Alessandro Di Battista attacca Silvio Berlusconi e Gianfranco Rotondi lo “smaschera” rivelando che in realtà l’ex deputato del Movimento 5 Stelle ha espresso stima nei confronti del leader di Forza Italia per quanto riguarda la politica estera. Una rivelazione che ha fatto discutere e suscitato nuovi attacchi nei confronti di Di Maio & Co. Ma non è l’unica dichiarazione che ha rilasciato Rotondi in questi ultimi giorni. Intervistato da un’emittente abruzzese, il segretario di Rivoluzione Cristiana, neodeputato dell’Abruzzo, oltre ad annunciare la sua presenza al Vinitaly 2018 ha parlato della presenza di Salvini e Di Maio. «Vado a visitare le cantine abruzzesi, mica i leader: cosa potrei fare del resto per risolvere la crisi? Mica posso portare il caffè che non vogliono prendere assieme…», ha spiegato Rotondi. A Tgcom24 invece è tornato a difendere Berlusconi: «Al Quirinale ha parlato da statista che ha guidato quattro governi e da leader del PPE. In questo momento Silvio è l’unica sponda per il difficile lavoro istituzionale di Mattarella». (agg. di Silvana Palazzo)
“NESSUN VETO, DI BATTISTA IN PRIVATO MI HA DETTO CHE…”
Fanno discutere le parole di Alessandro Di Battista, ex parlamentare M5s intervenuto ieri al Festival del Giornalismo di Perugia. L’attivista dal palco dove ha presentato il suo libro “Meglio liberi. Lettera a mio figlio sul coraggio di cambiare”, ha paragonato Matteo Salvini al cagnolino di Silvio Berlusconi. «Non so come Berlusconi possa ancora controllare un partito come La Lega che, può piacere o non piacere, ma ha preso un sacco di voti. Eppure di fronte a lui Salvini abbassa la testa perché vive una sudditanza psicologica, forse timore reverenziale che è invalidante in primis per lui». Di Battista ha auspicato la fine del berlusconismo: «Non si può pensare che il cambiamento possa passare attraverso quel ventriloquo che ieri muoveva le labbra di Salvini e lo trattava come Dudù. Anzi probabilmente tratta Dudù meglio di come ha trattato Salvini ieri». Dopo l’affondo sono emerse delle insinuazioni: «Spero che Salvini abbia il coraggio di staccarsi da Berlusconi, ma forse non può farlo. Forse ci sono cose che non sappiamo. Si parla di fideiussioni, di quattrini dati alla Lega…». Proprio Salvini è intervenuto per provare a far abbassare i toni: «Faccio un appello: smettetela con gli insulti a vicenda, con le ripicche, i veti, i bisticci, le polemiche. Così non se ne esce. Se ciascuno fa un passo a lato, si costruisce, si lavora». Più dura invece la reazione di Alessandro Sallusti nell’editoriale su Il Giornale: «Contro un cretino assoluto qual è Di Battista non c’è difesa, ma sull’argomento sarebbe interessante interpellare i tanti che in vita hanno incrociato il presunto mostro e non solo non sono morti ma sono vivi e vegeti». Rotondi invece lo ha “smascherato” ad Agorà su Raitre: «Vi dico che sono in tanti a esprimere apprezzamenti su Berlusconi anche tra i leader del Movimento cinque stelle. Alessandro Di Battista mi ha detto una volta abbiamo riabilitato Berlusconi perché ci accorgiamo che su tante questioni, in materia di politica estera, per esempio, ha fatto bene». (agg. di Silvana Palazzo)
ROTONDI “DI BATTISTA SU BERLUSCONI? IN REALTÀ LO STIMA”
Dopo i duri attacchi riservati da Alessandro Di Battista nei confronti di Silvio Berlusconi – dichiarazioni che hanno complicato non poco le trattative per la formazione di un governo – è un esponente di Forza Italia come Gianfranco Rotondi a “smascherare” l’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle. Intervenendo alla trasmissione Agorà, su Rai Tre, l’esponente azzurro ha rivelato:”Vi dico che sono in tanti a esprimere apprezzamenti su Berlusconi anche tra i leader del Movimento cinque stelle. Di Battista mi ha detto una volta abbiamo riabilitato Berlusconi perché ci accorgiamo che su tante questioni, in materia di politica estera, per esempio, ha fatto bene”. Il leader di Rivoluzione Cristiana in ogni caso non si stupirebbe di un’eventuale smentita:”Si sa che le cose in politica valgono nel momento in cui si dicono quindi magari Di Battista ora non lo confermerà”. (agg. di Dario D’Angelo)
DI MAIO IRRITATO PER FRASI DI BATTISTA
Se già era complicato creare un governo mettendo d’accordo 5 Stelle, Lega e Forza Italia, dopo le parole di Di Battista delle ultime ore la situazione si è fatta quasi caotica. Parlando a Perugia, l’ex deputato pentastellato ha tirato delle vere e proprie picconate nei confronti del numero uno del Carroccio, Salvini, accusato di fatto di essere alla mercé di Silvio Berlusconi, nonché di quest’ultimo, considerato praticamente come il male assoluto. Le dichiarazioni di Di Battista, che ricordiamo, non è più parte dei 5 Stelle, non sono affatto piaciute al movimento di Di Maio, come sottolineato da più fonti, a cominciare dall’Huffington Post. «Nel quartier generale di Luigi Di Maio si rimane basiti – si legge – l’ex deputato non ha avvisato nessuno della sua uscita. E viene sottolineato proprio il fatto che si tratti delle parole di un non eletto, come a derubricarle a quelle di un simpatizzante qualunque. Ma è cercare di nascondere un elefante dietro un palo della luce». Insomma, Di Battista è ancora fortemente e giustamente associato al Movimento, e pare che proprio le sue dichiarazioni abbiano fatto irritare e non poco Silvio Berlusconi, che probabilmente era pronto ad un passo indietro, ma per orgoglio personale ha voluto rimettersi di traverso agli “inciuci” MS5-Lega. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GLI ATTACCHI A SALVINI E BERLUSCONI DA PARTE DI DI BATTISTA
