Secondo le fonti di Repubblica Bari, tra i 21 indagati per l’inchiesta sui fondi del Miur per la ricerca nella Facoltà di Agraria oltre al Rettore Ricci figurano Agostino Savi, direttore del dipartimento di Agraria, Gianluca Nardone, direttore del dipartimento Agricoltura della Regione Puglia. Nei 21 avvisi di garanzia pervenuti, troviamo anche l’ex rettore Giuliano Volpe, attuale presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali del MiBact. Da ultimo, indagati anche il professor Antonio Pepe, la pro rettore Milena Sinigaglia e altri 15 docenti universitari del UniFg: intanto, sul sito dell’ateneo è comparsa la lunga nota del Rettore Ricci di cui abbiamo già anticipato ampi stralci. In un altro passaggio però la guida dell’Università degli Studi di Foggia ha voluto aggiungere come bisognerà fare in fretta anche con le indagini per non mettere a rischio i finanziamenti ministeriali già stabiliti nei prossimi mesi: «Aspettiamo che la Magistratura compia i dovuti accertamenti, le cui risultanze spero arrivino presto facendo chiarezza sull’intera vicenda e sbloccando, così, i finanziamenti ministeriali attesi sia dalle università sia da molte imprese. Per il futuro il rischio è non trovare più la disponibilità delle imprese a essere coinvolte nelle ricerche applicate, il cui apporto è fondamentale per il trasferimento tecnologico». 



IL RETTORE RICCI: “HANNO INTERROTTO LE LAUREE, NON BELLO”

Commentando nel primo pomeriggio le perquisizioni avvenute nella sua Università, il Rettore dell’Ateneo di Foggia Maurizio Ricci ha voluto spiegare per bene tanto l’indagine a suo carico quanto la giornata convulsa tra le aule della Facoltà di Agraria. «Sono uomo di legge, attendo con serenità che le indagini facciano il loro corso», spiega il Rettore che pure non addentrandosi nelle pieghe delle indagini, mette qualche puntino sulle “i” dopo la notizia degli avvisi di garanzia piovute sulla sua Università. «al fine di restituire una più corretta e completa argomentazione dei fatti, credo sia il caso di puntualizzare che il Pon Ricerca e Competività 2007-2013 ha prodotto esiti ed effetti amministrativi nel periodo in cui non ero rettore dell’Università di Foggia, carica assunta del 1° novembre 2013. Questo dettaglio cronologico non intende respingere eventuali addebiti o responsabilità, ma mi pare un chiarimento utile se non necessario». Infine, Ricci contesta le modalità usate durante le perquisizioni, soprattuto la tempistica avendo scelto un giorno di lauree in corso all’interno dell’Ateneo: secondo il Rettore infatti familiari e amici degli studenti che stavano per laurearsi sono stati allontanati per alcune ore e fatti accomodare nei corridoi o addirittura nel giardino antistante il dipartimento. «Tali fatti non hanno inciso certo positivamente su quella che avrebbe dovuto essere la loro giornata di festa. Un fatto che trovo discutibile, soprattutto perché  effettuato nei confronti di un’altra istituzione pubblica che è impegnata da sempre nella diffusione della cultura della legalità», lamenta il Rettore indagato. 



COME È AVVENUTA LA DENUNCIA

Tra indagini e avvisi di garanzia, la giornata all’Università degli Studi di Foggia è stata letteralmente traumatica: buona parte dei ruoli di potere nell’Ateneo, compreso il Rettore, sono implicati in una accusa di truffa ai fondi della ricerca ministeriale che ancora deve essere approfondita e condotta verso tutte le tappe che hanno portato alle perquisizioni scattate questa mattina. Quello che è certo è l’iter che ha portato la denuncia di due professori fino alla giornata di oggi: ma indizi, prove e responsabili, per ora, restano una ipotesi dell’accusa che andrà ovviamente smentita o confermata in sede processuale. Centonze e Del Nobile comprendono che vi sono alcune anomalie che accadono all’Università di Foggia nella Facoltà di Agraria: per prima cosa non torna, pare, il conteggio sui fondi assegnati dal Miur ai progetti di quel dipartimento. «La sovrattassa d’Ateneo, la cosiddetta overhead(percentuale decurtata dal budget a disposizione del docente) è passata dal 10% delle spese generali al 13% del totale finanziato, per una differenza di oltre un milione di euro», spiega il Fatto Quotidiano su fonte della Procura foggiana. Il problema è che quei soldi lì, come già anticipiamo qui sotto, non sono serviti per l’obiettivo principale – sovvenzionare la ricerca nella Facoltà – bensì sono andati a finire nelle spese di sistema (stipendi professori) e hanno “chiuso” qualche buco nei conti interni per non perdere lo stesso finanziamento. Pare che davanti a dei fatti del genere, i professori denunzianti si sono rifiutati di firmare un atto di impegno e per quello sono stati poi rimossi e sostituiti da altri docenti forse più “compiacenti” o semplicemente ignari. 



TRUFFA ALL’UNIVERSITÀ DI FOGGIA

La Guardia di Finanza questa mattina ha posto una serie di perquisizioni a tappeto nell’Università degli Studi di Foggia, in particolare nella Facoltà di Agraria, sequestrando anche documenti e computer nei vari settori dell’amministrazione e della didattica. Sono in tutti 21 gli indagati tra i quali anche il rettore Maurizio Ricci che a più riprese sono accusati di concorso in truffa e abuso d’ufficio: la Procura di Foggia ha emesso i mandati di perquisizioni e l’Ateneo nelle ultime ore è stato preso alla sprovvista dai tanti nuclei di Guardia di Finanza entrati in azione per verificare la denuncia compiuta mesi fa dai professori Alessandro Del Nobile e Diego Centonze. I docenti, in sostanza, avevano denunciato presunte irregolarità sul Pon Ricerca e Competitività 2007-2013 ottenuto dai gruppi di ricerca del Distretto agroalimentare Regionale: come spiega l’Ansa, il Da.Re., tra i cui soci c’è l’ateneo foggiano, beneficiario di circa 10 milioni di euro.

INDAGATO ANCHE IL RETTORE

I due professori che hanno fatto partire l’intero caso giudiziario con la loro denuncia, erano stati rimossi e sostituiti da altri docenti circa un’anno e mezzo fa dopo che si erano sollevati sospetti su alcuni fondi dell’Ateneo che invece di utilizzarli per la ricerca li avrebbe spesi in altro modo, «finendo in parte negli stipendi di alcuni professori», spiega la Procura foggiana stamane. La perquisizione è scattata di primo mattino e ha creato molto scalpore al Dipartimento di Agraria, dove sono state addirittura sospese le sedute di laurea previste e anche l’attività didattica: avvisi di garanzie e notifiche delle denunce, in tutto sono 21 le persone iscritte nel registro degli inquirenti. Il Rettore dell’Università di Foggia, Maurizio Ricci, risulta anche lui indagato per presunte irregolarità nella rendicontazione di alcuni progetti di ricerca finanziati dal Miur al dipartimento di Agraria dell’Ateneo foggiano. Tra gli altri indagati risulta anche Agostino Savi, direttore del Dipartimento di Agraria.