Ronaldo Schemidt è stato il trionfatore della 61esima edizione del premio World Press Photo con l’ormai celebre immagine dell’uomo in fiamme. Ma anche altri suoi illustri colleghi hanno ottenuto riconoscimenti da parte della giuria presieduta da Magdalena Herrera. Per quanto riguarda la categoria ‘progetti a lungo termine’ , il premio è andato a Carla Kogelman, che ha presentato un lavoro sulle sorelle Hannah e Alena, nel villaggio di Merkenbrechts. Magnus Wennman si è aggiudicato la categoria ‘persone, foto singola’ grazie allo scatto di due ragazze rifugiate a Horndal, in Svezia. Jesco Denzel è stato il migliore della categoria ‘contemporary issue, foto singola’. In questo caso l’immagine vincente è stata scattata a Makoko in Nigeria, presentando la paura degli abitanti del luogo costretti ad abbandonare le loro case a causa di alcuni progetti di riqualificazione portati avanti dallo Stato. Le foto più interessanti della 61esima edizione dell’ambito premio potranno essere ammirata in una mostra itinerante in 45 Paesi e che arriverà anche in Italia, a Roma, il 27 aprile.
LE IMMAGINI PIU’ INTERESSANTI
È il fotografo venezuelano Ronaldo Schemidt il vincitore del titolo di World Press Photo of the Year 2018. La foto del giovane di ventotto anni Víctor Salazar Balza avvolto dalle fiamme è la migliore tra quelle che rappresentano gli avvenimenti dell’anno passato. La foto ha colpito per la sua forza anche la presidente della giuria Magdalena Herrera, direttrice della fotografia di Geo France. Come quella di Ronaldo Schemidt, anche le altre foto premiate durante il World Press Foto sono quasi sempre molto forti e spesso stanno a rappresentare morti violente, episodi carpiti nel pieno della guerra o nudità che possono addirittura urtare la sensibilità dei più sensibili a causa del loro essere crude e cruente. Foto di grande realtà e che spesso istigano alla profonda riflessione. (Aggiornamento di Anna Montesano)
WORLD PRESS PHOTO 2018, VINCE RONALDO SCHEMIDT
Un ragazzo letteralmente “in fiamme” che scappa e indossa una maschera antigas: lo scatto del 46enne fotoreporter venezuelano Ronaldo Schemidt che lavora per l’Agence France Presse (AFP) ha vinto il World Press Photo 2018. Il contest dedicato al fotogiornalismo e arrivato quest’anno alla sua 61esima edizione ha eletto dunque come “foto dell’anno” quella del reporter sudamericano ma che da alcuni anni vive in Messico e che da tempo documenta la complicata fase socio-politica che sta vivendo il proprio Paese a seguito degli scontri tra il Governo guidato da Nicolas Maduro e i suoi oppositori. E proprio la foto testimonia uno dei momenti più drammatici delle proteste scoppiate lo scorso maggio: nello scatto premiato dall’organizzazione no-profit con sede ad Amsterdam e che indice ogni anno quello che è il concorso fotografico più importante al mondo si vede infatti un giovane di 28 anni (tale José Victor Salazar Balza) venire investito dalle fiamme di un’esplosione di una moto e, mentre corre, l’effetto delle fiamme è ancora più impressionante.
LE MOTIVAZIONI DEL PREMIO
La giuria del World Press Photo ha dunque deciso di premiare l’iconica foto scattata da Ronaldo Schemidt dopo che lo scorso 14 febbraio erano stati resi noti in anteprima i nomi dei finalisti dell’edizione 2018 del photo-contest (cosa mai accaduta in passato): in quella che è oramai la 61esima edizione del premio, a far parte della suddetta giuria c’era Madgalena Herrera (della rivista francese Geo) in qualità di presidentessa e che, assieme agli altri colleghi, ha esaminato oltre 73mila foto scattar da circa 4500 fotografi e provenienti dai più disparati angoli del mondo. E la foto di Schemidt è risultata la più votata, tanto da vincere il primo premio pure nella sezione dedicata alle spot news: la motivazione data dai giudici è che “lo scatto rappresenta una immagine classica ma ha al tempo stesso dinamismo ed energia, oltre a denotare una buona composizione e dare anche emozioni allo spettatore”. Caratteristiche che hanno permesso al lavoro del fotografo venezuelano di battere al fotofinish i colleghi Patrick Brown, Toby Melville, Ivor Prickett e Adam Ferguson.
https://twitter.com/AFP/status/984529549106008069/photo/1