Sembra sempre più lontana la possibilità di un’alleanza di Governo tra il Movimento 5 Stelle e il centrodestra. Alessandro Di Battista ha infatti tuonato contro la possibilità che dell’accordo possa far parte Silvio Berlusconi e tantomeno Forza Italia. “Salvini ieri sembrava Dudù, Berlusconi parlava e lui muoveva la bocca. Tutto questo segnala qualcosa che non va in questo paese. Mi auguro che questo Paese possa liberarsi del berlusconismo“. Queste le parole che Di Battista ha riservato ai leader di Lega e Forza Italia nel suo intervento al Festival del Giornalismo di Perugia. “Spero che Salvini abbia il coraggio di staccarsi da Berlusconi, ma forse non può farlo. Forse ci sono cose che non sappiamo. Si parla di fideiussioni, di quattrini dati alla Lega… Io dico no a Forza Italia e dico no a Berlusconi. Forza Italia è Berlusconi, è un partito padronale ed è l’emblema del berlusconismo, di quello spirito che ha pervaso e contaminato questo Paese dell’illegalità e della distruzione morale.” Un punto di vista perentorio sul quale difficilmente il candidato Premier pentastellato Luigi Di Maio potrà fare marcia indietro. (agg. di Fabio Belli)
SALVINI: “BASTA O SI VOTA”
Continua il duello verbale a distanza tra Silvio Berlusconi e Luigi Di Maio, mentre Matteo Salvini veste l’inedito ruolo di paciere e bacchetta i due litiganti. Le sorti della possibile nascita del prossimo governo paiono essere sempre più legate a questa sorta di menage à trois della politica italiana, che vede andare in scena anche oggi l’ennesimo siparietto tra l’anziano leader di Forza Italia e il rampante capo politico del Movimento 5 Stelle: nel mezzo, il “Capitano” della Lega che, da giorni, prova a ricucire il dialogo in modo da mantenere unito il centrodestra e, al contempo, non escludere i pentastellati dalla formazione di un esecutivo. Ma proprio quando sembrava subentrata una tregua, l’inatteso “show” di ieri del Cavaliere dopo l’incontro con Sergio Mattarella ha urtato non poco non solo Di Maio ma lo stesso Salvini: “Mi raccomando, fate i bravi e sappiate distinguere i democratici da chi non conosce l’abc della democrazia”. Apriti cielo: a stretto giro di posta era arrivata la replica dei Cinque Stelle che avevano chiesto a Forza Italia un “passo di lato” per far nascere il nuovo esecutivo.
BERLUSCONI, “DI MAIO NON DICA QUELLO CHE DEVO FARE”
E nella giornata di oggi non si è fatta attendere la controreplica di Silvio Berlusconi che, protagonista a Termoli nel suo tour elettorale in vista delle elezioni in Molise, sembra aver messo la pietra tombale su qualsiasi possibilità che Forza Italia si faccia da parte per favorire quel “governo del cambiamento” che Di Maio invocava assieme alla Lega. Intervistato dal quotidiano Primo Piano, l’ex Cavaliere ha di nuovo ribadito che Forza Italia vuole avere un ruolo da protagonista nel prossimo Governo. Parlando in terza persona ha spiegato che “non sta certo al signor Di Maio dire a Berlusconi quel che deve fare, ma è un compito che spetta agli elettori” ha detto l’ex premier, aggiungendo che lui ha il dovere di rappresentare quei 5 milioni di elettori che l’hanno votato e che “credono nella nostra esperienza, nei nostri valori e nei nostri programmi”. Insomma, FI si stringe attorno al suo leader, Matteo Salvini. “Se Di Maio si illude di rompere un rapporto di lealtà reciproca che va avanti da 20 anni nel centrodestra pecca di arroganza e inesperienza”.
SALVINI BACCHETTA I DUE LITIGANTI
Intanto, in attesa della nuova puntata della querelle tra i leader di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle, è Matteo Salvini a provare a rompere lo stallo e, a sorpresa, giocando il ruolo del mediatore ma mettendo in chiaro di stare cominciando a perdere la pazienza: “Se quei due continuano a litigare non andiamo lontano: o si fa questo Governo e si comincia a lavorare immediatamente, oppure si torna subito al voto” ha minacciato in una intervista al Tg3 il leader della Lega. “Anche se il centrodestra è stata la coalizione più votata, i numeri sono numeri e questi non ci sono” ha continuato Salvini, facendo capire che l’unica soluzione all’impasse è un esecutivo formato dall’intera coalizione che lo vede candidato premier e il M5S. In caso contrario, la strada sarebbe quella dell’immediato ritorno alle urne.
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