre il 70% deriverebbe proprio da casi di violenza. Sempre negli ultimi mesi, stando ai dati delle associazioni per i diritti umani, oltre 700.000 membri di questa etnia sarebbero fuggiti verso il Bangladesh.



L’APPELLO DI PAPA FRANCESCO

Ormai da diversi mesi, i rohingya sarebbero diventati il bersaglio principale di una spirale di violenza senza fine. Tutto sarebbe iniziato lo scorso agosto, quando esercito e polizia del Myanmar hanno dato il via alle operazioni di sgombero nello Stato di Rakhine in risposta agli attacchi dell’Esercito per la salvezza dei rohingya dell’Arakan. Da quel momento, dunque, sarebbe iniziata la loro fuga verso il Bangladesh dove però oggi vivono in campi sovraffollati ed in scarse condizioni igieniche. Il loro è un destino drammatico, come riconosciuto anche dal Pontefice. In questi territori lo scorso dicembre si era recato anche Papa Francesco e lo stesso, durante una visita a Dacca aveva dichiarato: “A nome di tutti quelli che vi hanno perseguitato, che vi hanno fatto del male, chiedo perdono”. Le Iene, insieme a Suor Cristina nel ruolo di inviata, coi porteranno in Bangladesh per raccontare la vicenda che vede protagonista, suo malgrado, questa minoranza e proprio la religiosa siciliana incontrerà alcuni rohingya e il personale di Medici senza Frontiere, impegnato nella lotta alle malattie che, purtroppo, si stanno diffondendo nei campi profughi e nell’accoglienza dei rifugiati. In particolare, molti di loro sono colpiti proprio dalla difterite.

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