Le forze dell’ordine hanno portato alla luce l’impero nell’est Europa dell’ex superlatitane della camorra, Michele Zagaria. La Direzione investigativa antimafia, come scrive l’Ansa, ha svelato l’esistenza in Romania di svariati appartamenti già ultimati o in costruzione, di imprese di edilizia, e di centri benessere, un imponente patrimonio societario ed immobiliare del valore di centinaia di milioni di euro. La scoperta è giunta dopo due anni di indagini che hanno portato all’arresto dei fratelli Inquieto, Nicola di 43 anni residente in Romania, e il fratello Giuseppe, di anni 48, residente ad Aversa, in provincia di Caserta. Entrambi sono ritenuti appartenenti alla frazione del clan dei casalesi a cui capo vi era Zagaria, e sono stati fermati con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso. I due avrebbero avuto un ruolo molto importante non soltanto nella gestione del patrimonio rumeno del superboss, quanto nella sua latitanza.



IL RUOLO DEI FRATELLI INQUIETO

Le indagini hanno visto lo stretto coinvolgimento dell’autorità giudiziaria e degli organi di polizia della Romania, con il coordinamento di Eurojust, il “consiglio” europeo di tutte le polizie del Vecchio Continente. Zagaria, catturato in una villa bunker di Casapesenna il 7 dicembre 2011, era riuscito a tenere nascosto questo tesoro, dopo 17 anni di investimenti illeciti. Nicola Inquieto è stato arrestato in Romania, a Pitesti, mentre Giuseppe, titolare di un negozio di abbigliamento di Aversa, è stato fermato in Italia. Prima della scoperta del rifugio di Zagaria, proprio l’attività commerciale di Inquieto fu perquisita e praticamente demolita dalle forze dell’ordine, ritenendo che il superboss si nascondesse in quella struttura. Il latitante non venne ritrovato ma la pista battuta fu quella giusta, visto che lo stesso fu ritrovato poco dopo nell’abitazione dello stesso Vincenzo.

Leggi anche

Alex Marangon, analisi sulle macchie nell'auto del 25enne/ Primi test del Ris escluderebbero sia sangueTerremoto Campi Flegrei/ Movimenti tellurici in diminuzione: solo 24 scosse durante il mese di ottobre